Nella giornata di ieri ho avuto il piacere di partecipare come l’anno scorso alla Mangialonga organizzata dal Consorzio Occhioblu del paese di Levanto. Si trattava del ventesimo anniversario di questa splendida iniziativa e gli organizzatori mi hanno raccontato che già dalle due settimane precedenti non solo era stato raggiunto il numero massimo dei partecipanti previsto, ma addirittura si erano contate circa 1300 iscrizioni! Non mi stupisce che questa passeggiata eno-gastronomica chiami a sé sempre più gente… si cammina in un paesaggio straordinario fra colline e panorami sul mare, si assaggiano piatti tipici in borghi così curati da sembrar finti, si canta e si balla in mezzo a un’allegria davvero contagiosa.
Questa volta per noi si è trattato anche di una piccola sfida: nei quasi 15 km di percorso avevamo il nostro piccolo con noi nel marsupio! Questa passeggiata è stata quindi il primo trekking con il nostro bebé e posso quasi con certezza affermare che il nostro bambino fosse il più piccolo partecipante a questa edizione della Mangialonga, seguito a breve distanza da un altro cucciolo trasportato come lui dai suoi genitori.
Come ci siamo organizzati dunque per partecipare a un evento del genere col bebè? Innanzitutto abbiamo verificato le condizioni meteo – come d’altronde sarebbe buona regola fare prima di ogni escursione – ci siamo premurati di avere con noi il cappellino, gli occhialini da sole -sembrano un vezzo, ma sono fondamentali!- la crema solare 50+, il repellente per insetti. Abbiamo ridotto all’indispensabile il corredo per il cambio: leggerissimo fasciatoio da viaggio, una tutina, pannolini, campioncini (se si hanno) di crema lenitiva, salviette.
Ci siamo portati anche un ombrellino para-sole, ma non è servito. Naturalmente ci siamo fermati all’ombra nelle ore più calde e ho allattato spesso il bimbo per evitare la disidratazione. E’ stato bellissimo vedere il nostro cucciolo osservare curioso la natura e ricambiare i sorrisi che la gente gli riservava! Ovviamente tutto questo ha comportato qualche rinuncia per i genitori che sono rimasti un po’ in disparte rispetto alle vivacissime feste che si tenevano a ogni tappa. Abbiamo anche accorciato un po’ il percorso perché 7 kg sulle spalle pesano! Ma, nel complesso, siamo rimasti davvero contenti.
Il giro di quest’anno si svolgeva sul versante opposto a quello della volta prima così abbiamo potuto visitare i paeselli di Ridarolo, Fontona, Chiesanuova, Legnaro, San Bartolomeo per poi battere in ritirata ai giardini di Levanto.
Anche il menù era diverso e abbiamo gustato focaccia alla salvia, battuto di lardo di Castiglione Chiavarese, ravioli “au tuccu”, “bagnun” di acciughe , e ottimi biscotti con un assaggio (solo un assaggio, giuro!) di aromatico liquore “Svinnere” e caffè.
Abbiamo concluso la giornata in spiaggia, col nostro bebé che schiacciava un sonnellino mentre mamma e papà si riposavano. Perché – devo ammettere – come prima volta è stata una camminata abbastanza tosta, ma la rifaremmo all’istante!
A Levanto cè sempre quell’aria leggera e spensierata che è una vera ricarica…come la pausa caffé in un giorno lavorativo: ombrelloni, infradito, prodotti tipici, gelati, mercatini, frotte di francesi, americani, inglesi e olandesi senza però il caos eccessivo delle vicine Cinque Terre. Ogni occasione per noi è buona per farvi visita e trasformare ogni gita in una vacanza.
Per saperne di più sulla Mangialonga, vi consiglio di consultare il sito del Consorzio Occhioblu Visit Levanto.
Ringrazio come sempre Silvia dell’Oasi Hotel per l’invito e la bella accoglienza!
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