maschera easy breathSiamo stati a osservare per qualche tempo, poi anche noi abbiamo deciso di provarla. Con quel design innovativo a metà fra lo steam-punk e le distopie letterarie, la maschera Easybreath della  Subea non poteva non incuriosirci. Abbiamo trovato molti aspetti positivi nel suo uso, ma anche qualche limite che ho deciso di condividere con voi nel caso siate intenzionati all’acquisto di questo o altri prodotti simili noti per avere una maschera a elmo con boccaglio incorporato. Ecco quindi i “perché sì” e i “perché no” della maschera da snorkeling easybreath.Marzellinu: Sardegna spot per snorkeling
Perché sì: premetto che vado per mare con maschera e boccaglio da quando sono piccola, ma non sono un SUB né un professionista di questo meraviglioso sport acquatico. Le mie impressioni sono quindi quelle di un uso amatoriale della maschera, quelle, insomma, che potrebbe avere chiunque abbia un minimo di dimestichezza con il mare. Detto questo, vediamo i “perché sì“:  non appena si affonda il viso in acqua e ci si accorge della visione ampia, a 180 gradi, del dispositivo ci se ne innamora. A chi ami il mare vederlo senza interruzioni come in uno schermo dona una sensazione di appagamento profonda che si tramuta in gratitudine verso il suo designer. Lo spettacolo è poi accentuato dal fatto che, grazie alla maggior capienza d’aria che contiene, la maschera non si appanna e quindi non c’è veramente nulla che ostacoli lo sguardo.
Se a questo aggiungiamo l’altro evidente plus della easybreath ovvero il poter respirare con naso e bocca anche sott’acqua, si capisce l’originalità e il successo di questa maschera. Dobbiamo quindi mettere la vecchia maschera e il boccaglio in cantina? Io direi di no. Ecco quindi che, dopo aver visto gli indubbi vantaggi, vi voglio mettere in guardia sui suoi limiti.maschera easybreath
Perché no: mettiamo che state nuotando mollemente in superficie e che all’improvviso vogliate spingervi un po’ in profondità per osservare più da vicino qualcosa che vi ha colpito. Anche se easybreath ha un sistema per espellere l’acqua che inevitabilmente entrerebbe dal “tubo”, resterebbe il problema della compensazione che io ho trovato estremamente difficile (impossibile?). È chiaro quindi che questa maschera è perfetta per snorkeling in superficie ma non per le apnee e tantomeno la pesca subacquea. Un altro grande neo è rappresentato dalle infiltrazioni d’acqua causate dalle barbe. Mio marito, che ha un pizzetto sul mento, non è riuscito a usarla proprio perché la barbetta impedisce alla guarnizione di aderire perfettamente al volto sotto la mandibola.
C’è anche un altro aspetto, forse meno evidente, comunque importante: il fatto che la respirazione avvenga normalmente come fuori dall’acqua potrebbe, a mio avviso, falsare il primo approccio con questo elemento e ostacolare l’apprendimento della tecnica del trattenere il respiro, essenziale per vivere il mondo sommerso.
Insomma: è per fantastici snorkeling di superficie e per principianti; è no per apneisti, barbuti e – da istruzioni – bambini sotto i 10 anni.

Se comunque la voleste provare, si trovano modelli simili anche su Amazon, come questo:

Aggiornamento Corona Virus

Scrivo questo breve aggiornamento perché ho notato che in tanti, in questi tempi difficili, siete venuti a leggere questo articolo. Del resto, chi avrebbe mai immaginato che un dispositivo nato per divertirsi avrebbe salvato qualche vita? Le maschere della decathlon, dall’idea del dottor Renato Favero, sono convertibili in respiratori grazie all’innesto di una valvola 3d. Oltrettutto le maschere di questo tipo hanno il vantaggio di consentire la posizione prona, che facilita la respirazione. Decathlon ha già donato un buon numero di maschere, ma ognuno di noi può donare la sua portandola nei vari punti di raccolta che si sono creati in Italia. Purtroppo non vi sono dire dove sono precisamente, non ho trovato una lista o un sito di riferimento. Vi consiglio perciò di chiedere nelle farmacie. La mia è già lungo la strada. Spero davvero qualcuno di voi faccia altrettanto: ” una goccia di rugiada non è niente…goccia dopo goccia nasce un fiume”.

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