Panoramica dal Mesco

Panoramica dal Mesco: la costa delle Cinque Terre e sullo sfondo l’isola Palmaria

Ed ecco il primo vero post del blog!

Per cominciare, voglio parlarvi di una bellissima escursione che ho fatto domenica, assieme al mio compagno, in un’area certamente meno nota ma comunque meravigliosa del famosissimo Parco delle Cinque Terre: il Promontorio del Mesco. Si tratta di uno sperone roccioso che divide il litorale di Monterosso da quello di Levanto. L’escursione ha preso avvio da località Colla Gritta, sulla strada provinciale SP 38. Questo passo è in realtà un crocevia molto importante che vede transitare anche il famosissimo sentiero Cai n. 1, percorso che attraversa l’intero Parco tenendosi sempre sullo spartiacque. Da qui abbiamo imboccato il sentiero Cai n. 12, una sterrata  che si percorre molto velocemente e che costeggia l’abitato di Fontona. Fin qui, a dire la verità, il percorso è monotono e di scarso interesse. Presto però, abbiamo incontrato la deviazione (attualmente non numerata) che conduce al Santuario della Mad.na del Soccorso e sale ripidamente fino a incontrare proprio la pista dell’1, sul crinale del monte Montenegro.

un tratto dell'antica scalinata sul sentiero

un tratto dell’antica scalinata sul sentiero

Santuario della Madonna del Soccorso

Santuario della Madonna del Soccorso

Qui il percorso si fa decisamente interessante! Dal bosco, infatti, si passa ad una pineta con una vista spettacolare. A destra, si comincia a intravedere Levanto, il mare e, oltre, la costa genovese fino alle Alpi Marittime. A sinistra ancora mare! E la costa delle Cinque Terre.

Levanto e la costa ligure da Colla Bagari

Levanto e la costa ligure da Colla Bagari

Il sentiero ora scende velocemente fino alla sella Bagari. Anche questo è un punto cardine per la sentieristica della zona e vedrete che vi saranno date molte alternative per salire sul Monte Vè o Focone (uno dei nomi più buffi che io possa ricordare!). Oppure potrete decidere di scendere a Levanto o a Monterosso. Noi, per amor  di conoscenza, abbiamo preso il sentiero n.15 Var. Non fatelo! Allo stato attuale il sentiero è infestato da rovi e ricoperto di tronchi caduti….fatelo solo se volete sentirvi John Locke nella foresta, altrimenti ci sono molte alternative per salire sulla vetta del Focone.  Anche qui, la vista è meravigliosa, ma val la pena di scendere nuovamente a Colla Bagari per inboccare ancora una volta l’1: un tratto molto dolce e quasi in pari che, attraverso corbezzoli, mirti, e vegetazione tipica mediterranea, conduce alle rovine del Romitorio di Sant’Antonio Abate.

Corbezzoli lungo il sentiero

Corbezzoli lungo il sentiero

le rovine del Romitorio di Sant'Antonio Abate

le rovine del Romitorio di Sant’Antonio Abate

Più sotto, la piattaforma del Semaforo (ex. stazione semaforica navale) è una splendida terrazza panoramica con vista che spazia fino alla Palmaria.

IMG_1585

Una meraviglia! Un posto ideale per farsi uno spuntino e bere una sorsata d’acqua in una zona di quiete. Lasciato il Mesco, abbiamo deciso di scendere a Monterosso col n. 10. Foto al Gigante, un giro per lo splendido borgo che si sta curando le ferite dell’alluvione, e poi  su! Con il sentiero Cai n. 9 direzione Mad.na di Soviore. Finalmente si incontra la carrozzabile che, dopo qualche tornante, riporta al punto di partenza.  Soddisfatti della lunga e rigenerante camminata, torniamo a casa.

Il gigante di Monterosso

Il gigante di Monterosso

Monterosso

Monterosso

 

Monterosso, si fa sera...

Monterosso, si fa sera…

Commenti da Facebook

comments