Saliamo lentamente, gradino dopo gradino. D’altronde la cima va conquistata. No, non siamo in montagna, ma all’interno della Torre Prendiparte di Bologna, per un’ascesa che è il momento clou del nostro breve, ma significativo assaggio del Torritour.
Questo circuito di visite è un modo originale per conoscere Bologna ideato dal Felsina Factory: una realtà nata dalla fusione di tre associazioni culturali differenti accomunate dalla forte volontà di valorizzare al meglio il capoluogo emiliano, oltre gli stereotipi.
Man mano che ci avviciniamo ai quasi sessanta metri di altezza della terrazza, le rampe si fanno sempre più erte, mentre gli spazi si allargano. Trovarsi qui è un’esperienza sensoriale a 360° gradi: gli occhi scrutano in alto, le mani si aggrappano salde alla ringhiera, le gambe cercano il passo e si provano per qualche istante le sensazioni che dovevano vivere gli abitanti di questo fortilizio nel Medioevo. Una dimensione, cioé, lontana anni luce dalle nostre case pigre.
Sembra strano immaginarsela adesso, ma Bologna nella sua epoca aurea era una “selva turrita” come ci ricorda il “Sommo Poeta”. Una piccola Manhattan con più di 200 grattacieli ante litteram. Insomma, in barba al pavoneggiamento degli architetti contemporanei, la verticalità non è un’invenzione moderna: nel Medioevo si sapeva costruire, eccome. E oggi, la torre Prendiparte sta lì a dimostrarlo. Senza pensare che questa è soltanto una delle 18 torri medievali superstiti – anche se, sicuramente, fra le più interessanti – che si possono ammirare durante la visita.
In effetti, per accorgersi della loro presenza, come ci ha raccontato Micol Mazzeo, la guida che ci ha svelato questa Bologna inedita, basta osservare con più attenzione e con il naso all’insù: così ecco il profilo severo della Catelani, il più antico edificio della città e poi la torre Galluzzi, su cui si racconta un dramma romantico che ricorda tanto Romeo e Giulietta e poi, ancora, la torre senza base dell’Arengo ( ci si diverte qui con il particolare effetto acustico!). Molto di più di uno sguardo alle famosissime torri degli Asinelli e Garisenda, questo tour è, a ben vedere, un autentico bagno nel passato, al tempo di Guelfi e Ghibellini, quando anche i vicini di casa potevano essere nemici e le famiglie guerreggiavano come in Game of thrones.
Durante la nostra scalata alla Prendiparte ci fermiamo per carpire la storia che trapela dalle sue mura. Mi colpiscono, a un certo punto, i graffiti incisi sui mattoni: si tratta delle scritte dei carcerati perché, con una storia comune a molti edifici di questo tipo nel nostro Paese, la struttura è passata da casa privata a prigione, quindi di nuovo a residenza.
E’ con noi durante la visita Matteo Giovanardi, l’istrionico proprietario che condisce il racconto con intelligente ironia senza tralasciare un po’ di gossip d’epoca che rende i personaggi del passato delle presenze vive.
Alla fine, finalmente, la terrazza ci accoglie e, come consuetudine di ogni Torritour, ci aspetta una saporita merenda: il piacere dei piatti tipici bolognesi si sposa con quello di una vista privilegiata e tutta Bologna sembra stare in un palmo di mano. Si respira la sua aria festosa, la sua cultura aperta, la sua storicità. In fondo all’orizzonte, la torre Unipol, ultima arrivata, sembra occhieggiare e sfidare la Prendiparte. Ma è una gara persa in partenza. Lei è lì: dopo quasi mille anni di storia, fiera e altezzosa. Un simbolo invincibile di Bologna: la Dotta, la Grassa, la Rossa…la Turrita.
Informazioni pratiche: il Torritour a cui io e la mia famiglia abbiamo partecipato in occasione di AITBmeetup è soltanto un assaggio di una delle tante varianti di questo itinerario di visita. Difatti ne esistono versioni apposta per le famiglie (Junior); focalizzate sulla storia di una o più casate (Storia); in bicicletta e molte altre. Il tour è proposto dal Felsina Factory in collaborazione con la Torre Prendiparte ed una delle proposte del cartellone di Trekking Urbano a Bologna.
La Torre Prendiparte ospita oggi un esclusivo B&B (ci sono solo 2 posti!) che è stato piazzato dalla Lonely Planet al terzo posto fra i luoghi più straordinari dove soggiornare al mondo!
Ringrazio per l’ospitalità Matteo Giovanardi, proprietario della torre e presidente del Felsina Factory che ha voluto far conoscere questa realtà all’Associazione Italiana Travel Blogger (di cui faccio parte). La preparata guida Micol, Monica di Trekking Urbano di Bologna, Destinazione Umana, l‘Osteria al 15 dove abbiamo cenato con prodotti tipici, e co-business. Un ringraziamento speciale va poi a Milly per aver organizzato uno splendido weekend e a tutti i soci e ospiti AITB per questo favoloso Meet-up!
Un racconto bellissimo, Elena, brava davvero per aver reso con maestria le emozioni di questa bellissima giornata!
Ma dai? Ecco un’altra torre sulla quale devo assolutamente salire! E’ ovvia la Torre degli Asinelli ma il mese scorso ho scoperto anche la torre quella della cattedrale di San Pietro, accessibile da poco tempo!
Vale la pena e gestita dall’Associazione Bologna Storica e Archeologica e con il ricavato, si da una mano al restauro e alla manutenzione della stessa e della relativa cripta!
Devo tornare a Bologna, allora! Di solito la inserisco come tappa per spezzare un viaggio più lontano. Mi fa sempre piacere tornarci..
Se riesci vai! Cerca l’Associazione su FB per tutte le loro attività perché io ci sono stata in agosto e non vorrei che fosse solo un’apertura estiva (e solo di sabato): così senti loro e vedi cosa ti dicono! 🙂