Bellaria Igea Marina è una piacevole località balneare sulla Riviera Adriatica. Non è difficile intuirne le caratteristiche che emergono sin dal nome: l’aria tanto salubre da farne l’oasi rigenerante per antomasia e le virtù terapeutiche per le quali il dottor Belli, a fine Ottocento, ha pensato di dedicare quello che era un borgo di pescatori alla dea greca della medicina, Igea, appunto. Poco importa che in realtà i villaggi siano due e ben distinti, per giunta, dal passaggio del fiume Uso, quello che conta è che, oggi come ieri, questo luogo sia un toccasana per l’anima: uno di quei posti dove mollare a terra tutto il fagotto dei nostri pensieri quotidiani, rilassarsi e godersi la vita.

Comodi ombrelloni, lettini, teli di mare attendono gli ospiti sulla spiaggia di Bellaria Igea Marina
Tutti questi aspetti li ho potuti apprezzare in prima persona in un bel weekend lungo passato da poco come ospite dell’hotel San Salvador insieme alla mia famiglia. Non vi nasconderò che siamo stati coccolati e viziati lungo tutto il nostro soggiorno: l’hotel non delude le aspettative e, fin dal nostro arrivo, ci ha rivelato il suo spirito family. Neanche il tempo di posare le valigie infatti che il nostro bimbo si era già innamorato della meravigliosa saletta giochi: un rifugio rosso, giallo, verde e blu, morbido e accogliente pieno di sacche di giochi, peluches e palloncini a misura dei più piccini. Ma la nostra vera gioia di genitori è stata quella di scoprire l’angolo cucina con il microonde nella sala da pranzo con tanto di omogeneizzati, farine di semolino, riso, tapioca, minestrine e, poi, un capiente frigo dove poter riporre yogurt e alimenti freschi, oltre ai brodi vegetali e le pappe preparate dallo staff della struttura, tutto a disposizione di mamma e papà.
Naturalmente questa è solo la punta dell’iceberg e potrei riempire pagine e pagine descrivendovi tutti i servizi che il San Salvador riserva alle famiglie, come le merende, le vaschette per il bagnetto, lo stendi-biancheria e poi le tate, il miniclub in spiaggia e in hotel e molto altro ancora, ma preferisco invitarvi a dare un’occhiata al loro sito per rendervene conto di persona.
Del resto, abbiamo subito compreso come da queste parti questa non sia un’eccezione, perché è proprio vero che nelle vene dei Romagnoli scorre uno spirito di accoglienza caldo e intenso e un saper ospitare allegro e naturale. Qui, noi, ci siamo sentiti proprio a casa. Anzi, la sensazione è stata quella di trascorrere un po’ di tempo con dei vecchi amici che ti fanno provare i piatti tipici, ti portano a ballare, ti mostrano il meglio della loro terra.
Già, perché sempre grazie alla cordialità di Stefano, Federico, Sabrina, Tonia e tutti gli altri del San Salvador siamo andati a conoscere meglio Bellaria e la sua storia in bicicletta – pure io che non pedalavo da vent’anni! – abbiamo sfidato le temibili onde del mar Adriatico (una delle caratteristiche migliori di questo tratto di costa riminese è senz’altro l’acqua bassa e calma perfetta per i bambini!) misurandoci col SUP e ci siamo pure cimentati ai fornelli!
Infatti, forse non ve l’ho ancora detto, la cucina è uno dei fiori all’occhiello della Romagna in generale e del San Salvador in particolare. Tanto che qui “la piada” è biologica e a km 0 fin dalla farina. Persino il grano viene prodotto dalla famiglia Poggi, così come le tantissime verdure che troverete ad attendervi nel ricchissimo buffet.
Mi è dispiaciuto soltanto non poter andare a raccogliere le vongole la mattina in spiaggia a causa del brutto tempo: deve essere speciale camminare sulla sabbia ingentilita dai riflessi argentei della bassa marea alle prime luci dell’alba alla ricerca di quest’eccellenza gastronomica. Ma non pensate che ce ne siamo stati in camera a guardare la TV ( certo, volendo si può fare anche questo! Ma non è nelle nostre corde) perché era sempre pronto il piano B: le escursioni nell’entroterra (non perdetevi Santarcangelo!) per assaporare questa Romagna così genuina.
Probabilmente state pensando che io stia esagerando e che in questo entusiasmo ci sia qualcosa di costruito, ma, credetemi, difficilmente ci siamo sentiti così seguiti, così ben voluti come in questo fazzoletto di Adriatico: come stare dentro un batuffolo di ovatta. D’altra parte non c’è da stupirsi: questa è Romagna e questa è Bellaria.
Ben detto!
Decisamente un hotel formato famiglia 🙂