Ammettiamolo. Pensando a Lisbona le visite ai musei non son certo fra le prime cose che vengono in mente. Diversamente da Parigi, che fa rima con Louvre, o da Londra con il suo sterminato catalogo di pinacoteche di primo livello, se si pensa a Lisbona si immagina l’Alfama, la musica, gli esploratori, forse, ma di sicuro non i suoi musei. E invece la città del Fado, la sensualissima capitale portoghese, mi ha piacevolmente stupito sfoderando una carrellata di esposizioni che non hanno nulla da invidiare a quelle più altisonanti che si trovano in giro per il mondo. Ho selezionato, quindi, cinque musei da non perdere in un soggiorno sulle rive del Tago.

1. Museo Nazionale di Arte Antica: fondato nel lontanto 1884, il MNAA è considerato il più importante edificio d’arte di tutto il Portogallo ed è sicuramente fra i belli d’Europa.DSC_1898

Perché andarci: Hieronymus Bosch, Trittico delle tentazioni di Sant’Antonio. E questo giustifica di per sé non soltanto la visita al museo, ma il viaggio stesso a Lisbona! Bosch è sicuramente uno degli artisti più  enigmatici, ironici e onirici non solo del suo secolo, ma dell’arte occidentale di tutti i tempi. Molte opere di Bosch sono custodite in Spagna; per questo sapere che qui è conservato un pezzo strepitoso dell’artista fiammingo mi ha subito convinta alla visita. Una volta entrata, tuttavia, non ho potuto fare a meno di soffermarmi sui molti altri capolavori di artisti portoghesi ed europei  dal Medioevo al primo Novecento (fra questi: albrecht Durer, Piero della Francesca, Lucas Cranach il vecchio, Raffaello, Tiepolo…). Tanti sono poi i pezzi in ceramica, i metalli, i tessuti, esposti con cura in sale ampie e luminose, che offrono una vera panoramica sull’evoluzione delle arti decorative in Portogallo.

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Ho apprezzato particolarmente la sezione dedicata al mobilio con pregiatissime opere di ebanisteria che, fra avorio, tek, pietre dure mostra le contaminazioni fra la cultura del paese lusitano e quelle delle sue colonie. E poi, l’ingresso è solo 4 € a persona e la domenica è gratis!

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Come arrivare: il MNAA si trova in Rua de Janelas Verdes. Si raggiunge comodamente in bus (713,714,727) o tram (15E, 18E). Info:http://www.museudearteantiga.pt/

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2. Museu Coleção Berardo: dall’antico al moderno, ecco una sorprendente collezione contemporanea riunita insieme con occhio critico da José Berardo e oggi a disposizione di tutti.
Perché andarci: questa raccolta – davvero da leccarsi i baffi per gli appassionati – è “nascosta”, si fa per dire, nel famosissimo quartiere di Belem, proprio a ridosso del magnifico Mosteiro dos Jerónimos. Il museo all’esterno si presenta come un edificio moderno, candido ed essenziale, preannunciato da una scultura di Dubuffet, maestro dell’Informale e da alcune opere di Niki de Saint Phalle (per intenderci: l’autrice del Giardino dei Tarocchi di Capalbio le cui opere si trovano esposte anche al Museo d’arte Moderna di Stoccolma). Una volta entrati potrete ripassare le tappe fondamentali dell’arte contemporanea, dai primi del Novecento ad oggi, con 860 capolavori di grandi maestri quali Andy Warhol, René Magritte, Picasso, Nam June Paik, Bill Viola e molti italiani,  spaziando dal dipinto alla scultura fino alle installazioni. Oltre alla permanente, il Museo ospita mostre temporanee di alto livello: all’epoca della mia visita, per esempio, una bellissima raccolta di affiches vintage dagli anni Cinquanta in poi. L’entrata per la collezione permanente è gratis!

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Come arrivare:  Il Museo Berardo si trova in Praça do Império e si raggiunge facilmente con il tram 15E. Info: http://www.museuberardo.com/

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3. Museo Gulbenkian: anche se relativamente poco conosciuto, il Gulbenkian è da molti considerato il museo più bello di tutto il Paese. Frutto anche in questo caso della passione di un collezionista privato, Calouste Gulbenkian, raccoglie 6000 opere da tutto il mondo.

Perché andarci: per i gioielli di Rembrandt, Rubens, Manet e Degas, per l‘art Nouveau di René Lalique o le porcellane cinesi.

Tiara_de_Lalique_-_Calouste_Gulbenkian Medusa_by_René_Lalique22 Insomma: in questo museo chiunque troverà pane per i propri denti, tanto belle e varie sono le opere esposte. La raccolta va dall’arte egizia,  greco romana a quella orientale; una curiosa collezione di arti armene e della Mesopotamia fino a pezzi di arte decorativa occidentale e splendide miniature medievali. L’edificio accoglie il visitatore con i suoi giardini e laghetti perfetti per la pausa pranzo. Il Gulbenkian è il museo che non ti aspetti e io sono rimasta esterefatta. Anche in questo caso, il museo offre un calendario sempre in rinnovamento di esposizioni temporanee. Ingresso: 5 €, entrata libera, la domenica.

Come arrivare: Il Gulbenkian si trova in Avenida de Berna 45A, fuori dal centro città. Potete raggiungerlo con gli autobus 713, 716, 726, 742, 746, 756 o, se preferite, con la metro, fermate S. Sebastião o Praça de Espanha.Info: www.museu.gulbenkian.pt

4. Casa Museo Amalia Rodrigues: ecco qualcosa che esprime l’essenza della saudade portoghese. La Casa museo di Amalia Rodrigues, inaugurata nel 1999 pochi giorni dopo la scomparsa della notissima cantante, è un tuffo nella Lisbona più autentica, sulle note della sua musica più struggente.
Perché andarci: La casa è quasi un luogo di pellegrinaggio per gli amanti della musica. Amalia Rodrigues non è stata solamente una grandissima interprete del Fado, Amalia Rodriguez “é” il Fado. Non a caso il suo scialle nero  è diventato oggi la divisa di tutte le fadiste che incontrerete nei localini dell’Alfama. Nella casa dove visse potrete emozionarvi davanti agli arredi lasciati così com’erano,  i piatti sulla tavola apparecchiata, i suoi vestiti pronti come se la cantante dovesse rientrare da un momento all’altro. Sul divano, il suo scialle e poco distante la chitarra.  Potrete persino “parlare” col suo pappagallo! E’ una visita d’obbligo, a mio parere, se si vuole conoscere un po’ meglio l’anima di Lisbona. Ingresso, 5 €.

Come arrivare: la casa della regina del Fado si trova in rua de São Bento, vicino al quartiere Mandragoa. Info: www.amaliarodrigues.pt

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5. Museo nazionale delle Azulejo:ospitato nell’ex convento Madre De Deus (vi dice nulla questo nome? Sì! E’ proprio quello che ha ispirato il celeberrimo gruppo portoghese), conserva azulejos dal XV secolo al XX secolo.
Perché andarci: dopo il Fado, non può di certo mancare una visita a questo museo, custodito in un edificio già meritevole di per sé, che conserva una sbalordita collezione di uno degli elementi più tipici dell’architettura portoghese: l’azulejo. Le azulejos non sono altro che pannelli figurativi composti da finissime piastrelle in maiolica decorata che vi balzeranno subito agli occhi durante il vostro soggiorno a Lisbona. E gli stessi Lisboetas ne sono molto fieri. Quest’arte decorativa è stata introdotta in Portogallo dai Mori ma, dalla sua prima introduzione con motivi geometrici e stilizzati dovuti al divieto fatto agli islamici di raffigurare caratteri umani, ha cambiato frequentemente aspetto, facendosi sempre più complessa e dettagliata. Dopo un periodo di decadenza, l’azulejo trovò nuova linfa vitale nell’art nouveau che riabilitava ed esaltava l’artigianato e il gusto decorativista. Per vedere i più contemporanei, d’altra parte, vi basterà osservare gli interni delle metropolitane! Mediante una visita la museo, potrete ripercorre in una sola giornata l’intera eveluzione di queste mattonelline. E magari acquistarne qualcuna nello shop da portare a casa con voi. Ingresso: 5 €, libero la prima domenica di ogni mese.

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Come arrivare: il museo si trova in rua da Madre de Deus, 4. Potete arrivarci con la metro, scendendo a Santa Apollonia, o con gli autobus 718, 742, 794, 759. Ancora meglio, dall’Alfama, a piedi. Info: www.museudoazulejo.pt

In conclusione: una giornata di pioggia, una pausa fra una camminata e l’altra, la voglia di approfondire la conoscenza della capitale, qualunque sia la vostra motivazione non perdetevi questi musei!

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