Due settimane fa ho avuto il grande piacere di tornare a Levanto per partecipare alla Mangialonga di Levanto: buon cibo, passeggiate all’aria aperta e soprattutto tanta, tanta allegria, hanno reso la giornata indimenticabile! Erano anni che mi ripromettevo di parteciparvi, ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro, era sempre mancata l’occasione… finalmente quest’anno grazie a Silvia dell‘Oasi Hotel e Damiano, presidente del Consorzio Occhioblu oltre che titolare dell’Hotel Garden, sono stata invitata all’iniziativa… e non potevo certo dire di no! Così il 18 maggio, data della manifestazione, ho preso un bel treno dalla Spezia a Levanto armata di tanto entusiasmo e curiosità. E devo dire che le mie aspettative non solo non sono state tradite,ma sono state ampiamente superate! Ma andiamo con ordine: che cos’è la Mangialonga?
La Mangialonga “a mangialunga” in dialetto levantese è, come suggerisce il nome, una camminata enogastronomica che si snoda su e giù per circa quindici chilometri attraverso le valli levantesi. Il percorso è studiato in tappe che toccano i paesini arroccati alle spalle della cittadina di mare: a ogni tappa si gustano prelibatezze tipiche del territorio mentre si assapora il vino locale e ci si diverte con l’animazione musicale. La ricetta segreta è dunque quella di far scoprire ai partecipanti i tesori dell’entroterra durante una sorta di coloratissima festa itinerante.
Chi può partecipare alla Mangialonga? Ma tutti, naturalmente! Basta che ci si doti di un paio di scarpe da escursionismo o da ginnastica, che si rispetti il proprio passo e che ci si prepari a una bella e genuina mangiata.
Quest’anno la Mangialonga compiva ben diciannove anni e la partecipazione è stata enorme: arrivati in piazza Cavour, luogo di raccolta dell’evento, io e miei compagni d’avventura abbiamo trovato circa 200 persone pronte a partire, ma si trattava solo di una piccola parte delle circa 1400 persone che hanno letteralmente invaso Levanto per la giornata. Io mi sono guardata un po’ intorno: giovani, meno giovani, bambini, tanti cagnolini.
Tutti con il bandana arancione, il “distintivo” dei mangialonghisti, e tutti con un bel sorriso stampato in faccia. Mi ricordava tanto l’atmosfera che si vive a un concerto e, come a ogni concerto che si rispetti, non ho potuto fare a meno di osservare le magliette.. devo dire che non lasciavano molti dubbi sulle intenzioni di chi le indossava!
Il programma di questa edizione prevedeva la sosta in ben sette borghi della vallata prima di far rientro a Levanto: Fossato, Lizza, Lavaggiorosso, Dosso, Casella, Montale, Le Ghiare.
E’ stato bellissimo camminare fra questi antichi borghi che per l’occasione si presentavano col loro vestito migliore: abbiamo camminato avvolti dai profumi dei fiori appena sbocciati fra romantiche edere abbarbicate sui muri; abbiamo scoperto antichi mulini e visitato frantoi e cantine che sembravano emergere da libri di favole contadine.
E poi ci siamo stupiti davanti alla bellezza di panorami mozzafiato.
Ovviamente tutto l’incanto di questi luoghi era esaltato dal fatto di poter gustare le ottime ricette della tradizione in un’atmosfera di autentico divertimento. Fra i vari piatti proposti, ricordo i gustosi gattafin, la focaccia, la mèscia del Tigullio e il formaggio con il miele di castagno che sono stati indubbiamente fra i miei preferiti . In realtà potrei continuare ancora citando tutti i piatti, ma preferisco lasciare un po’ di suspense consigliandovi vivamente di scoprirli alla prossima edizione.
Siamo rientrati a Levanto a pomeriggio inoltrato, forse un po’ stanchi, ma contenti e appagati dall’esperienza appena conclusa. Sicuramente si è trattato di una passeggiata fuori dal comune: difficile dimenticare l’euforia contagiosa che spingeva tutti quanti a ballare e cantare a ogni tappa del percorso!
E ho davvero apprezzato l’ottima organizzazione dell’evento che riesce a portare più di 1000 persone a spasso per piccolissimi paesi senza dimenticare il rispetto per l’ambiente e per gli abitanti di quei luoghi che, anzi, si dimostrano ben felici di mostrare la rara bellezza della loro terra.
Non mi resta dunque che concludere ricordandovi che la prossima edizione sarà un anniversario importantissimo per la Mangialonga che arriverà al sua ventesimo compleanno! Non oso immaginare le sorprese che hanno in serbo gli organizzatori per l’occasione!
Ringrazio ancora Silvia e Damiano per avermi voluto con loro in questa splendida giornata di festa.
La Mangialonga è organizzata dal Consorzio Occhioblu. Vi suggerisco di tenere d’occhio il loro sito per sapere al più presto tutte le novità.
Ci vediamo alla prossima! 😉
Mi hai fatto venir voglia di rifarla subito 😀
Ci sto! 😉 Grazie di esser passata! :*
ma che meraviglia! Bellissime foto e gran bel racconto. Che darei per una camionata di gattafin! 😀
Grazie Farah! Troppo gentile! 🙂