Della Sicilia serbavo bellissimi ricordi. Un viaggio da bambina con i miei genitori per far visita a nostri familiari; 12 ore di macchina con un sacco a pelo come letto; il trenino sull’Etna; l’Orecchio di Dionisio di Siracusa; il gran caldo; i bagni in mare fra gli scogli; di nuovo l’Etna coi suoi rivoli di lava che brillavano al buio e rischiaravano la notte anche da distanza; la scoperta dei ricci di mare in tavola e della granita a colazione. Poi, ancora, una vacanza da adolescente. L’Etna visto da dentro, con il suo paesaggio irripetibile di licheni, fumo, zolfo e suolo tremante; la scoperta di Noto e di Taormina; le gole di Alcantara; quel senso di eterno della Valle dei Templi, i mori di Caltagirone. Avevo scoperto che la Sicilia era bellissima, ma allo stesso tempo comprendevo che ancora avevo visto solo una minima parte di tutto quello che aveva da offrire. Sapevo che vi sarei tornata, ma non sapevo né quando né come. Finalmente quest’estate mi si è presentata l’occasione e così ho buttato giù un itinerario che concentrava una parte di quello che avrei voluto vedere. Una parte, perché nei nostri 10 giorni a disposizione, non sarebbe stato possibile girare l’intera Regione. Mi sono accontentata dunque di un nuovo assaggio, un mix di suggestioni e sapori da est ad ovest. Completo? No. Appagante? Assolutamente sì. Come un antipasto goloso che mette voglia di continuare.
In questo articolo troverete dunque le nostre tappe nella Sicilia orientale: un amalgama di cultura e spiagge adatto alle famiglie e compatibile con il gran – ma grande veramente – caldo di agosto. Ne seguirà un altro con le restanti visite ad ovest.
Indice
Augusta-faro santa Croce

La nostra prima tappa è stata la cittadina famosa per il Castello Svevo. Sicuramente, un inizio non convenzionale. In realtà, il mare di Augusta è molto bello ed è uno dei posti ideali per lo snorkeling. l’unico avvertimento che mi sento di darvi è che parliamo soprattutto di scogli quindi non a tutti potrebbe piacere, specie a chi ha i bambini. Vi confesso però che noi avevamo al seguito 4 bambini dagli 8 mesi ai 7 anni e non solo non abbiamo avuto problemi, ma si sono divertiti tantissimo!
Siracusa

Per chi si reca nella Sicilia orientale, è immancabile una tappa a Siracusa. Isola di Ortigia, il cuore storico della città, famoso per la Fonte Aretusa, punteggiata di papiri, e il bellissimo Belvedere, è una visita da non perdere. La piazza con la Cattedrale e il tempio di Apollo sono altrettanto belli. Tuttavia quello che mi è rimasto impresso della nostra passeggiata nel centro storico è quel miscuglio di vicoli e terrazzini, riccioli barocchi e pietre color del sole. L’Isola di Ortigia è zona ztl per cui conviene parcheggiare all’esterno. Noi ci siamo trovati bene al Parcheggio Talete.
Naturalmente, di Siracusa è da ammirare tutto il complesso del teatro greco (area archeologica di Neapolis): i segni lasciati dal tempo non scalfiscono la potenza poetica di questo luogo straordinario. Ai bambini ho raccontato di quanto sia antico e che si dice che un tempo vi volassero pure i draghi. Beh, sarà stato il caldo, ma quasi quasi è sembrato anche a me di scorgere una creatura alata, forse non un rettile, ma una Nike trionfante. Del resto parliamo di una meraviglia dell’architettura classica, costruita in un’epoca d’oro per la civiltà ellenistica (V secolo A.C) di cui resta ad eterna testimonianza. Molto affascinanti qui sono anche le Latomie del Paradiso : antiche cave di pietra, meta prediletta del Grand Tour, visitata anche dal pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio. E fu proprio lui a a coniare l’espressione, azzeccatissima, di Orecchio di Dioniso, basata sull’uso di queste grotte come prigioni.

Spiaggia di Fontane bianche

La spiaggia di Fontane bianche, a sud di Siracusa, è un must per chi vuole visitare la Sicilia di orientale. L’arenile è vastissimo e deve il suo nome ad una particolarità: le numerose sorgenti di acqua dolce che sgorgano sul fondale. Gran parte della spiaggia è attrezzata e, purtroppo, essendoci io stata nel mese di agosto, non ho potuto goderne appieno. Con uno sforzo di immaginazione, ho rimosso la calca di lettini, ombrelloni e bagnanti e mi sono accorta di quanto senza di loro il paesaggio fosse bello. Un bel bosco cinge la spiaggia dalla sabbia chiara e fine. L’acqua è pulita e i fondali si abbassano in maniera molto graduale. Ai lati, il lido è contornato da suggestive grotte e rocce. Alcune di queste sono composte di una marna impalpabile che le persone usano per fare dei fanghi naturali! Nel complesso, superato lo shock da folla, ci siamo divertiti e sicuramente si tratta di un luogo ideale per le famiglie (ma non ad agosto, se potete!). Mentre un’altra nota dolente è stato il parcheggio pari a 12 €.
Spiaggia di San Lorenzo

Dopo l’inizio preoccupante a Fontane Bianche, San Lorenzo è stata una bella sorpresa. Il litorale di San lorenzo è molto diverso da quello di Fontane Bianche. La spiaggia è costituita da calette intervallate da scogli, circondate da un paesaggio aspro e brullo con tanti fichi d’india e qualche albero sparuto ( il lido offre sia spazi attrezzati che pubblici). L’eccezionalità del luogo è data dal fatto che pur trovandosi all’esterno della Riserva di Vendicari ne mantiene le caratteristiche. San Lorenzo mi ha sorpreso per il bel mare turchese e limpido. E nonostante la spiaggia fosse affollata, sono riuscita a fare un po’ di snorkeling e persino a vedere qualche piccola razza. E’ interessante infine sapere che qui ci troviamo nel Comune di Pachino e giungendo alla spiaggia si possono osservare i campi coltivati a pomodoro datterino. Si è anche poco distanti dal borgo di Marzamemi (leggete più avanti) che, con un teleobiettivo, potrete fotografare già dalla spiaggia!
Isola delle correnti

Là dove due mari si incontrano sorge un’isola con un forte abbandonato sferzato dalle onde. Non si può immaginare un posto più poetico di questo, quel punto, il più a sud di tutta la mappa della Sicilia, dove lo Ionio e il Tirreno si infrangono l’uno contro l’altro. Più che un luogo geografico è un luogo dell’anima: una riflessione sui confini, in una sola volta ponte e cesura. Non a caso termina qui anche anche il Sentiero Italia che da Trieste attraversa tutto il Bel Paese lungo un percorso di 5500 km.
L’isola, in realtà, è collegata alla terraferma (Portopalo di Capopassero) da un istmo roccioso che in molti si divertono ad attraversare. Il mare è continuamente percosso dalle correnti che sollevano la sabbia dorata. E’ la spiaggia ideale per i surfisti e per i romantici. Con i bambini bisogna fare un po’ attenzione alle correnti.
Noto

Una destinazione da inserire in qualsiasi tour in Sicilia è senz’altro Noto. Noto è una delle città più belle d’Italia. Lo dico senza “se” e senza “ma”. E’ l’apogeo delle fantasie barocche che tuttavia non lascia mai in bocca un senso di finzione. Del resto il grande storico dell’arte Cesare Brandi chiamò Noto “il giardino di Pietra” e Michelangelo Antonioni girò qui alcune scene di un capisaldo della cinematografia mondiale quale “l’Avventura”. E pensare che la bellezza della capitale del Barocco è dovuta a un terremoto: nel 1693 un sisma di proporzioni devastanti (magnitudo 7.7) distrusse completamente l’antico abitato che per sicurezza venne ricostruito 8 km più a valle. Fu allora che vennero chiamati i più importanti architetti, ingegneri, urbanisti del tempo che ne disegnarono la nuova brillante fisionomia, resa uniforme dall’uso di una pietra dal colore caldo e solare.
Oggi si ammira il risultato di quella ricostruzione, delle quale bisogna assolutamente ammirare la Cattedrale, la Chiesa di santa Chiara e il Palazzo Nicolaci (questo è incredibilmente suggestivo per i bambini grazie alle stravaganti figure antropomorfe!) . A dire il vero proprio per quel tono aranciato monocromatico e per la bizzarria dei suoi ornamenti Noto più che al barocco mi fa pensare a un sogno metafisico. Ma questa città Unesco è anche una località turistica dal volto ancora autentico in cui è piacevole passeggiare. Noi ci siamo concessi volentieri un gelato, mentre voi potrete spaziare anche nelle delizie più tipiche come granite, cannoli, cassate.
Marzamemi

Fra i luoghi da non perdere di questo tratto della Sicilia di sud-est troverete citato spesso Marzamemi. Parliamo di un piccolo borgo marinaro colorato e accogliente perfetto per un acquarello da appendere in casa. Marzamemi è suggestivo e grazioso come una casetta di marzapane (anche se il suo nome deriva in realtà dall’arabo Marsa al hamen “porto delle tortore”). Ma se da un lato Marzamemi è la location ideale per un film e per foto da pubblicare su instagram, dall’altra, a parer mio, è un po’ troppo frequentato e negli ultimi anni ha perso la sua genuinità. Sicuramente ci sono molti edifici meravigliosi, come l’antica Tonnara, le chiese e le abitazioni marinare nella piazzetta principale, ma insomma la poesia del paesello di pescatori sta evaporando. Altrettanto non si può dire della bontà dei suoi prodotti ittici: fra i quali vi consiglio di acquistare le acciughe sott’olio oppure il tonno. Da gustare nella piazzetta vi suggerisco inoltre una granita o una “cremolata”: davvero divine. Per cenare, invece, secondo me, meglio andare altrove se non si vuole essere spennati.
Ragusa

Per la verità a Ragusa non sono stata io, ma mio fratello che viaggiava insieme a me. Tuttavia ritengo che per fornirvi un itinerario suggestivo della Sicilia del sud-est non posso non menzionarvi quest’altra perla del barocco. Bisogna anche riconoscere che se milioni di Italiani si sono innamorati di questa cittadina della val di Noto è per la splendida fotografia della fiction televisiva del Commissario Montalbano (tratta come tutti sanno dai romanzi di Camilleri) che ha avuto il merito di accendere i riflettori su una fetta dell’isola sconosciuta ai più. Soprattutto il centro storico di Ibla, a detta di chi c’è stato, è imperdibile.
Viaggio nella Sicilia di Sud-est: dove dormire

Due sono state le strutture in cui abbiamo scelto di soggiornare in modo da poter suddividere comodamente questa parte di viaggio nella Sicilia di sud-est.
La prima, si trova proprio ad Augusta e si tratta di un b&b molto curato che potrete prenotare anche su booking. Si tratta del b&b Villa Nella: una struttura familiare situata sulle colline della cittadina che ha il plus della vista mare. Le camere sono ampie e ariose, la colazione è genuinamente preparata in casa, i proprietari sono una coppia molto affabile con cui è piacevole conversare: lui, è un fotografo giramondo e la casa è abbellita dai suoi lavori. All’esterno dell’abitazione c’è un bel giardino dove i bambini si possono svagare. Ve lo consiglio ad occhi chiusi.

La seconda è una sistemazione che abbiamo trovato su airbnb situata a Cala Bernardo. Ho amato molto questo luogo, specie la mattina presto o al tramonto. Cala Bernardo è un piccolo borgo marinaro dove si trovano alcuni ristoranti, una spiaggia, un porticciolo. Un luogo di pace nel caos estivo, strategico per gli spostamenti in zona. La nostra abitazione era molto curata, probabilmente, appena rinnovata con un design fresco e accattivante. La casa disponeva di una bella veranda in cui cenare, un salotto accogliente, belle camere. Come in tutta la zona, l’unica raccomandazione è quella di usare con parsimonia l’acqua, ma a noi non è mancato proprio nulla durante il nostro soggiorno. Per colazione, vi consiglio infine la granita nel bar Cala Bernardo.
State preparando un viaggio in Sicilia? Vi consiglio di non perdervi il prossimo articolo sulla Sicilia occidentale e di leggere questi articoli su Palermo: Palermo, la Kalsa; Palermo, cosa vedere.
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