Rotterdam non è una città da vedere in fretta: i suoi contrasti così forti, la sua storia tormentata si meritano sicuramente di più di un passaggio fugace. Del resto, se vi trovate in Olanda per pochi giorni, a mio avviso un tour a Rotterdam è irrinunciabile. La seconda città dei Paesi Bassi è un vortice di creatività, dinamismo e sguardo al futuro. Non è difficile crederlo visto che questa città ha saputo trasformare una catastrofe in un nuovo coraggioso inizio. Rasa al suolo per il 75% degli edifici dai bombardamenti della Luftwaffe nel 1940, Rotterdam è risorta dalle sue ceneri lasciando carta bianca all’immaginazione e trasformandosi ben presto in un laboratorio di architettura. Via quindi alle sperimentazioni più audaci, via alle utopie che diventano spazio vitale.  

Girando per Rotterdam, la sensazione è quella di trovarsi in una città lego costruita da un bambino estroso; alla pianificazione rigida si sostituisce un brioso accostamento di stili, colori e forme che non può lasciare indifferenti. Ma su cosa soffermarsi se si ha poco tempo a disposizione?

IL Markthal: arte, ortaggi e fantasia

Markthal

Con la sua sinuosa forma a ferro di cavallo, interamente ricoperto di superficie specchiante, questo edificio, progettato dallo studio MRVD è una delle costruzioni di maggior richiamo di Rotterdam. In effetti la sua struttura è accogliente e rassicurante e si incolla perfettamente sull’area della piazza circostante, nel quartiere centrale del Laurenkswartien.

Markthal Cornucopia

All’interno, lo spettacolo continua perché le pareti sono interamente abbellite da di The Horn of Plenty (la cornucopia), l’opera d’arte più grande del mondo (3400 mq) di Arno Coenen e Iris Roskam, che trascina il visitatore in un sogno lisergico di fiori, frutta, insetti e altri animali: una rivisitazione contemporanea della natura morta, genere in cui gli Olandesi del Seicento non conoscevano rivali. 

Markthal Cornucopia

Ma il bello del Martkthal è quello di perdersi fra i sapori e gli aromi delle bancarelle d’esposizione e confondersi con i locali che qui vengono a fare la spesa. D’altronde il mercato è anche il posto giusto per pranzare con dell’ottimo street food.  E ci credereste che Il Markthal è il primo mercato coperto dell’Olanda? Pensare che è stato costruito solo nel 2014! Inoltre non si tratta solo di un mercato, perché sul lato più esterno si trovano circa 200 appartamenti: anche questa è un’idea rivoluzionaria che coniuga l’anima mercantile di Rotterdam con il vivere quotidiano.

Markthal bancherella

Le Kubushuis: “queste sono case o un luna park?”

A pochi passi dal mercato, si trova un altro dei simboli indiscussi di Rotterdam, annoverato in ogni lista delle case più bizzarre del mondo: mi riferisco al complesso delle Kubushuis. Per capire bene di cosa si tratta, bisogna immaginare una fila di cubi di rubik impilati l’uno accanto all’altro e sorretti da una sorta di parallelepipedi che, nelle intenzioni dell’architetto, dovrebbero ricordare gli steli dei fiori. L’autore del progetto è Piet Blom, uno dei più importanti esponenti dello strutturalismo di fine anni Settanta in Olanda. E allora, ecco il sogno di fare dell’architettura la chiave per migliorare la vita delle persone anche a costo di stravolgere completamente le regole edilizie, giocare con le geometrie, cercare nuove sinergie con l’ambiente e, in definitiva, ridefinire i parametri dell’abitare. Attenzione perché le Kubushuis sono vere case abitate e uno di questi appartamenti può anche essere visitato. 

Kubushuis cortile interno

L’erasmusbrug: un cigno sull’acqua

Erasmusbrug

 A ridefinire completamente lo skyline di Rotterdam negli ultimi anni ci hanno pensato l’Erasmusbrug e il quartiere del Kop Van Zuid. Il primo è il ponte che scavalca la Mosa dedicato a uno dei cittadini più illustri della città, Erasmo da Rotterdam che, per le sue linee morbide ed allungate è stato ribattezzato “Il Cigno”. E’ molto piacevole passeggiarci sopra e fermarsi ad osservare le chiatte che percorrono il fiume come in un quadro di altri tempi.  

Il Kop Van Zuid

Kop van Zuid skyline

Proprio passando da questo ponte si giunge quindi al cospetto dei grattacieli del Kop  Van Zuid: l’avveniristico quartiere portuale che porta la firma di grandi architetti contemporanei, quali Rem Koolhaas, Alvaro Siza, Norman Foster e Renzo Piano. Qui si può fare una breve passeggiata e spingersi fino al palazzo dell’hotel New York, struttura dell’Holland America Line, un pezzo di storia del Paese, la compagnia che collegava con i transatlantici  il vecchio e il nuovo mondo. E’ emozionante pensare che poco distante, dal vicino molo Wilhelmina, uomini e donne hanno preso il largo pieni di speranza sognando l’America.  Oggi, al loro posto, sono ormeggiate in porto enormi navi da crociera: altri tempi, altri sogni. 

Il porto vecchio

Rotterdam porto vecchio

Non finirei la giornata a Rotterdam prima di aver visitato il porto vecchio della città: dopotutto, in Olanda, ovunque si vada l’elemento primario  è l’acqua, ma qui l’atmosfera cambia completamente. il fascino è assicurato dalle vecchie imbarcazioni e dalle grandi strutture in acciaio che che si specchiano pigre, come trampolieri giganti, sulle acque verdi del bacino. Qui si trova anche il Witte huis, il pittoresco grattacielo più antico d’Europa, fra i pochi superstiti del vecchio impianto urbanistico della città.

Come vi ho anticipato questo è solo un assaggio dell’energia ludica e vibrante di Rotterdam: una delle città più intriganti e giovani che io abbia visto. Se vi resta tempo, potrete approfondire con la visita al quartiere dei musei, al ponte rosso, alla stazione. Se invece volete unire città e natura (come abbiamo fatto noi) potreste pensare di abbinare il soggiorno a Rotterdam con la visita della magnifica zona del Kinderdijik!

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