DSC_4895Nell’alta Val di Non si nasconde un paesino che sfugge a qualsiasi logica costruttiva, a qualsiasi regola urbanistica abbiate studiato sui libri e che proprio per questo ha un fascino molto particolare. Sto parlando del paese di Fondo che già nel nome rivela la sua natura  bizzarra. “A Fondo siamo un po’ tutti matti!” ha esordito bonariamente la guida che ci ha accompagnato in visita a uno dei piccoli tesori della cittadina, il canyon del Rio Sass. E io più lo guardavo più notavo una curiosa somiglianza con lo Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie. Ho ripensato quindi a questa affermazione ogni qualvolta io mi sia trovata davanti alle stranezze dell’abitato che l’hanno fatto apparire ai miei occhi come un singolare mondo capovolto.

Fondo, Val di Non: particolari

Fondo, Val di Non: particolari

Fondo è in realtà il capoluogo dell’Alta Val di Non: vanta una storia molto antica e un’identità ben marcata.  Per esempio, un evento che ha lasciato un segno molto forte nella memoria e nelle tradizioni dei suoi abitanti è stato sicuramente la terribile epidemia di peste del V secolo. Si racconta che la malattia fu così virulenta da uccidere tutti nel borgo, tranne sette famiglie. Per la grazia ricevuta, proprio quest’ultime si recarono in pellegrinaggio a Santiago de Compostela facendo promessa di affrescare le loro case al ritorno con immagini del Santo. Passeggiando per il paese, con un po’ di attenzione, si possono ancora riconoscere quegli ex-voto di allora sulle mura del centro, ma la cosa interessante è che la devozione al Santo non si è mai sopita al punto che oggi è stato istituito il suggestivo Cammino Jacopeo d’Anaunia: un reticolo di sentieri che si snoda nei dolci pendii della valle accompagnando i camminatori alla scoperta di splendide chiese eremitiche. Un’altra mirabile testimonianza del passato di Fondo è poi la Parrocchiale di San Martino e, in particolare, il suo svettante campanile. La torre, con la cupola a pera caratteristica di queste valli, fu iniziata nel 1447 ma venne portata a termine solo nel 1774, così, salendo con lo sguardo dalla base fino alla croce sommitale, si possono scorrere quasi tre secoli di storia.

Fondo, affresco di San Giacomo

Fondo, affresco di San Giacomo

Fondo, San Martino, campanile

Fondo, San Martino, campanile

Giunti a questo punto, vi chiederete voi dove sia tutta quella stravaganza del paese di cui vi ho parlato all’inizio. Ebbene, giungendo a Fondo non potrete fare a meno di stupirvi per l‘audacia architettonica dei suoi caseggiati che sorgono direttamente sull’orlo di un baratro!

Fondo, Val di Non

Fondo, Val di Non: sotto le case si nasconde il canyon del Rio Sass

 Il Rio Sass si è fatto spazio con una voragine che spacca letteralmente in due l’abitato e, alzando lo sguardo dal fondo dell’orrido (permettetemi il gioco di parole!), vi accorgerete di essere nelle viscere della cittadina. Ma anche senza  fare l’escursione guidata al canyon si può avere un assaggio di quest’ambiente sorprendente: grazie alla bella Passeggiata del Burrone. Durante questa camminata si risale un breve tratto del fiume. Gradualmente dal centro del paesino ci si inoltra in un bel bosco ombreggiato, dove si possono osservare anche i resti di suggestivi mulini poi, pian piano, mediante comode passerelle, si arriva all’interno dei meandri bui e stretti della forra: marmitte, massi erratici, pareti erose dal ghiaccio e ricoperte da edera conferiscono al paesaggio in questo punto un sapore atavico. Dopo poco si giunge a una cascatella artificiale, risalita la quale ci si ritrova, come per magia, di nuovo in spazi aperti. Mentre gli occhi lentamente si riabituano alla luce si fa fatica a credere di trovarsi sulle sponde tranquille di  un lago: il lago Smeraldo.  Ed è questo brusco passaggio dall’umido claustrofobico dell’orrido alle soleggiate e aperte rive del bacino lacustre a lasciare davvero una sensazione di incredulità: come quella che si prova al risveglio improvviso da un sogno.

Fondo, Val di Non, Rio Sass

Fondo, Val di Non, Passeggiata del Burrone: vecchi mulini

Fondo, Val di Non: lago Smeraldo, riflessi

Fondo, Val di Non: lago Smeraldo, riflessi

Una volta giunti al centro di Fondo è impossibile infine non notare  un’altra prodezza tutta locale: l’idrocronometro astronomico. Quest’incredibile congegno, posto nella piazza principale quasi di fronte al Palazzo Municipale, cattura inevitabilmente lo sguardo. Devo dire che la teca protettiva, anche se probabilmente indispensabile, ne mina un po’ l’impatto visivo, ciononostante resta evidente la perizia tecnica dei suoi costruttori che miravano a fondere insieme un lunario, un calendario un indicatore zodiacale, un cucù, il tutto con un meccanismo azionato unicamente dalla forza motrice dell’acqua. L’opera è stata ideata dagli orologiai Zanoni di Fondo e costruita artigianalmente da Alberto Gorla (date uno sguardo al suo sito per vedere quali capolavori abbia concepito!). Bisogna anche dire che la passione per l’arte dell’orologeria è radicata in tutta la Val di Non, tant’è che molto famosi sono anche gli orologiai Bertolla del poco distante villaggio di Rumo.

Fondo, Val di Non, idrocronometro

Fondo, Val di Non, idrocronometro astronomico

In definitiva credo che valga la pena dedicare una giornata a Fondo e alla scoperta dei suoi reconditi tesori fra prodezze ingegneristiche, storie antiche e paesaggi onirici degni di un grande dipinto surrealista.  E sì, credo che abbia avuto ragione lo stregatto col caschetto che ci ha condotto dentro il canyon: un paese così può esser stato partorito solo da una mente geniale con un pizzico di follia.

Fondo, Val di Non: strane creature ammiccanti dalla strada...

Fondo, Val di Non: strane creature ammiccanti dalla strada…

Come arrivare a Fondo: Fondo si trova nell’alta Val di Non sulla statale per il Passo Palade. Per raggiungere la Val Di Non attenetevi alle indicazioni date nellarticolo introduttivo alla valle.

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