Ci sono posti che entrano nei nostri cuori, non importa se sono lontano o vicino casa, ciò che conta è che entrano di diritto lì, senza chiederti il permesso, e quando te ne rendi conto, è troppo tardi per dimenticarseli.
Nel mio cuore ci sono due località, anzi direi due città: la prima è New York, la seconda ve la svelo in un altro post. Cosa rappresenta per me New York? Tutte le tappe della mia vita fondamentali. L’ho visitata tre volte, sempre nel periodo invernale, e sempre a ridosso delle festività. La Grande Mela, per me, rappresenta il mio primo viaggio fatto “quasi sola”, con me c’era mia sorella. Era il regalo per i miei 18 anni, a differenza delle mie amiche non ho mai puntato al mega party, con abito lungo e catering da matrimonio, ma il mio regalo era visitare la città dalle mille luci, che non dorme mai. Per questione di ferie (mia sorella già lavorava) siamo andati a fine gennaio, periodo che a New York, equivale a tanto freddo e neve, in compenso però, San Valentino si avvicinava e la città veniva addobbata da palloncini a forma di cuore.
La mia seconda volta fu per il ponte dell’8 dicembre, qualche anno dopo, uno dei miei primi viaggi che il mio lavoro mi regalò, si perché è stato uno dei primi viaggi che mi sono potuta pagare “da sola” e la soddisfazione è stata davvero tanta, soprattutto perché trovai una metropoli abbellita con luci natalizie, che facevano da contorno ad uno degli alberi più famosi del mondo: l’albero del Rockefeller Center, che emozione vederlo acceso ed illuminato, mi ha emozionato e devo ammettere che io poi non sono molto natalizia, ma l’atmosfera che si respira e i Santa Claus, lungo le Avenue che ti augurano “Merry Christmas” fanno proprio molto Natale.
Poi c’è l’ultima volta, quella a cui sono più legata, sono passati undici anni da allora, ma il ricordo è nitido. Il periodo era sempre Natalizio, stavolta però era Capodanno, e con me c’era Luca, il mio compagno di vita. Era il primo capodanno che trascorrevamo insieme, e la nostra passione per i viaggi ci spinse a prenotare per la mia città del cuore, lui poi non l’aveva mai visitata, e allora quale miglior occasione, di gridare “Happy New Year” nella piazza più famosa del mondo, ballando sotto le note di “Imagine” di John Lennon? Avendo più giorni a disposizione, ce la siamo girata per lungo e largo, Empire State Building, Rockefeller Center, Radio City Music Hall, Wall Street, e poi non potevo certo non portare un fiore alle vittime dell’11 settembre. Complice un caldo insolito però, giuro era gennaio e giravamo a maniche corte, ne approfittammo per una passeggiata a Central Park, sole, scoiattoli e bambini che pattinavano sulla pista di pattinaggio, uno scenario magnifico, ce ne stavamo seduti a goderci quel sole e quell’atmosfera che ci faceva stare nel paese dei balocchi, e cosi tra discorsi di sogni e progetti futuri, ecco la proposta di Luca, sapeva bene che non ero tipa da matrimonio, cosi niente ginocchio a terra, ma solo lui ed io, mano nella mano con le sue parole di trascorrere la vita insieme. Ecco New York, oltre tutto quello che si può leggere sulle guide turistiche, per me è soprattutto questo, una città che mi ha visto crescere, che mi ha formato nei momenti importanti della mia vita, e mi ha fatto crescere sempre un po’ di più.
Non so se il futuro ha in serbo un ritorno lì, mi piacerebbe, farla vedere ora al mio bimbo, ma una cosa è certa che lei sarà sempre nel mio cuore….
Alla prossima,
Francesca Orsino, autrice del blog D di Donna