Dopo tanto farci credere che l’estate non finisse mai, è arrivato l’inverno anche qui da me: giusto in tempo per rinvigorire l’atmosfera natalizia… pensando e ripensando a cosa fare in questi giorni di transito da una stagione all’altra, mi è venuta voglia di raccontarvi un luogo affascinante da visitare anche -o soprattutto – con la neve!
Sto parlando del Santuario della Madonna di Montallegro: uno dei tanti santuari del Levante Ligure, ma che ha dalla sua una posizione invidiabile e qualche curiosità.
Il Santuario di Montallegro si trova nel bel mezzo del Parco di Portofino, su un meraviglioso terrazzo panoramico a circa 600 metri sul livello del mare e affacciato sul Golfo del Tigullio. Per raggiungerlo esiste una comodissima funivia dal paese di Rapallo che in sei minuti collega la città al luogo religioso. Tuttavia a me è piaciuto moltissimo raggiungerlo lentamente, tornante dopo tornante, mediante una stradina a dir poco stretta e ripida.
La sensazione era quella di trovarsi all’improvviso in un romanzo come Il nome della Rosa di Umberto Eco, quando il giovane Adso si avvicina pian piano all’imponente monastero. La neve, che fioccava dolcemente, gli alberi spogli e la lunghezza del percorso amplificavano la sensazione. Tutt’ a un tratto ci si trova davanti l’esterno del Santuario caratterizzato da una bellissima scalinata che sa di ascesi mistica, su cui si impone il candore della facciata.
La storia del Santuario
La storia del Santuario ha origine con la prima apparizione mariana del 1557 .La Vergine si sarebbe rivelata a un contadino dell’entroterra ligure a cui avrebbe fatto dono di una sua immagine votiva (una Dormitio Virginis di stampo bizantino). Con la nascita del culto della tavoletta, si pensò quindi all’edificazione di un edificio sacro nel luogo della manifestazione divina. Furono prima costruiti una foresteria per i viandanti e un primio tempio che custodiva l’icona prodigiosa. Il Santuario fu terminato nel 1559, ma nei secoli successivi fu sottoposto a lavori di ampliamento e revisione. In particolare, la facciata attuale, del 1806, di chiara ascendenza gotica, è dovuta all’intervento dell’architetto milanese Luigi Rovelli. Ed è solo nella metà del secolo scorso che si provvedette a dare alla scalinata l’aspetto che ha ora. All’interno della chiesa poi lo stile muta completamente e ci si trova avvolti da una profusione di ornamenti barocchi.
La caratteristica che rende unica una visita al Santuario di Montallegro è lo stratificarsi sulle sue pareti, di secolo in secolo, di ex voto di ogni foggia. Si tratta di una catena di grazie ricevute che dal Cinquecento arriva fino all’oggi dimostrando la forza di una devozione popolare mai sopita.
ex voto marinari
Particolari della zona sono gli ex-voto marinari: di solito si tratta di quadretti raffiguranti navi scampate miracolosamente alla tempesta. Accanto a questi esemplari si trovano scritte, disegni, articoli di giornale, fotografie, e poi ancora numerose piastre in argento cesellate con il ringraziamento alla Vergine o cuori sacri. La cosa più singolare – e raccapricciante! – che ho visto è stata sicuramente una cornicetta contenente dei calcoli renali! La bizzarria più nota è tuttavia il grande coccodrillo appeso al soffitto, omaggio – si dice – di un comandante di Rapallo tornato dall’Amazzonia. L’aspetto veramente curioso di questa vicenda è che in realtà di questi coccodrilli impagliati come oggetto di fede, se ne trovano molti altri sparsi per l’Italia: nel Santuario delle Grazie nel Parco del Mincio (MN), in quello di Ponte Nossa (BG), nel Santuario di Santa Maria delle Vergini (MC), nella farmacia di Camaldoli, per citarne solo alcuni. Il ché mi fa pensare che si fosse diffusa nel Paese l’usanza di porre questi rettili nei luoghi di culto: come una specie di trofeo simboleggiante la vittoria sul maligno.
La città di Rapallo è molto legata al suo Santuario e nel mese di Luglio per 3 giorni (dall’1 al 3) si svolgono i festeggiamenti della Patrona conditi dallo scoppio allegro dei mortaretti liguri.
Se vi trovate da queste parti, ricordate anche che dal Santuario partono numerose mulattiere che lo collegano ai borghi dell’entroterra e ci sono svariati sentieri percorribili dagli appassionati di trekking.
Degno di nota è anche il ristorante vicino alla chiesa che permette di pranzare in uno scenario unico con l‘incantevole vista su Rapallo, Santa Margherita Ligure e Portofino.
Insomma i coccodrilli impagliati sono degli ex-voto comuni?! Mi farei il viaggio fino al Santuario solo per vedere la bestiola appesa al soffitto! Comunque questa meta, a dir poco insolita, è certamente interessante, sia per la presenza degli ex-voto (che io, da non credente, trovo affascinanti e a tratti emozionanti) che per il giretto in funivia, che ha sempre il suo perché! Buona idea e bel post, come sempre d’altronde.
Ciao! bellissimi i tuoi spunti, siamo sulla stessa lunghezza d’onda…amo i luoghi insoliti!!grazie a te mi sono appuntata questo posticino! A presto…aspetto altre chicche 😉
Ma grazie! 🙂
é un piacere immenso ritrovare piccoli grandi luoghi snobbati dal turismo di massa, e poi condividerli…;)