giardini margherita 03 Spesso le migliori scoperte avvengono per caso. Per esempio, qualche settimana fa, mentre la mamma era impegnata all’assemblea dell’Associazione Italiana Travel Blogger  che si è tenuta Bologna, mi sono trovato davanti alla necessità di trovare un luogo per trascorrere il tempo con mio figlio che non fosse troppo distante dal luogo del meeting. E così è venuto fuori un breve itinerario, molto carino, per papà (ma anche mamme) childbusy, che va bene anche per chi già conosce la città e cerca qualcosa di diverso dal solito.giardini margherita 01

Giardini Margherita: questo parco, raggiungibile a piedi dal centro storico, è stato la nostra isola felice.  I giardini Margherita sono frutto del disegno dell‘architetto Sambuy, lo stesso a cui si deve il Valentino di Torino. Al centro dell’area verde spicca un laghetto, dove il bambino si è divertito a osservare delle tartarughe. Nel giardino si respira un’aria cosmopolita: c’è chi fa yoga, chi corre, chi suona o gioca col freesbe, chi porta a spasso il cane, chi legge. Per i bambini ci sono aree attrezzate per il gioco con altalena, scivolo, un grande castello per l’arrampicata, i gonfiabili.giardini margherita Molto bella la zona recintata per i più piccini con attività ludiche a loro misura. Per i papà, al giardino si trova un punto ristoro dove bersi un caffè e sgranocchiare qualcosa per fare il pieno di energie per correre dietro ai piccoli (ma come faranno le mamme?!). Inoltre, ho letto che spesso vengono organizzati qui eventi di vario tipo: per bambini ma anche per adulti. Insomma, i giardini margherita mi hanno davvero stupito e il bambino non voleva più venir via!giardini margherita 02

Archiginnasio: a distoglierci dal parco, però, ci ha pensato la pioggia. Così, alla ricerca di un riparo piacevole, siamo finiti all’Archiginnasio. Il palazzo dell’Archiginnasio rappresenta la prima sede dell’Università di Bologna e fu costruito a partire dal 1563 per dare un’unica dimora alle scuole di diritto e delle arti. Il complesso venne ideato da Antonio Morandi, soprannominato “il Terribilia” e segnò l’inizio di una nuova era per la città. A seguito della sua costruzione infatti, si pensò a un piano di rinnovamento per Bologna che portò alla creazione della piazza e della fontana del Nettuno, quindi dell’Ospedale (oggi Museo Civico) e, infine, del Palazzo dei Banchi in Piazza Maggiore.archiginnasio stemmi


Oggi l’Archiginnasio ospita la biblioteca comunale: considerata la più importante d’Italia per il valore e la consistenza delle sue raccolte. Pensate che annovera più di 800.000  volumi comprendenti incunaboli, carteggi, manoscritti,  a cui si aggiungono circa 40.00o incisioni, stampe e fotografie. L’edificio è molto bello e interessante: colpisce la sua decorazione fatta di iscrizioni, monumenti e stemmi; il doppio ordine di logge e il portico. Soprattutto però desta curiosità, al secondo piano,  il Teatro Anatomico. Forse non adattissimo a bambini (ma in fondo è un luogo storicamente dedicato al sapere: c’è sempre da imparare), il Teatro Anatomico era riservato all’insegnamento dell’anatomia mediante l’osservazione diretta di cadaveri dissezionati. La sala, risalente al 1637, è interamente rivestita in legno, decorata con figure mitologiche e del passato legate alla medicina. Fra le sculture spiccano quelle cosidette degli “spellati” ad opera di Silvestro Giannotti su disegno del ceroplasta Ercole Lelli.  Al centro della sala, ancora oggi, si trova il tavolo autoptico.teatro-anatomico

Allo stesso piano si trova la sala Stabat Mater (che noi però non abbiamo potuto visitare perché proprio qui Roberto Vecchioni stava presentando il suo libro) e altri spazi adibiti a mostre. Pensate che sorpresa quando abbiamo scoperto che qui vi si teneva una mostra dedicata agli illustratori per il libro di infanzia ibero-americani! La mostra, è ora finita, ma potete sempre guardare le nostre foto per farvi un’idea.illustratori

Infine, per consultare l’elenco di tutte le mostre che si tengono all’Archiginnasio, vi consiglio di dare un’occhiata al sito della Biblioteca.illustratori 2In definitiva, io e il mio bambino abbiamo passato una giornata divertente e insolita in una città che credevo non avesse più segreti per me.illustratori 3Se avete trovato interessante quest’articolo perché non leggete anche Torritour: la Bologna più inedita si trova in alto?

Dove dormire a Bologna: durante la nostra full immersion abbiamo soggiornato all’Atahotel: bella camera, ottima colazione, unico neo, la lontananza dal centro cittadino che è tuttavia raggiungibile con mezzi in partenza davanti alla struttura. 


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