Pochi giorni fa, in compagnia della guida turistica Diego Savani di SpeziAmania, ho avuto il piacere di visitare un edificio religioso molto particolare che si trova vicinissimo alla mia attuale abitazione: la Chiesa della Santissina Annunziata di Ceparana, nel Comune di Bolano.
Devo dire che i miei occhi si erano già soffermati su quell’architettura contemporanea, quando ne sfioravo le mura di sasso e cemento mentre accompagnavo il mio bimbo mano per la mano all’asilo, ma mai avevo avuto occasione di scoprirne la storia. Così quando ho letto che si sarebbe tenuto un tour guidato alla chiesa, ho confermato subito la mia presenza.
Indice
SpeziAmania: il progetto
Speziamania è un progetto ideato da Diego Savani, per far ripartire il turismo nella città ligure dopo il lockdown. Alla base di tutto, come indicato già dal nome, c’è il grande amore di Diego per il suo territorio; una passione che trapela dai suoi racconti e che si accompagna a una profonda conoscenza dei luoghi e della cultura locale. Diego ha quindi ideato una serie di itinerari che portano alla scoperta della Spezia e della sua provincia secondo traiettorie e chiavi di lettura francamente originali. Insieme a lui, potrete rivivere frammenti di storia, immaginare un romanzo giallo, imparare ad apprezzare l’arte antica e moderna e, soprattutto, comincerete a guardarvi intorno con occhi nuovi. Il bello infatti di questi percorsi è che invitano a uscire e a innamorarsi, di nuovo, di ciò che ci circonda: lentamente, passo dopo passo, a partire dalla soglia di casa.
Ne è un esempio lampante il piccolo tour di Ceparana. Ceparana non è certo un luogo dove si incontrano comitive di turisti (semmai qualche escursionista dovuto al vicino attacco dell’Alta Via dei Monti Liguri). Qui, nella piana alluvionale del fiume Vara, case e palazzi lasciano il passo a capannoni industriali. Non è il classico paesino bomboniera con strade acciottolate, chiesette medievali ed edifici in pietra, non vi si può neanche trovare un centro storico nel senso classico del termine. Eppure, dopo un primo sguardo, vi si scoprono certe attrattive. Per esempio, i sentieri fluviali del Vara, oppure la Chiesa Parrocchiale. Ci si stupisce dunque nel sapere che Ceparana sia sempre stato un luogo di transito importante. E proprio qui sorgeva nell’antichità l’abbazia di San Venanzio, attuale patrono della cittadina, molto importante per la Diocesi di Luni. Memoria di quel passato resta nell’attuale castello Giustiniani, in cui si trovano tracce delle antiche mura della chiesa di San Venanzio. Questo luogo è stato acquistato poi dalla nobile famiglia Giustiniani che l’ha trasformato in una dimora signorile. E’ un gran peccato constatare che oggi il castello versi nell’incuria.
La nuova chiesa della Santissima Annunziata di Ceparana

Poco distante quindi, nel 1930, quando il vescovo staccò la frazione di Ceparana dalla parrocchia di Bolano, si decise di costruire una chiesa capace di assolvere alle nuove funzioni. Fu così che, fra il 1931 e il 1937, fu costruito anche il campanile che possiamo vedere tutt’oggi in perfetto stile storicista, come corpo staccato dall’edificio principale. Nel secondo dopoguerra nacque tuttavia l’esigenza di una nuova chiesa, più ampia.

Il progetto venne affidato negli anni Settanta all’architetto Carletti. Costui disegnò un edificio modernista, in linea con i canoni estetici dell’epoca. Il modello a cui fece riferimento fu la rivoluzionaria architettura della Chiesa Dell’Autostrada del Sole di Giovanni Michelucci (1960-1964). Come in quel caso, non si può non notare fin da lontano la mole dell’edificio che spicca come una grande tenda nel deserto. Entrando poi, si viene subito accolti in uno spazio confortevole e protettivo: una baita, evocata nella forma anche dagli arredi e dal soffitto a capriate in legno. Ma è la luce, che filtra dalla bellissima vetrata sopra l’altare, ad imprimere alla chiesa un soffio vitale. Qui si coglie, in una mirabile opera stilizzata, il riferimento alla Vergine e all’immacolata concezione racchiuso nella raffinata iconografia di una rosa su cui scende la luce divina. E, a ben vedere, si inserisce nell’alveo di una ricercata simbologia la scelta dei materiali, spogli e puri, richiamanti il territorio e la sua storia: cemento, legno, pietre di fiume e ferro sono accostati con sapienza traducendo parole del passato in un linguaggio fiero e moderno. Allo stesso modo, Carletti seppe integrare arredi antichi, provenienti dalla vecchia chiesa di Migliarina della Spezia, nel suo progetto avanguardistico.

A mio avviso, in quest’edificio riecheggiano le parole del Concilio Vaticano II per una nuova Chiesa, aperta e accogliente, non solo verso i fedeli, ma anche verso le altre culture e fedi religiose: lo si deduce dalla pianta circolare, materna e non gerarchica, dalla forma a Jurta, dalla sobrietà decorativa e persino dal grande tetto spiovente che offre riparo. Nelle intenzioni del costruttore quindi non si trattava solo di un luogo di preghiera, ma di uno spazio comunitario, ed insieme, di un messaggio di fratellanza.
Come spesso è accaduto per progetti del genere, la chiesa sollevò però un certo scetticismo in chi avrebbe preferito una struttura più tradizionale. Non è facile infatti per molti abbandonare forme del costruire radicate nel nostro immaginario comune. Eppure credo che questa chiesa sia entrata nel cuore degli abitanti ed oggi sia un po’ il simbolo del paese. E pensare che la struttura venne consacrata solo nel 2004.
La Pieve di Sant’Andrea di Montedivalli

Il tour con SpeziAmania è proseguito poi con la visita alla Pieve di Sant’Andrea di Montedivalli, un altro significativo luogo di culto, questa volta antichissimo, raggiungibile con 5 minuti d’auto da Ceparana. Parliamo infatti di una chiesa romanica che domina dall’alto di una collina la valle del fiume Vara, a pochi passi dalla Lunigiana. Fra le cose che mi hanno colpito di più qui, oltre ai capitelli ci sono sicuramente le pregevoli sculture in marmo di epoca alto-medievale e di scuola antelamica che, a parer della nostra guida, potrebbero essere di mano dello stesso autore di altre opere che si trovano nella chiesa di Fosdinovo.

in definitiva, nel giro di una manciata di ore ho potuto vivere con SpeziAmania il territorio che frequento giornalmente con lo stesso stupore di un turista. Ricordandomi ancora una volta che per viaggiare non serve macinare chilometri, ma solo farsi guidare dalla voglia di conoscere.
Qui sotto, un breve video sulla Chiesa della Santissima Annunziata di Ceparana: