famiglia al mare

Al mare con i bambini. Ph. Michele Del Becaro

E’arrivato il caldo finalmente! E con esso il sapore dell’estate! E come ogni anno mi ritrovo a fare progetti per le vacanze estive, ma questa volta – chi mi segue lo sa – non sarà il classico viaggio di una coppia spensierata, perché adesso siamo una famiglia! Magari prima non ci si pensa, ma questo ridisegna un po’ il modo di vivere il viaggio. Se prima bastava uno zaino e un’offerta low cost da prendere al volo… col nascita del nostro royal baby  insieme a un’immensa gioia sono arrivati i primi dubbi! Avrà freddo? Avrà caldo? Si stancherà troppo? E se si ammala? E se non dorme? Beh, non proprio così, ma vi ho dato l’idea!

La destinazione: le prime perplessità arrivano sulla meta. Per esempio: mare, montagna o città d’arte? Perché una cosa è certa: la vacanza deve essere un piacere per tutti, da vivere assieme al bambino e non malgrado il bambino. Per fortuna il web è pieno di esempi di famiglie viaggiatrici che dimostrano come, con un pizzico di organizzazione in più, sia possibile  girare un po’ tutto il mondo anche con un pupo al seguito. Cito a ruota libera: Bimbi e viaggi, Mi prendo e mi porto via, Patato Friendly, Trippando, Mammagiramondo, Valigia e passeggino, babyTrekking. Ciononostante è incontrovertibile che qualcosa sia cambiato. Quel trekking di 20 giorni con la tenda sulle Ande, magari si rifarà un’altra volta. Le zone a rischio di malaria…le lasciamo a riposare nel cassetto per un po’. Così come il corso di diving nell’Oceano Indiano e il torrentismo in Provenza. Al loro posto cominciano ad essere più interessanti tour fra castelli, passeggiate al lago, giardini, borghi di campagna…nel frattempo riscopriamo il piacere dell’arte e dell’architettura.

Venendo a noi, per cominciare io vorrei provare sia la vacanza al mare sia quella in montagna, esattamente come facevamo prima dell’ingresso nella nostra vita del piccolino. Ho ridisegnato un po’ i confini del mio mappamondo  perché mi piace l’idea di trasformare questa dimensione un po’ slow nell’opportunità di conoscere meglio luoghi a noi vicini.  Ecco quindi che per la prima vacanza col bebé abbiamo scelto la Sardegna: una destinazione che conosciamo bene, che amiamo e dove, siamo sicuri, ci troveremo benissimo.  Dunque la nostra prima volta al mare – il collaudo, come lo chiamo io -avverrà in Sardegna, fra poco meno di 2 settimane.  Già mi vedo a passeggiare sulla spiaggia ancora deserta del primo mattino col bebé nel marsupio, ma…ecco un’altra domanda da neomamma: come si va  in spiaggia libera con un neonato? Mi accorgo che in moltissimi prediligono spiagge attrezzate o villaggi turistici, ma noi siamo sempre stati animali un po’ selvatici  e l’idea di rinunciare a quel briciolo di  “into the wild”  non ci piace per niente.

Le attrezzature: Quindi, cosa bisogna portare per far star bene il nostro piccolo? Noi saremo attrezzati con ombrellone, piccola tendina per ripararlo dal vento, teli da mare e ovviamente tutto il necessaire per cambiare il fagottino. Daremo addio ai lunghi sentieri per raggiungere “quella caletta da Laguna Blu che ci piace tanto“, ma saremo compensati dalla vista dei suoi piedini nelle acque cristalline del mare sardo, ben riparati dalle raffiche di vento (e di sabbia!) e dalle scottature.

Il trasporto: la Sardegna ha anche il pregio di esser raggiungibile con circa un’ora di macchina da casa nostra e, poi, col traghetto, dove spero il piccolino si trovi a suo agio.  Perché quello che vogliamo evitare sono tante ore di macchina nell’odiatissimo ovetto che trasformerebbero il viaggio in un incubo.  Ci piace scorazzare in auto col bambino, ma abbiamo visto che dopo 2 ore bisogna fare pausa. Sennò si stanca troppo. Molti di voi indicherebbero l’aereo come mezzo di trasporto privilegiato. Ed è vero: l’aereo è veloce, pratico, e moltissimi infant volano senza problemi coi loro genitori. Ma io, lo confesso, non mi sento ancora pronta per il battesimo dell’aria del nostro cucciolo: voglio fare le cose per gradi…ma se voi ve la sentite, non perdete l’occasione!

Quando?: la bassa stagione dovrebbe garantire luoghi poco affollati e un caldo ancora sopportabile: condizioni queste fondamentali per i neonati. Andremo in spiaggia alle prime luci dell’alba e ci torneremo di sera…avete presente la canzone Tintarella di Luna? Ecco, quella sarà la nostra colonna sonora. D’altra parte è una regola basilare quella di evitare il sole cocente ai più piccini. Inoltre in bassa stagione si spende meno un po’ dappertutto e, a dire il vero, questa è una scelta che ha sempre contraddstinto i nostri viaggi.

Insomma, mamme (e papà) amanti del viaggio, mi rivolgo a voi: dove andrete in vacanza con i piccoli? Come vi organizzerete? Qual è il vostro segreto per una vacanza serena? Intanto, seguitemi se volete sapere come andrà a finire!E se avete un blog di viaggio coi bambini segnalatemelo nei commenti che lo aggiungo con piacere alla lista…

Vi è piaciuto l’articolo?Leggete anche Viaggio in Portogallo: la prima volta che…

 

 

 

Commenti da Facebook

comments