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Qualche settimana fa in occasione di un break estivo ho voluto concedermi un weekend alla scoperta di quella che è per me l’altra Liguria: quella di Ponente. Non ero mai stata da questi parti se non di passaggio e, da quel poco che avevo visto, pensavo valesse pena conceder loro uno sguardo più approfondito. C0sì, al primo succulento assaggio d’estate, sono montata in macchina con mio marito e via! In meno di 2 ore già eravamo alla prima tappa nel Savonese. Sono stata felice di questa piccola fuga improvvisata, in vero stile Giorni Rubati! Ed ho scoperto un lembo di terra che offre un sacco di opportunità ai visitatori di ogni genere: amanti del mare, del trekking, dei borghi antichi, ma anche più spericolati cicloturisti e, naturalmente, arrampicatori.

acque limpidissime del Finalese

acque limpidissime del Finalese

B&B gocce di rugiada

Ma andiamo con ordine: saputo all’ultimo secondo della possibilità di una breve fuitina ho cercato un bed & breakfast al caso nostro. Trattandosi di uno dei ponti più richiesti, non volevo rischiare di passare la notte all’addiaccio così ho sperimentato un servizio che non avevo mai provato prima: B&B30.it. Si tratta di una sorta di booking.it dedicato ai B&B italiani, la differenza sta nel fatto che non c’è bisogno di scartabellare sul sito alla ricerca della struttura ideale e, una volta indicata l’area di interesse e  formulata una richiesta su un format apposito, questa viene inoltrata automaticamente dal portale a tutte le strutture iscritte. Nel giro di poche ore arrivano tutte le risposte.

La scelta (obbligata, visto che soltanto un altro mi avevo risposto positivamente!) è ricaduta sul B&B Gocce di Rugiada sulle colline di Finale Ligure, nella Riviera delle Palme. Devo dire che ci siamo trovati molto bene: la camera era accogliente e pulita; nella struttura si respirava un’aria amichevole e un tepore autenticamente casalingo. La ciliegina sulla torta è stata poi la colazione in terrazza, con dolci e marmellate preparati da Cinzia, la padrona di casa, davvero squisiti.

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Colazione da Cinzia: sulla destra, marmellatine home made

Noli e Finale Ligure

Detto questo la zona ha,  a parer mio, moltissimo da offrire. A partire dai suoi magnifici paesi, come Noli e Finalborgo, entrambi annoverati  fra i borghi più belli d’Italia. A Noli, scoprirete con piacere il suo passato di prestigiosa repubblica Marinara, seppur legata alle sorti della potente Genova. Ve lo ricorderanno, camminando fra i suoi vicoli e carrugi, le torri medievali perfettamente conservate, gli antichi affreschi colorati sulle mura degli edifici, le robuste casetorri e l’opulenza delle sue chiese.

Noli, una delle sue torri

Noli, una delle sue torri

Noli, chiesa di , dettaglio del crocifisso

Noli, chiesa di , dettaglio del crocifisso

Noli: una delle porte della città

Noli: una delle porte della città

Ma a differenza di molti altri paesi con caratteristiche simili in Italia, Noli è tutt’ora un centro vivace dove è molto piacevole passeggiare sotto i portici e gustare un gelato dando un occhiata alle vetrine. Ma quello che senza ombra di dubbio mi ha stupito di più della bella cittadina ligure è il suo mare.

Noli e il suo litorale

Noli e il suo litorale

Il borgo di Noli sorge infatti su un’insenatura protetta a ovest dall’omonimo capo, a est dalla frastagliata isola di Bergeggi (riserva naturale regionale) e a nord da dolci colline. L’acqua placida, riparata dai venti, assume un colore cangiante dallo zaffiro allo smeraldo e non è certamente difficile riconoscere sotto di essa i fondali rocciosi.  Diversamente da molti altri lidi della Regione, Noli ha poi la fortuna di godere di una bellissima spiaggia di sabbia bianca. Se non fosse per quel litorale così densamente costruito, il paragone più felice che mi verrebbe in mente è con la mia amata Sardegna.

Noli: la sua spiaggia

Noli: la sua spiaggia

Appartiene a un’altra natura l’altro polo della nostra gita: l’incantevole Finalborgo. Di dimensioni più piccole rispetto a Noli, Finalborgo è uno scrigno di arte e storia. Il paese è tutt’ora ben protetto dalla possente cinta muraria e il visitatore viene accolto al suo interno dalla fastosa porta.

Finalborgo: porta e campanile della Basilica di San Biagio

Finalborgo: porta e campanile della Basilica di San Biagio

Finalborgo

Finalborgo, particolare della porta

Bellissima è poi la Basilica di San Biagio ben riconoscibile grazie allo svettante campanile gotico. Ma anche Finalborgo è un luogo da vivere, passeggiando senza meta fra le viuzze e sorprendendosi delle sue piazze e dei bellissimi palazzi rinascimentali. Finalborgo pullula di osterie e ristorantini che propongono piatti della tradizione e ottimo pesce e di botteghe artigianali che spaziano dalla lavorazione della ceramica a quella dei metalli e dei tessuti.

Finalborgo: trattoria Invexendu. Il nostro antipastino

Finalborgo: trattoria Invexendu. Il nostro antipastino

Finale Ligure, paradiso del free climbing

Ma se devo pensare alla particolarità del piccolo centro ligure questa è senz’altro il connubio che negli anni ha stretto con il mondo dell’arrampicata sportiva. Chi ha un minimo di dimestichezza con l’universo della montagna e del free climbing senz’altro sa che il Finalese, per la quantità e varietà delle sue falesie di ogni difficoltà, è considerato un tempio dai climber. Tuttavia non mi aspettavo che quest’aspetto fosse penetrato così a fondo nell’economia del posto tanto che ad ogni angolo si possono trovare negozi della Marmot, North Face, Montura tanto per rimanere ai brand più noti per questo sport. Camminando fra i vicoli di Finalborgo riconoscerete senz’altro numerosi arrampicatori che si rilassano dopo aver tentato le vie più dure. Se sarete tentati dal provare l’esperienza della scalata, (cosa, che consiglio di fare a tutti almeno una volta nella vita) qui troverete gli istruttori giusti per farlo.

C'è chi va al mare e chi... la mia amica Tiziana affronta una via del Finalese

C’è chi va al mare e chi… la mia amica Tiziana affronta una via del Finalese

Da Noli a Varigotti

Passando quindi alla vacanza attiva questo tratto di costa è pieno di risorse. Noi ci siamo concessi una bellissima escursione da Varigotti a Noli sul Sentiero del Pellegrino. Questa traversata è molto bella: permette di salire sul Promontorio di capo Noli con frequenti panorami sul mare e sulle baie dei due capolinea davvero suggestivi.

Sentiero del Pellegrino Noli-Varigotti: scorci sul blu

Sentiero del Pellegrino Noli-Varigotti: scorci sul blu

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Noli, chiesa di San Lorenzo

Il percorso inoltre non è affatto monotono e, camminando in mezzo a una lussureggiante vegetazione mediterranea,  permette di fare molte tappe: i ruderi della Chiesa di San Lorenzo,  un curioso muro ricoperto da ex voto marinari, la Torre delle streghe ( gli abitanti di Noli chiamavano così le donne di Varigotti che qui venivano a rifornirsi di erbe!), la grotta dei Falsari. Questa traccia è anche nota fra gli appassionanti di mountain bike che il giorno della nostra visita erano impegnati nella faticosa 24 H mtb.

Sentiero del Pellegrino: vista sulla baia dei Saraceni

Sentiero del Pellegrino: vista sulla baia dei Saraceni

Conclusa la camminata, siamo tornati a piedi a Varigotti (ma si può anche fare affidamento sui bus locali). Qui l‘atmosfera è tipicamente quella dei luoghi di villeggiatura: bambini che corrono a piedi nudi sulle vie del borgo, gatti spalmati sul selciato a prendere il sole e rigogliose bouganville abbarbicate sui muri di antiche case saracene: impossibile non farsi contagiare dall’aria festiva.

Varigotti, aria di mare

Varigotti, aria di mare

Il fiore simbolo dell'estate: la bouganville

Il fiore simbolo dell’estate: la bouganville

Difficile anche resistere alla tentazione di un bagno in quelle acque scrutate fino a quel momento dall’alto.

Acqua azzurra, acqua chiara...Baia dei Saraceni

Acqua azzurra, acqua chiara…Baia dei Saraceni

In particolare, Varigotti è nota per  la baia dei Saraceni, premiata nel 2013 fra le spiagge più belle d’Italia secondo Legambiente. Noi, un po’ per la stanchezza un po’ per pigrizia (il sole picchiava già forte!), abbiamo optato per una delle spiagge libere del paese. Sabbia avorio e acqua limpida sono state la degna conclusione di una giornata già remunerante.

In conclusione: sono stata molto felice della mia scelta per questo weekend al mare improvvisato e vi consiglio, se non conoscete la zona, di metterla in programma per una gita fuori porta. Naturalmente c’è molto di più da vedere rispetto a quello che ho potuto fare io in soli 2 giorni. per darvi un’idea: il borgo di Borgio Verezzi e interessanti itinerari sull’entroterra a carattere anche storico-archeologico.

Unico neo: il parcheggio e il traffico in autostrada sulla via del ritorno. Per questo vi suggerisco caldamente di evitare, se potete, i periodi di alta stagione.

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