By Hans Peter Schaefer, http://www.reserv-a-rt.de (Self-photographed) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)], via Wikimedia CommonsJoan Mirò, Fernando Botero, Pietro Cascella, César, Pietro Consagra, Niki De Saint Phalle, Novello Finotti, Jean Michel Folon, Igor Mitoraj, Costantino Nivola, Isamu Noguchi, Arnaldo e Gio’ Pomodoro, Giuliano Vangi, Kan Yasuda. Questa è solo una manciata di nomi dei grandi artisti che hanno trasformato un grazioso borgo dalle origini medievali nella “piccola Atene” della Versilia. Stiamo parlando di Pietrasanta, cittadina della provincia di Lucca che troverete frugando bene fra il mare e il cuore bianco marmo delle Alpi Apuane. Sembra incredibile che a due passi dal clamore dei locali notturni della Versilia possa prosperare un centro storico così ben conservato, dove si respira un’aria genuina in cui l’arte non è lingua morta, ma un fermento costante che, traendo linfa dal passato, si rinnova giorno dopo giorno.
Ma la vocazione alle arti di Pietrasanta è storia antica e affonda le sue radici nel Rinascimento quando, si dice, venne Michelangelo in persona a lavorare e a scegliere i marmi apuani per i suoi capolavori. Negli anni, Pietrasanta ha saputo rispondere ai bisogni degli scultori più esigenti dotandosi di importanti fonderie per la fusione del bronzo, laboratori per la terracotta e il mosaico. Tutto questo si è reso possibile grazie alla bravura dei suoi abitanti che, nel corso del tempo, si sono specializzati nei vari processi della scultura e ancora oggi sono in grado di mutare in realtà anche il sogno del più capriccioso degli artisti. Ecco perché oggi il borgo versiliese contende alla vicina Carrara il titolo di Capitale Mondiale della Scultura. Ed ecco perché una miriade di maestri di questa pratica espressiva ha scelto di trascorrere qui gran parte della propria vita, ringraziando la città con le proprie opere. Christian's Workshop

Per farsi un’idea di come nasca una scultura potrete visitare il Museo dei Bozzetti Pierluigi Gherardi, nel chiostro di Sant’Agostino che, in una location già di per sé affascinante, conserva disegni, bozzetti e modelli e in creta e gesso di oltre 300 artisti. E già soltanto vagando nel centro storico di Pietrasanta e nei suoi dintorni vi capiterà di scontrarvi con i paffuti personaggi di Botero, gli eroi caduti di Mitoraj, la fluidità dei simboli di Yasuda e molti altri capolavori. 0148

Se si verrà poi voglia di portare con voi un frammento di tanta bellezza non avrete che l’imbarazzo della scelta: vi basterà entrare in una delle tante gallerie d’arte che costellano le viuzze lastricate del borgo e lasciarvi ammaliare dalle loro proposte. D’estate inoltre la cittadina si anima di mostre e spettacoli di livello internazionale capaci di attrarre un pubblico colto e raffinato che si intrattiene nei suoi caffè, ristorantini o semplicemente ai piedi dello storico duomo in marmo.pietrasanta 01
Perché il capoluogo della Versilia non è “solo” una fucina artistica autentica come poche altre città al mondo e durante una passeggiata qui sarebbe sciocco non gustare i sapori locali in una delle tante trattorie oppure sorseggiare del buon vino in qualche enoteca. Per rendere, quindi, la gita davvero indimenticabile, potrete scegliere fra una scappata in montagna o un salto in spiaggia nella vicina Marina dove una cena a base di pesce non sarà che la ciliegina sulla torta. E porterete a casa con voi il ricordo dell’orizzonte azzurro di Pietrasanta: “un’onda sottile di cielo in mezzo a soffi salati di mare” * che si insinuerà nei vostri pensieri costringendovi a tornare.

 

 *Versi della poetessa locale Ilaria Cipriani

Commenti da Facebook

comments