Omaggio ai Joy Division, Londra, Shoereditch

Omaggio ai Joy Division, Londra, Shoereditch

In questi giorni imperversa la febbre di Banksy: l’artista che, con i suoi graffiti critici e spiazzanti, ha posto sotto i riflettori di tutto il mondo la street art . Le sue performance a New York stanno facendo impazzire gli appassionati d’arte di ogni latitudine: quale sarà la sua prossima mossa? Dove colpirà? E chi è Banksy? Vi lascio dunque seguire le imprese nella grande mela di questo Cavaliere Oscuro con la bomboletta  sul sito apposito, mentre io qui, proprio a partire da Bansky e dalla street art,  vi proporrei qualche itinerario alternativo nella stra-abusata Londra. Perché è qui che tutto è cominciato.

Chi non è stato a Londra alzi la mano. Che cosa avrà ancora da dire la capitale inglese che non sia già stato visto, letto, fotografato? Questo pensavo anche io fino a qualche mese fa, quando ho prenotato il mio volo Easyjet diretto nella città oltremanica. Vent’anni dopo la mia prima visita da teenager appassionata di musica punk e gothic.  E invece sono tornata a casa piacevolmente stupita ed emozionata. Con un sacco di fotografie, cose da raccontare e argomenti nuovi da studiare.  D’altronde, non è un caso che Londra si piazzi al terzo posto delle travelers choise destinations di tripadvisor!

Street Art, Londra, Shoereditch

Street Art, londra, Shoereditch

Lasciamo stare per una buona volta la Londra imbalsamata della Torre, dei gioielli della corona, Buckingham Palace e Piccadilly Circus. E puntiamo dritti nello East-End. I quartieri di Hoxton, Shoereditch e Spitalfields vi sveleranno una Londra brulicante e creativa in luoghi insospettabili. Stiamo parlando di una zona un tempo degradata (avete presente Jack lo Squartatore?), un miscuglio di edifici industriali a mattoni rossi, palazzi grigi e casette vittoriane, che ha conosciuto una nuova vita grazie agli artisti della Young British Art.  I famosissimi Damien Hirst e Tracey Emin (tanto per rimanere  ai più noti)  iniziarono la propria carriera qui, esponendo presso la White Cube Gallery. Ma questa era soltanto la punta di un iceberg e da allora quest’area (soprattutto Shoereditch) è risorta in nome della sperimentazione artistica. Per coglierne l’essenza vi basterà osservare le mura ricoperte di graffiti, fra cui, se siete fortunati, potrete scorgere qualche murale dello stesso Banksy. La cosa buffa è che molte delle opere di quest’artista controverso sono state cancellate dal Comune. D’altra parte la street art è illegale. E, d’altra parte, questa è l’anima stessa della street art.

Street Art, Londra, Shoereditch

Street Art, Londra, Shoereditch

C’è da dire che oltre a Banksy esistono altri autori, rigorosamente anonimi, ma molto bravi, che hanno tappezzato la zona con i loro disegni e hanno trasformato squallide e anonime pareti in tele dipinte. E’ divertente camminare senza meta fra i vicoli del quartiere per trovare i più belli.

Giunti da queste parti poi, non potete perdervi un giro a Brick Lane, la strada che vi porta nel cuore della comunità del Bangladesh, conosciuta anche come Banglatown, ricca di suggestivi mercatini delle pulci.

Festa a Bangatown

Festa a Bangatown

E poi non dimenticate un salto all’  Old Spitalfields market  al cui interno potrete trovare di tutto: abiti della nonna, scarpe, vecchie fotografie, gioielli fatti a mano, scultura, pittura, stampe, cappelli…un autentico bazar vintage ( e da queste parti si mangia anche bene!).

Cucina eritrea a Spitafield

Cucina eritrea a Spitafield

Se le origini di questo posto risalgono all’epoca vittoriana, Spitalfields è stato tuttavia oggetto di un recente restauro, terminato nel 2005. Con esso il mercato si è arricchito di una sezione dedicata interamente all’arte e al design: qui potrete cercare qualche pezzo da portarvi a casa dei Banksy di domani.

Ma il posto che più mi ha colpito nei dintorni  e, se siete arrivati fin qui, vi consiglio di andarci anche a voi, è senza ombra di dubbio il nuovissimo (aperto nel 2006) backyard Market nella ex Truman Brewery: già la location di per sé è formidabile: un’ex birreria che si nota fin da lontano per l’alta torre cilindrica. All’interno, poi, sembra di essere in un labirinto, coi soffitti bassi e i passaggi stretti stretti. Contiene più di 200 bancarelle di artigianato creativo fra steampunk, vintage, oggetti riciclati e di tutto un po’! Da perderci davvero la testa!

Backyard market

Backyard market

 

bancarella del backyard market

bancarella del Backyard Market

Dopo questo tripudio di antiquariato e arte, per chiudere in bellezza il giro dell’east end vi consiglio una sosta al Flower Market di Columbia Road:  qui potrete finalmente capire la passione degli inglesi per l’orto e il giardino. Columbia road è un’esplosione  di piante e fiori, circondata di negozietti shabby e qualche vetrina di oggetti per la casa. Di design, of course.

Columbia Road, Londra

Columbia Road, Londra

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