Durante una visita di San Francisco solitamente si visitano due cose: il Golden Gate e Alcatraz. Nulla togliendo alla visita di questi due pezzi di storia e storia del cinema occidentale, per conto mio la “City by the Bay” offre altre zone intriganti da vedere, spesso sacrificate nei tour tradizionali della città. Una di queste è quella di Mission: il quartiere latino, dove si trova un autentico museo di street art che si espande sulle mura delle case e dei vicoli.
Indice
Mission: le origini
Mission è una realtà stimolante ricca di negozietti bizzarri e bottegucce d’arte dove perdersi piacevolmente per una giornata. Si trova nella parte meridionale di San Francisco e si raggiunge comodamente in autobus. Quest’area prende il nome dalla più antica chiesa della città: Misiòn San Francisco de Asìs, meglio nota come Mission Dolores, dove il grande Alfred Hitchcock girò alcune intense scene del film Vertigo. Il complesso religioso fu costruito fra il 1782 e il 1791 dai nativi Ohlone per volontà del missionario francescano e di origini spagnole Junipero Serra. Al suo esterno troverete un piccolo e suggestivo cimitero dove riposano i primi padri della chiesa.
Ma la vera particolarità di Mission, che non tarderete a scoprire aggirandovi fra l’omonima strada Mission e Valencia street, è la fortissima concentrazione di murales e graffiti che rivestono gli altrimenti anonimi edifici: Mission è un’autentica galleria d’arte a cielo aperto – e gratuita! – in cui si stratificano negli anni i pensieri, le poetiche e gli stili di diverse generazioni di artisti, soprattutto messicani. Fra gli artisti più famosi che hanno lasciato il segno qui, basti citare Shepard Fairey (Obey).
Se, senza ombra di dubbio, le origini del muralismo latino sono da ricondurre alle istanze del grande movimento rivoluzionario che scosse San Francisco sul finire degli anni Sessanta e nei primi Settanta, è soprattutto il Chicanismo con il suo universo simbolico e le sue tematiche il principale punto di riferimento per le prime manifestazioni di questa forma espressiva nel quartiere.
La street art di Mission: la storia
Il seme fu gettato ancora prima dal grande pittore Diego Rivera che nel 1940 lasciò alla città il famoso affresco della Pan American Unity, ancora visitabile al City College. Le sue sconfinate visioni collettive in cui trovano espressione la speranza nel riscatto della classe operaria, la condanna dei comportamenti parassitari della borghesia, la fiera asserzione del Comunismo, mescolati alla storia delle popolazioni pre-colombiane e dei nativi si incunearono prepotentemente nell’immaginario degli artisti locali al tempo della Grande Depressione. Questi ne fornirono una propria interpretazione, osservabile ancora oggi negli affreschi della Coit Tower.
Da allora l’attenzione ai temi sociali e la critica politica costituiscono un filo che unisce il vecchio al nuovo e la vena polemica continua a scorrere come un fiume sotterraneo sotto la vivace produzione di Mission. Il muralismo qui non è lingua morta, per questo ogni volta che visiterete Mission troverete una Mission diversa: il suo linguaggio figurativo è in continua evoluzione ed accoglie e reinterpreta le più contemporanee espressioni della Street Art. Non mancano riferimenti e omaggi al mondo della Pop Art, dei fumetti, del cinema, della tv; all‘attivismo politico e all’ecologia.
La street art di Mission: dove vedere le opere
Se avete poco tempo, due delle zone più particolari per assaporare lo spirito dei graffiti di Mission sono Balmy Alley e Clarion Alley: si tratta di vicoletti letteralmente ricoperti di murales. Lungo la stradina di Clarion Alley potrete inoltre visitare il piccolo atelier di Doug Rhodes, dove si possono acquistare pezzi originali dell’artista.
A questo punto se siete venuti fin qui, val la pena dare un’occhiata agli stranissimi negozietti vintage, ma direi anche steampunk e gotici fino ad arrivare a quell’enorme cabinet of curiosity ricco di mappe antiche, strane stampe, piante, bigiotteria e animali imbalsamati che è Paxton Gate.
Adesso non avete più scuse: se dovete aggiungere una tappa nel vostro viaggio a San Francisco, Mission è la risposta!
Se vi è piaciuto il post e desiderate saperne di più, potete leggere: Street Art San Francisco, Mission Muralismo.
uh! hai ragione! un peccato tremendo non aver visto Mission! Mi piacciono da impazzire quei murales…belle foto 🙂
Grazie Cristina! Sì..beh..un buon motivo per fare una seconda tappa a Frisco! 🙂
Adoro la street art e adoro le opere di Diego Rivera, per quanto lui fosse un personaggio controverso. Penso proprio che non mi perderò la sua opera a San Francisco, deve essere davvero spettacolare!
Anche io! Allora segna una tappa a San Francisco…perché qui la street art è storia con la S maiuscola 🙂