Durante il nostro soggiorno a Lisbona, come molti prima di noi, ci siamo concessi un’escursione fino alla fiabesca Sintra: una cittadina – a dire il vero molto turistica – che sembra tratteggiata dal pennello di un estroso artista. Sintra pullula di giardini, castelli, rocche, parchi, palazzi e monasteri tanto vari che c’è davvero l’imbarazzo della scelta su cosa vedere. Accresce il fascino del borgo, poi, il fatto che molti di questi luoghi siano annoverati nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Difficile quindi consigliare che cosa visitare avendo a disposizione una sola giornata. Sicuramente vi consiglio di inserire nel vostro itinerario il magnifico Palazzo Reale (Palàcio National de Sintra) e il favoloso Palàcio National de Pena con le sue bizzarre cupole, le torri colorate nei caldi toni del sole e della terra rosata, lo stravagante arredo e i portali moreschi ( a questo proposito, se volete sapere altro su Sintra, vi consiglio l’articolo Gita di un giorno a Sintra e Cabo de Roca del blog La Bussola e il diario) .
Ma se devo essere sincera e dirvi che cosa mi ha colpito maggiormente nella mia visita a Sintra, non posso che indirizzarvi verso la Quinta da Regaleira, non tanto perché rappresenti il maniero più bello di questo paese portoghese, quanto per la sua originalità.
Opera dell’architetto e scenografo italiano Luigi Manini, la Quinta rappresenta la realizzazione del desiderio del famoso entomologo António Augusto Carvalho Monteiro (1848-1920), noto anche come “il milionario“. In linea con un certo gusto dell’epoca Monteiro, nei primi del Novecento, volle costruire un palazzo in deciso stile manuelino mescolando forme neo-gotiche a reminescenze rinascimentali e tardo-romantiche. Ma il ricco studioso non si fermò qui e trasformo presto la tenuta nella rappresentazione concreta della sua visione del mondo: lui, massone e rosacruciano, creò dunque un percorso denso di simbolismi e contenuti ermetici.
Oggi, camminando lungo i sentieri del parco della Quinta è difficile decifrare i significati esoterici nascosti nelle curiose figure che spuntano in ogni dove. Si ha quindi la sensazione di esser scivolati in un singolare mondo alla rovescia degno degli audaci paradossi dell’incisore Escher.
Ci si perde fra torri, laghi, grotte, gallerie. Si scende in profondità per riemergere all’interno di una chiesa. Si sale in terrazza e ci si ritrova in giardino. Ma il punto più stupefacente, baricentro emblematico di tutto l’eccentrico complesso è il “pozzo iniziatico” a cui, d’altra parte, sembrano condurre tutti i percorsi. Questo è anche il luogo più carismatico di tutta la Quinta: un’evidente metafora del cammino dell’anima fra vita e morte. Una scala a chiocciola vi condurrà lungo i nove piani – nove è il quadrato di tre, numero perfetto fin dai pitagorici – della “torre al contrario” al fondo della quale si trova una croce templare. Giunti alla fine della discesa, ci si ritrova in una serie di caverne oscure per poi uscire in un pittoresco laghetto roccioso. Oltre a tutte le curiosità suscitate dal suo messaggio misterico, questa costruzione ha anche la particolarità di avere un gemello: il famoso Pozzo di san Patrizio di Orvieto. Non sappiamo se l’architetto pensasse a un riferimento diretto, ma la somiglianza fra i due edifici è innegabile.
Terminato il giro nei giardini, anche l’interno del palazzo nasconde piacevoli sorprese e in definitiva non è necessario cogliere fino in fondo lo spirito che anima queste bizzarre costruzioni per rimanerne affascinati. Certamente un viaggio nella Quinta costituisce uno stuzzicante assaggio di un pensiero parallelo, libero e giocoso: Come un simpatico rompicapo che allena e diverte la mente.
Informazioni pratiche: la Quinta da Regaleira non fa parte del complesso del Parco di Sintra e perciò bisogna fare un biglietto separato da questo. Il prezzo è davvero irrisorio vista la bellezza della Quinta (6 € adulti; 3 € bambini). Sintra si trova a 25 km da Lisbona e può essere raggiunta comodamente in treno, partendo dalla stazione del Rossio. Maggiori info sul sito ufficiale della Fondazione CulturSintra.
Se ti è piaciuto l’articolo condividilo su Pinterest! Grazie!
Che meraviglia! Sono stata a Sibtra due fa ma purtroppo per problemi logistici sono arrivata troppo tardi e mezza giornata è non e stata sufficiente per visitar anche questo palazzo a cui tenevo moltissimo. Sintra è talmente bella da meritare un viaggio!
Sono stato a Sintra tre anni fa e mi è piaciuta molto. E’ un’escursione di un giorno che io consiglio a chi visita Lisbona
Sono d’accordo! A me è piaciuta molto anche Cascais