Parlare di salute in viaggio al tempo del coronavirus

viviamo in una società globalizzata e, che ci piaccia o no, il butterfly effect si fa apprezzare in tutta la sua potenza

Non è facile tornare a scrivere in questi giorni di clausura forzata, non lo è per nulla, a dire il vero. Ma parlare di viaggi, anche se in maniera inconsueta, può assumere un valore terapeutico e questo può essere un motivo per condividere alcune riflessioni. Oggi più che mai in tutto il pianeta sentiamo pressante il tema della salute: viviamo in una società globalizzata e, che ci piaccia o no, il butterfly effect si fa apprezzare in tutta la sua potenza. Quanto ci cambierà questa pandemia, voglio dire, intimamente, ancora non lo sappiamo, ma di certo penso che ognuno di noi cercherà di valutare con maggiore cura il peso delle proprie azioni, riflettendo che non si tratta mai solo di una questione personale, ma di scelte che avranno una ricaduta sulle nostre comunità e poi su quelle vicine e ancora sulle vicine delle vicine e via così.

Che cosa vuol dire questo? Che dobbiamo rinunciare a viaggiare? Certo che no. Una delle forze della nostra epoca sta proprio nella possibilità di potersi muoversi liberamente in ogni angolo del nostro mondo, di scambiare beni e merci, di essere tutti connessi. Semplicemente vorrà dire farlo con un pizzico di consapevolezza in più, a partire dal rispetto deli luoghi e delle genti che visiteremo fino ad arrivare ad una maggior attenzione alla protezione della nostra salute. Di questo vi voglio parlare in questo breve articolo.

È molto importante informare il proprio medico del viaggio che si intende fare e recarsi nel centro più vicino dei Medicina del viaggio per provvedere agli eventuali vaccini e profilassi

Uno dei passi da fare prima ancora della pianificazione di un viaggio è quello di informarsi bene sulla sicurezza e la situazione sanitaria del paese, o dei paesi, che visiteremo. Lo si fa prima di tutto consultando il sito apposito del Ministero degli Esteri Viaggiare Sicuri. Qui troverete un quadro esaustivo e aggiornato della nazione di vostro interesse con indicate malattie endemiche (malaria, colera, tifo, per esempio), oppure situazioni più contingenti legate a calamità, conflitti, epidemie che, in zone del mondo più svantaggiate, possono insorgere anche improvvisamente. È molto importante informare il proprio medico del viaggio che si intende fare e recarsi nel centro più vicino dei Medicina del viaggio per provvedere agli eventuali vaccini e profilassi. Qui, medici esperti vi consiglieranno anche in base alla durata del vostro viaggio, al tipo di soggiorno ecc.. E non solo: vi potranno aiutare anche a prepararvi a situazioni meno importanti ma spiacevoli come il jet lag o la diarrea del viaggiatore; vi elergiranno consigli particolari per i bambini; vi informeranno sulla potabilità dell’acqua e la sicurezza del cibo, la presenza di insetti velenosi o animali che possono trasportare dei parassiti dannosi per la nostra salute…. insomma, vi daranno una bella mano per partire rilassati, ma informati.

La farmacia del viaggiatore

Ormai in quasi qualsiasi angolo del pianeta nelle città principali troverete medicinali di prima necessità. Tuttavia è sempre meglio partire equipaggiati di quelli essenziali

A questo punto, fatti i dovuti vaccini ed eseguite le profilassi consigliate, dovrete pensare ad approntare un kit di pronto soccorso, più o meno vasto a seconda che si tratti di un soggiorno breve o lungo e del tipo di viaggio. L’ideale per poter avere tutti i prodotti a disposizione senza troppa fatica nel reperirli è quella di comprare i medicinali online presso una farmacia attrezzata come Shop Farmacia. Faccio una premessa: ormai in quasi qualsiasi angolo del pianeta nelle città principali troverete medicinali di prima necessità. Tuttavia è sempre meglio partire equipaggiati di quelli essenziali. Io , per esempio, ho dovuto provvedere ad un improvviso mal di denti in Mozambico – già! – e prima di tornare nella capitale del paese africano non potevo reperire l’antibiotico di cui avevo bisogno. Per fortuna avevo con me antidolorifici che mi hanno aiutato a tamponare la situazione. Venendo dunque al kit di pronto intervento, al suo interno non devono mai mancare i cerotti, il disinfettante, i guanti in lattice monouso, un repellente e della pomata contro le punture di insetti (come sapete uso anche la permetrina sugli abiti), un detergente per le mani a base alcolica, delle garze sterili, un termometro infrangibile, un paio di pinzette, una benda e delle spille. In commercio ne troverete di già pronti anche di di piccole dimensioni e sono davvero comodi. Personalmente, camminando molto, ho trovato davvero utili anche i cerotti speciali per le vesciche (esistono anche a nastro) e una pomata all’arnica che lenisce i dolori delle piccole contusioni (utile anche per i bambini). A chi porta le lenti consiglio anche un collirio per la secchezza oculare: ho avuto problemi di questo tipo negli USA che mi hanno a loro volta causato una brutta congiuntivite, da allora non dimentico mai più il collirio a casa. Molto utili sono anche i fermenti lattici, non solo per prevenire la tanto invisa diarrea del viaggiatore, ma anche per aiutare il nostro organismo ad abituarsi a cucine diverse dalle nostre.

Ora, stante il fatto che, come vi ho detto, dovrete informare il vostro medico prima di partire e registrarvi sul sito della Farnesina per segnalare la vostra posizione nel mondo (Dove Siamo Nel Mondo: in questo modo sarà più facile aiutarvi in caso di emergenza e, allo stesso tempo attuare misure di protezione di salute pubblica per lo Stato), ci sono dei medicinali che non dovrete dimenticare. Fra questi, un antipiretico-analgesico (paracetamolo o ibuprofene per esempio), un antibiotico a largo spettro, un antidiarroico, integratore di sali minerali, un anti-nausea, una pomata antibiotica, un antistaminico. A questi aggiungerete quelli che prendete normalmente ma, mi raccomando: prima di assumerli sentite sempre il parere di un medico.

Non dimenticate poi che non sono dispositivi medici ma servono a non dovervi ricorrere, le protezioni per il sole e per gli insetti. Quindi non scordate la crema solare, cappello e occhiali (non solo al mare!) e di vestirvi adeguatamente durante le escursioni.

Le precauzioni da adottare una volta sul posto

Una volta giunti a destinazione, prendete alcune piccole ma importanti precauzioni. Non bevete acqua da bottiglie non sigillate, in particolar modo se vi trovate in paesi dove non è potabile ;non usate ghiaccio; sbucciate la frutta; non mangiate verdura fresca. Ricordate che se vi sentite male in un paese europeo, con la vostra tessera sanitaria (controllate che sia in regola) avrete diritto allo stesso trattamento che avreste a casa, quindi vi basterà accedere a una struttura di sanità pubblica. Nel caso in cui le cure siano soggette a un pagamento, una volta a casa verrete rimborsati dalla vostra ASL. . Se invece vi trovate al di fuori dell’UE vi tornerà utile stipulare un’assicurazione completa per fronteggiare qualsiasi evenienza. Non vi resta che godere del vostro soggiorno. Buon viaggio!

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