Street-art-Eduardo-Kobra-CarraraC’è del nuovo a Massa-Carrara. Se ne sono accorti in molti – come la Lonely Planet , tanto per fare qualche esempio – e tanti altri ancora arriveranno. Per scoprirlo, bisogna tornare in quel cuore bianco e abbagliante nascosto fra le Alpi Apuane. E’ lì, nelle cave che è successo qualcosa di straordinario. Street-art-Eduardo-Kobra-CarraraIl marmo si è fatto tela, e il candore della “pietra splendente” ha incontrato il colore: pigmenti puri, forti e brillanti che sembrano urlare la gioia del fare arte. Ci voleva certo un’artista di genio, l’artista brasiliano Eduardo Kobra, per portare a termine una tale operazione. E per una sfida così importante non si poteva certo ignorare colui che a partire da queste miniere a cielo aperto ha creato l’idea più pura della bellezza: Michelangelo Buonarroti. E’ così che, d’un tratto, su una parete alta e imponente, affacciata sul mare alle cave di Gioia è comparsa l’icona più emblematica di tutto il Rinascimento: un ritratto gigantesco del David, delle dimensioni di 12 x 20 metri, non “levato” con lo scalpello, ma dipinto a spruzzi di aerografo e a colpi di pennello. Street-art-Eduardo-Kobra-CarraraUn ritorno a casa per quel simbolo della perfezione creativa, di cui da queste parti si è sempre sentita la mancanza, un omaggio si direbbe, ma anche molto di più.  Perché se è vero che qualcuno aveva già pensato di riportare il David nei luoghi di estrazione del marmo – mi riferisco alla performance di Cai Guo Qiang “One Thousand Youngsters Drawing David (video performance) alla XIV Biennale di Scultura di Carrara –  questo murale è una rivendicazione: è la street art, ultima tendenza nata nei sobborghi, arte illegale, arte invisa, arte spontanea, sbocciata fra le macerie e diventata uno dei più potenti linguaggi di contestazione “dal basso”, a salire sulla vetta e a chiedere finalmente di sedersi fra le sue sorelle maggiori. Nel contempo, portare il David, qui, fra questi crateri lunari da cui trae origine e sostanza, assume un significato celebrativo: di Carrara e delle Apuane come culla del pensiero creativo e dei cavatori quali unici demiurghi che da millenni rendono possibile trasformare il sogno dell’arte in realtà.

Il risultato non poteva che essere magnifico e quando si arriva al cospetto del grande “David che guarda la luna” spunta un sorriso sulle labbra, ve lo garantisco.  E non potrete più smettere di scattare foto e postare selfie.Street-art-Eduardo-Kobra-Carrara

Marmo, colore, scultura, pittura si toccano e si abbracciano in un luogo indimenticabile dimostrando che l’arte, quella vera,  non ha bisogno di fiere e di accademie. Bastano un secchio di colore e la libertà espressiva per sentirla respirare.

Chi è Eduardo Kobra

Il suo lavoro più recente è l’omaggio ai pompieri dell’11 Settembre realizzato nell’ultimo anniversario della tragedia a New York sulla facciata di un palazzo del Midtown Est. Ma sono suoi anche l’Albert Einstein a La Brea Avenue, Los Angeles e la  Malala di Roma. La sua arte è conosciuta ovunque per i colori sgargianti, ma anche per l’attenzione alle tematiche ambientaliste, alla pace, al progresso dell’umanità espressa mediante ritratti di figure emblematiche: Madre Teresa, Martin Luther King, il Dalai Lama, fra gli altri. Eduardo Kobra, nato a San Paolo in Brasile nel 1976, è fra i più acclamati street artist del mondo – insieme a Banksy – ed anche l’autore dei ritratti di indigeni realizzati a Rio in occasione dell’Olimpiadi del 2016.

Il compimento del  David che guarda la luna si è reso possibile grazie a un contributo fattivo del Comune di Massa nell’ambito del  programma “Muro”, serie televisiva curata da David Diavù Vecchiato, realizzata da Level 33 in esclusiva per Sky Arte HD.

Come arrivare al murales del David di Eduardo KobraStreet-art-Eduardo-Kobra-Carrara

Ho avuto la fortuna di visitare il murales di Kobra grazie a una gita (gratuita) organizzata dall’apt di Massa-Carrara a partire dal paese di Colonnata. Da qui, siamo saliti in jeep lungo un suggestivo percorso nelle cave, accompagnati dagli stessi cavatori, fino ad arrivare al cospetto del capolavoro.Street-art-Eduardo-Kobra-Carrara

L’opera sorge su un’area (cave Gioia di Gualtiero Corsi) che fa da cerniera fra i Comuni di Massa e di Carrara e può essere raggiunta anche con un’escursione a piedi a partire dai paesi di Colonnata e Bedizzano, nel Comune di Carrara. Per maggiori informazioni vi consiglio di contattare il sito dell’apt di Massa Carrara.

Al termine della gita vi suggerisco  di completare la giornata nel paese di Colonnata, autentico borgo di cavatori, dove vi consiglio un pranzo a base di sgabei, focaccine, formaggi, lardo igp e altri salumi. Mi raccomando: abbigliamento comodo e scarpe da trekking! 

 


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