In un altro post vi ho già parlato del monte Mottarone, perciò in questo articolo vi voglio raccontare il nostro weekend pasquale a Stresa e l’escursione alle Isole Borromee. Si è trattato, per la mia famiglia, di una gita particolarmente significativa perché la prima col nostro piccolo di 4 mesi a bordo.
Stresa è una deliziosa cittadina posta sulla riva piemontese del Lago Maggiore. Quello che fin da subito mi ha colpito di questa località e’ stata la rigogliosa fioritura di magnolie e camelie, tanto lussereggiante che per un attimo ci si dimentica di essere così a nord. Stresa conserva un piccolo e raccolto centro storico con una bella piazzetta ricca di caffè e ristoranti. Naturalmente non mancano negozietti rivolti principalmente ai turisti, ma il suo punto di forza risiede certamente nella fascinosa promenade lungo lago. Qui, affacciata sulle acque verdognole, la morbida silouette del lago, stiracchiata fin sotto le cime innevate della Svizzera, mi ha fatto pensare ai fiordi norvegesi, se non fosse stato per i sontuosi hotel belle époque, i lampioni liberty in ferro battuto e l’elegante balaustra di pietra che incornicia la passeggiata. Si respirava un’ aria cosi retrò che da un momento all’altro mi sarei aspettata di vedere uscire dal portone di uno dei grandi resort Leonardo di Caprio nei panni del grande Gatsby.
Per la verità una gita a Stresa avrebbe poco senso senza una visita alle Isole Borromee, due gioielli sospesi sull’acqua di cui si intuisce la bellezza anche solo scrutandoli dalla riva: Isola Bella e Isola Madre. Entrambe si raggiungono in battello non solo da Stresa, ma anche dalle altre località sul lago (Baveno, per esempio). Della prima sono celeberrimi i giardini all’italiana.
L’ isola, secondo un teatralissimo gusto barocco, è stata infatti piegata ad assumere la forma di un vascello: la poppa è costituita dalle dieci terrazze digradanti del giardino; la prua dalla mole del monumentale Palazzo Borromeo. Qui colpiscono le geometrie sinuose delle siepi, le statue allegoriche delle stagioni e delle divinità classiche; le fontane e le grotte. La brezza del lago intanto porta con sé il profumo dolce dei gladioli mentre i pavoni vanitosi fanno bella mostra delle loro code bianche.
Perfetto contraltare della rigida regia che guida il disegno dell’Isola Bella, il parco botanico dell’Isola Madre meraviglia con lo spettacolo dei grandi alberi provenienti da tutto il mondo e della fioritura esuberante di camelie, magnolie, rododendri e azalee. Di quest’isola porto con me il ricordo dei petali sparsi sull’erba verde, come un tappeto arabescato.
L’isola si svela piano al visitatore che sale lungo scalinate di pietra. Stupefacente è un esemplare di cipresso del Kashmir, un tempo considerato l’albero più grande d’Europa, ed oggi sorretto da cavi d’acciaio dopo esser stato gravemente danneggiato da una tromba d’aria nel 2006. Per finire, anche qui, il gusto per l’esotico dei proprietari ha voluto stravaganti gallinacei come fagiani variopinti e bizzarre galline dall’aspetto peloso.
Informazioni pratiche e impressioni personali:
Per una famiglia con bebè come la mia la gita sul Lago Maggiore ha molti aspetti positivi. Il primo, quello di essere contro corrente nel senso letterale del termine: viaggiando da sud a nord, abbiamo trovato le autostrade deserte perché l’esodo pasquale si svolgeva tutto nella corsia contraria alla nostra. In secondo luogo, la possibilità di girare in battello permette di dimenticarsi dell’auto per tutta la durata del soggiorno. Come se non bastasse, la bella passeggiata lungo lago è perfetta per la carrozzina. Tuttavia ci sono alcune cose da tenere in considerazione. Le isolette hanno andamento verticale non adatte a passeggini. In questo senso è meglio attrezzarsi con un marsupio o con una fascia porta bebè. È bene ricordare inoltre che nei giardini non sono ammessi i cani. Per quanto riguarda i prezzi, con un biglietto da 17 € si può navigare su tutto il lago per l’intera giornata. Con lo stesso biglietto si può accedere anche all Isola dei Pescatori più rustica e disseminata di locali e chioschi per il pranzo. E’ conveniente fare un unico biglietto di ingresso per i giardini delle isole al prezzo di 20,5 € euro piuttosto che pagare le due entrate separate.
Maggiori info: Isole Borromee; Navigazione Grandi Laghi
Per l’alloggio noi abbiamo scelto un appartamentino su Airbnb nella frazione di Carciano dove si trova un altro punto di imbarco per le isole (Piazzale Lido).
Le escursioni da Stresa non si limitano alle Isole Borromee e durante il soggiorno si possono visitare la Rocca di Angera, l’eremo di Santa Caterina del Sasso, Pallanza e altre amene località lacustri.

Stresa e dintorni sono molto belli e caratteristici, le isole Borromee però ci mancano 😉
Veramente? Allora ti manca il meglio! Facci un salto! 🙂