Cayo largoIl mio rospetto sta dormendo. Ho circa sessanta minuti di autonomia per buttar giù in fretta e furia qualcosa e siccome è un po’ che ci sto pensando, in questo articolo vi voglio parlare dei miei #traveldreams2016. E’ buffo, perché se scorro indietro le pagine del blog,  so già che nel 2015 non troverò l’articolo dedicato alle destinazione agognate per quel periodo: in quei giorni, stretti fra dicembre e gennaio, ero appena rientrata dall’ospedale con il mio fagottino e una forte anemia. Dormivo, se va bene, una mezzora a notte e tutte le mie forze stavano in un bicchiere. Quel bicchiere mi serviva per il più bel viaggio della mia vita, la maternità, e non restava molto per il resto. Poi, pian piano, io mi sono ripresa; il mio cucciolo mi ha trasmesso sempre più energia e ho ricominciato a viaggiare, ma questa volta con la famiglia! Qualcuno forse storcerà il naso per questa evoluzione verso il “family”, ma è così che funziona! Io sono cambiata e il blog è cambiato: il blog è un diario, ti è cucito addosso come un vestito e ripete fedelmente quello che sei. Un po’ più cauto magari, con quella pancetta che non se ne va, qualche capello bianco forse, ma con la stessa voglia di conoscere il mondo, quella sete di natura, cultura, bellezza che ti porta a fare la valigia e uscire di casa.

Se vado a leggere i miei #traveldreams 2014 non posso che sorridere: non che quei sogni non mi appartengano più ma, qualcosa è cambiato. Vi sembrerò stucchevole, ma la mia vita adesso è una galassia che ruota attorno alla stella più luminosa: lui, il mio piccolo principe. Quindi anche nella scelta dei viaggi prendo in considerazione fattori che prima non conoscevo assolutamente o venivano in second’ordine come: le ore di volo o anche delle traversate in auto; la presenza di posti per bambini, e qui non intendo parchi gioco a tema, ma sentieri nel verde dove farlo scorazzare, spiagge, musei attrezzati per bebé; la presenza di malattie  e, ovviamente, la sicurezza.

Dunque quest’anno quali sono le mie – ma meglio dire le “nostre” visto che sono quelle di tutta la famiglia! – mete da sogno? Beh, diciamo che forte delle esperienze che ho avuto a Lisbona, Stoccolma, Valencia sicuramente l’Europa ha occupato un posto stabile nel mio mappamondo. Che sia un borgo in Alsazia come Colmar, le gole del Verdon in Provenza o città come Cracovia e Siviglia, il vecchio mondo ha tantissimo da dire.

Colmar Alsacia

Francisco Antines: Colmar, Alsazia

Ci piacerebbe anche tornare in Svezia, con una concatenazione con la Danimarca e provare la Norvegia, ma sempre in maniera low-cost.  Da sempre mi attira anche l’est e in particolare la Romania, la Slovenia, la Croazia e le Repubbliche Baltiche.

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Geiranger2″ Norvegia, di User:BIL . Licensed via Wikimedia Commons.

D’altra parte continuiamo ad amare il nostro paese quindi, dopo aver visitato Trentino e Val d’Aosta, vorremmo continuare a raccontare la montagna italiana scoprendo l’Abruzzo e le Marche oltre ad altre valli dolomitiche, di cui siamo innamorati.

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Gola del Furlo 1“, Marche di AlicudiOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.

Ma non è finita qui perché il prossimo dicembre la mamma, che sarei io, compirà i suoi primi quarant’anni e quindi stiamo pensando a una meta per festeggiare: mi piacerebbe rilassarmi al mare, ma anche visitare un luogo nuovo ed esotico e scoprire una nuova cultura: qualcuno dice Cuba, poi c’è il Messico con la sua festa dei Morti (eh… già!) ma io sono ancora molto indecisa e confusa… anche se i Caraibi suonano la campanella già da un po’…voi che dite? Aiutatemi a scegliere così avrò completato il quadro dei miei #traveldreams2016!

Lucia, Farah, Manuela questo post è per voi che avete ideato questo hashtag dando voce e colore ai desideri e ai sogni di tutti noi. Grazie!

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