In questi giorni si fa un gran parlare dei mercatini di Natale: tutti pronti per un week-end sfavillante magari sotto la neve e sorseggiando Vin Brulé…Come darvi torto? La mia scelta però è un pochino particolare e se cercate un’alternativa ai più rinomati mercatini tirolesi e volete vivere l’attesa del Natale in maniera diversa, vi consiglio di prendere in considerazione questa destinazione: Barcellona. Ed ecco le mie cinque motivazioni:
1. Il caldo: ok, la neve è bella. E sì…le decorazioni del Natale assumono ancora più fascino se scintillanti nell’aria fredda e circondate dalla luce bianca dell’albedo. Non a caso l’albero di Natale è un abete! Se tuttavia vi accarezza l’idea di non indossare un para-orecchie di peluche per tutto il tempo mentre perdete sensibilità alle dita, e piuttosto preferite l’immagine di voi in giro con un piumino leggero mentre riempite il vostro bagaglio a mano di souvenir nello spazio libero lasciato da guanti e moon-boot, Barcellona è la risposta per voi.
2. I costi: credo che Barcellona sia in assoluto una delle mete più belle da raggiungere in breve tempo dall’Italia e a prezzi davvero low. Basta dare un’occhiata a siti come skyscanner per rendersene conto. La cosa diventa ancora più conveniente se si scelgono voli infrasettimanali. E per l’alloggio esiste una varietà di ostelli davvero cheap, oppure, se vi piace l’idea, potete cercare una sistemazione da privati su siti quali Airbnb.
3. I mercati: ok, direte voi, tutto questo è interessante, ma che c’entra con i famigerati mercatini? A Barcellona, per Natale, vengono allestite tre fiere molto caratteristiche: La Fira de Santa Llùcia, nel barrio gotico, di fronte alla Cattedrale: impossibile mancarla, anche non cercandola ci si finisce comunque dentro; la Fira de Nadal de la Sagrada Familia, nel quartiere della grande chiesa progettata da Gaudì e, per finire, la Fira de Reis de la Gran Via, lungo la Gran Via, suddivisa nel mercato del giocattolo e in quello dell’artigianato.
4. La stravaganza: una volta giunti ai mercatini di Barcellona non potrà sfuggirvi la presenza di una figurina non del tutto convenzionale nei nostri presepi e che farà impazzire gli amanti del bizzarro e delle curiosità: il caganer. Non ci vuole molta fantasia per capire di cosa si stia parlando: una statuetta del presepe, allo stesso tempo irriverente e simpatica, colta a braghe calate nell’attimo dell’espletazione delle sue funzioni più intime. Anche se ad alcuni questo personaggio potrà sembrare davvero dissacratorio nella messa in scena della Natività, ricordate che si tratta di una figura tipica del costume locale, molto amato in tutta la Catalogna. E, a ben vedere, questo pizzico di goliardia non fa che aiutarci a riflettere sulla fisicità dell’essere umano, riportando l’attenzione sul corpo e sulle sue funzioni che, in fin de conti, ci rendono tutti uguali. E’ così che il caganer, entrato a far parte dei presepi in epoca barocca con il classico abito del folklore catalano, si è pian piano evoluto, ed oggi, sulle colorate bancarelle di Barcellona, potrete vederlo assumere la foggia di tutti i personaggi più amati e odiati della nostra epoca:da Barack Obama a Madonna, da Maradona a Bin Laden, da Zapatero a Berlusconi e poi ancora personaggi dei cartoni animati, dei film, della storia, come Napoleone o Dart Fenner, tutti insieme in una corale opera di demitizzazione. E, forse, anche in un invito a prendersi un po’ meno sul serio.
La cosa davvero curiosa è che, oltre al caganer, esista anche un’altra simpatica e “trasgressiva” figura nel Natale catalano che fa riferimento alle funzioni corporali: il Tio’ de Nadal o Cagatio’ – e daje!-: un ciocco di legno, dalle sembianze umane, particolarmente amato dai bambini e che viene posto sotto l’albero, nascosto in parte da una coperta colorata. I piccoli Catalani, cantando una filastrocca, invitano il tronchetto a liberarsi, pena l’esser bastonato, e il tronchetto esegue l’ordine producendo dolci e caramelle in quantità. Anche il cagatio’ si trova in vendita nei mercatini di Barcellona, ma, vista la sua semplicità, si può pensare di rifarlo a casa col fai da te.
5. La bellezza: l’ultimo motivo per cui vi consiglio di recarvi a Barcellona sotto Natale è la sua bellezza. Va bene i mercatini, ma se poi vi stufate? Barcellona offre tantissimo al visitatore in ogni periodo dell’anno! Già solo una passeggiata nel Barrio Gotico è incredibile e la magnificenza delle sue chiese in pietra impareggiabile. L’offerta di negozietti particolari è poi entusiasmante, per non parlare della varietà di musei e del classico itinerario alla scoperta dei capolavori di Gaudì – ma anche dei suoi contemporanei – della salita al Montjuic, o di una passeggiata sul lungomare alla Barceloneta.
6. Churros e cioccolata calda: avevo detto l’ultimo? ma come fare a non parlare del cibo, buonissimo, che si può assaporare qui? Dai semplici panini al prosciutto ai frullati di frutta della Boqueria dalla paella alle tapas basche, mi limito al ricordo golosissimo dei churros inzuppati nella cioccolata. Sapete…quando l’aria rinfresca un pochino, sul calar della sera, e si ha bisogno di qualcosa che ci scaldi e ci coccoli: ecco la fragranza del churro , che si sposa con una deliziosa e aromatica cioccolata, vi sembrerà davvero divina.
Informazioni pratiche:
Dall’Italia si vola a Barcellona con almeno due compagnie no-frills: Vueling e Ryanair. La Ryanair, da alcuni aeroporti in particolare, atterra a Girona; cittadina dalla quale si raggiunge comodamente il centro di Barcellona con un servizio navetta in circa 2 ore.
Insomma, Barcellona val bene un Natale! 😉
Bella Barcellona 🙂 ci sono stata una volta d’estate e una a Capodanno.. i mercatini non c’erano più :-(!!!
Eh no…infatti finiscono subito prima! Ma la città è magica sempre!
Siamo state a Barcellona (io e Federica) un paio di estati fa e ci è piaciuta un sacco (e i churros sono la fine del mondo. Faceva un caldo infernale e girarla sotto Natale deve essere molto meno faticoso, anche se un Natale senza gelo mi fa molto strano.
mettiamola così: è una iniezione di buon umore! Grazie del commetno! 🙂
qui in Argentina i churros li fanno ripieni… una bomba!
Barcellona mi piace sempre tanto, ma non ci son mai stata in inverno!