francia, castelli della Loira

Francia, castelli della Loira

Dalle campagne della Borgogna si passa ai castelli della Loira, dalle scogliere della Normandia ai vigneti dell’Alsazia, dal meraviglioso mare della Costa Azzurra ai panorami mozzafiato delle Alpi e dei Pirenei. Di cosa stiamo parlando? Ma della Francia, naturalmente.

Vaucluse lavanda

Campi di lavanda. Ph. Alessandro Vecchi. Licenza creative commons

Alcuni miei cari amici mi hanno chiesto qualche consiglio per organizzare un tour in Francia, chiedendomi che cosa dovrebbero assolutamente includere nel loro giro, secondo me. Confesso che la cosa mi ha messo un po’ in difficoltà. I miei primi ricordi della Francia sono anche legati alle mie prime esperienze di viaggio: 5 ragazze rockettare alla scoperta di Parigi in treno, il Louvre, il Museo d’Orsay, la tomba di Jim Morrison a Pere Lachaise, un mitico locale di cui non posso scordare il nome – il “locomotive” – proprio accanto al Moulin Rouge, dove far mattina con i nuovi amici parisienne e poi una bevanda – “il Kangoo”- un intruglio alcolico e dolce che solo a quell’età puoi buttare giù. Qualche anno più tardi, arriva la Costa Azzurra e la profumatissima Grasse, grazie a un festival di teatro che mischiava giovani provenienti da tutta Europa. Un’esperienza indimenticabile, segnata dalla scia di profumo che qui viene magicamente prodotto. Una visita alla fabbrica più nota nel paese mi rivelò l’arcana alchimia nascosta dietro ogni goccia profumata e da allora non ho più guardato una profumeria con la stessa cieca aria di superiorità intellettuale, ma solo con curiosità e ammirazione. Ecco. Un tour in Francia lo inizierei sicuramente in Costa Azzurra, con una visita a Nizza o a Cannes.

Poi dedicherei un po’ di tempo alla Provenza e non solo per gli indimenticabili paesaggi di lavanda in fiore, ma anche per i panorami cristallini delle Calanques: le bianche falesie sul mare racchiuse fra Cassis e Marsiglia.
Agli amanti della natura consiglierei inoltre di scoprire le gole del Verdon: paradiso per il rafting, il canyoning, l’arrampicata ma anche per tutti coloro che si emozionano davanti a scenari selvaggi.

Calanques, ph. by Michmoch06. Licenza creative commons

Calanques, ph. by Michmoch06. Licenza creative commons

Gorges Du Verdon

le gole del Verdon, Francia

Una volta in Provenza, la tappa obbligata sarebbe sicuramente la città di Marsiglia, esempio mirabile del recupero di un luogo un tempo considerato “malfamato” che ha saputo coniugare contemporaneità e tradizione, senza mai abbandonare la sua natura affascinante e ruvida di città di porto. Continuerei il viaggio con una visita della “citta dei papi”, la bella Avignone: non bisogna infatti farsi trarre in inganno dalla periferia della città, che di certo non accoglie il visitatore con un bel paesaggio, ma piuttosto val la pena aggirarsi fra le sue vie medievali e fra i suoi palazzi, primo fra tutti quello “dei Papi”,  per compiere un vero salto dentro la storia. Il viaggio potrebbe proseguire poi verso Tolosa e la regione dei Pirenei. Qui, oltre alla visita della città, consiglierei una deviazione verso i paesaggi del Cirque du Gavarnie, con le sue cascate spettacolari di cui vi ho parlato in un altro articolo. Un’altra destinazione curiosa da queste parti è senz’altro La città dello Spazio di Tolosa, dove – confesso – non sono ancora mai stata, ma manderei qualche amico a curiosare.

Già soltanto ritagliando questo rettangolino della grande terra dei nostri “cugini” ci si renderebbe conto della sua varietà di paesaggi e di bellezze storiche architettoniche e artistiche che qui si sono sovrapposte nei secoli. Non bisogna dimenticare infatti che la Francia, a differenza di altre nazioni quali l’Italia e la Spagna, ha fissato i suoi confini e la sua unità fin dal Medioevo. Questo fatto, che ha determinato la spiccata identità e il forte senso di appartenenza dei suoi abitanti, ha reso possibile l’attecchire di una cultura colta e raffinata i cui riflessi sono leggibili in ogni aspetto del Paese.

Si potrebbe continuare con la visita di Bordeaux: nuovamente un porto, ma questa volta sul grande estuario del fiume Garonna, sull’Atlantico. Buona parte del centro storico di Bordeaux è stato incluso dal 2007 nel Patrimonio dell’Unesco: si tratta di uno dei centri più belli del Paese, da girare comodamente a piedi, scoprendo i suoi palazzi color miele, costruiti nell’elegante stile in voga nel XVIII secolo. Ovviamente Bordeaux è anche sinonimo di vino di qualità e una gita nei suoi dintorni dovrebbe essere un’occasione per scoprire questa e altre prelibatezze gastronomiche come le ostriche o le fragole.

Dopo questa sosta, non considererei completo un tour francese senza un soggiorno prolungato in Normandia fra le suggestioni irripetibili del fragile sistema delle maree di Mont Saint Michel e le falesie verdi di Etretat, la chiesa di San Pietro di Caen e le mitiche spiagge del Calvados dove avvenne il famoso sbarco degli alleati nel 1944.

Etretat (falaise d'aval et aiguille)

Etretat, Normandia: le scogliere

Chateau de Fontainebleau FRA 023

Fountainbleau, Francia, lo Chateau


A questo punto, consiglierei di puntare dritti al cuore del Paese per dedicare tempo alla sua capitale, ma anche a città quali Orleans e a una chicca per intenditori come Fountainbleau, con la sua reggia e la foresta, che divenne luogo d’elezione per i pittori della Scuola di Barbizon.

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Parigi: la piramide del Louvre, ph. @ getfunky_paris – Flickr: [1]. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons.

Mentre scelgo queste cose, tuttavia, mi rendo conto di quante ne abbia trascurate e, quindi, prima di partire per un viaggio in Francia, suggerirei innanzitutto di seguire un filo di lettura tematico che renderebbe più emozionante e unico tutto il viaggio. Se si scegliesse come chiave di lettura la pittura, ad esempio, non bisognerebbe dimenticare di includere i giardini di Giverny, dove Monet sublimò per sempre la natura in arte, o la Arles di Van Gogh e Aix en Provence di Cezanne.

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Giardini di Giverny di Anabase4 – Opera propria. Con licenza Wikimedia Commons.

Qualcuno potrebbe preferire un itinerario a caccia di borghi e fortificazioni ed allora, per lui, sarebbero imperdibili i romantici castelli della Loira. Qualcun altro potrebbe propendere per un ghiotto viaggio culinario che non trascurerebbe la regione della Champagne, la Borgogna, il villaggio di Camembert, il Roquefort per chiudere in bellezza con l’assaggio di prodezze gastronomiche in qualche ristorante stellato della capitale. Diversamente, un viaggio nella “Storia” della Francia non dovrebbe tralasciare la “tedesca” Strasburgo che, oltre ad essere sede di importanti istituzioni come il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa, vanta un centro storico (la “Grande île”) dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Un’altra idea ancora potrebbe essere quella di limitarsi   – si fa per dire! – alla scoperta delle montagne francesi, dai Pirenei alle Alpi, dal massiccio della Giura ai Vosgi. Ma queste sono solo alcune idee per visitare un Paese che, per la sua natura e la sua storia millenaria, può davvero soddisfare tutti i gusti.

Eventi da non perdere

D’altra parte, sarebbe stupido non pensare di coniugare il tour con uno dei tanti eventi che scandiscono il calendario culturale francese. Il cartellone si apre con il carnevale che a Nizza attira ogni anno milioni di visitatori grazie alle coloratissime sfilate di carri e maschere e alla celebre “battaglia dei fiori”. Da febbraio a marzo, sempre in Costa Azzurra e precisamente a Mentone, si tiene il singolare festival dei Limoni che ogni anno attira sempre più turisti. Il Festival di Cannes, a maggio, non ha bisogno di presentazioni, essendo  una delle più importanti rassegne cinematografiche al mondo, ma forse anche un po’ troppo vip e riservato agli amanti del jet-set, mentre una festa autentica e tutta da vivere è la Festa degli Zingari a Santes Maries de la Mer in Camargue. A luglio, Avignone si trasforma in uno dei più importanti palcoscenici a cielo aperto per il teatro e le arti performative,  mentre, nel mese di ottobre, si può partecipare alla Notte bianca di Parigi, percorso alternativo tra le strade illuminate della capitale, oppure visitare la 25e heure du livre di Le Mans, il salone del libro che ospita scrittori, giornalisti e amanti della letteratura provenienti da ogni parte del Paese. Infine, gli amanti della buona musica non rimarrebbero delusi dal festival Jazz Entre Les Deux Tours di La Rochelle, così come gli intenditori di cucina sarebbero estasiati dalla Fiera Internazionale dei Formaggi e dei Vini di Coulommiers.

Insomma, difficile davvero, per me, dire che cosa includere in un tour completo della Francia. In fondo stiamo parlando del Paese della Rivoluzione, di Maria Antonietta e di Napoleone, degli impressionisti e del gotico, di Alexandre Dumas e Victor Hugo, di Baudelaire e Rimbaud, di infiniti paesaggi verdi e dei colori della Provenza, del Mediterraneo e dell’Atlantico, di grandi città storiche così come di avanzati centri scientifici. Forse la cosa migliore in assoluto per visitare questo paese è montare in auto e andare. Per farsi guidare un po’ dall’istinto e cercare di assaporare un pizzico della sua essenza.

Francia: case a graticcio

Francia: case a graticcio

Ma questi solo solo spunti e impressioni molto personali…E voi che cosa consigliereste di vedere ai miei amici?  Vi aspetto nei commenti!

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