Siamo tornati da poco più di una settimana dalla nostra prima crociera ai Caraibi, Le Perle del Caribe, con Costa Crociere e non vedevo l’ora di raccontarvi questa nostra esperienza. Per noi si è trattato di un “viaggio patchwork” che ci ha permesso di tenere insieme tante cose diverse e di conciliare i nostri interessi da viaggiatori con le esigenze da genitori. Certo i ritmi sono un po’ serrati e, col senno di poi, rivedrei alcune scelte per fare un po’ più spazio al relax. E sì perché se c’è una cosa che ho imparato da questa nostra prima avventura crocieristica è che in questo genere di tour marino è impossibile annoiarsi, semmai c’è fin troppo da fare e il rischio è quello di finire in una gara a staffetta da un’attività e l’altra.
Si dice poi che in crociera ci sia poco tempo per esplorare i paesi visitati. Questa osservazione non posso certo smentirla, tuttavia non trovo differenze fra una crociera è un on the road dettagliato in cui si fa tappa ogni giorno in un posto diverso. Perciò non siate schizzinosi e aprite bene le orecchie: alla fine quello che rimane della navigazione caraibica è un puzzle di spiagge bianche, dorate, nere; delfini, pappagalli, foreste tropicali. Rum! Cocco! Pipistrelli e Pellicani, conchiglie grandi per sentirci il mare e piccole da farci bottoni. Musica! Sensuale e latina o sfacciata e trascinante come lo zouk.
E, ancora, uscite in barca e cene gourmand, colazioni in camera e malinconici e intensi tramonti su un porto che si allontana… E se tutto questo non vale il viaggio, beh…devo proprio cambiare mestiere!
In crociera ai Caraibi: itinerario e costi
Ma ecco finalmente alcune informazioni pratiche che spero vi potranno essere utili. Ho prenotato la nostra crociera Le perle del Caribe con la nave Costa Pacifica con alcuni mesi di anticipo sul portale Logitravel. Anche altre compagnie prevedono quasi lo stesso itinerario, ma l’offerta per quella di Costa era la più vantaggiosa per noi. L’offerta prevedeva cabina interna in “categoria garantita” All Inclusive ( si può scegliere fra varie tipologie di cabine: interna, esterna con oblò o balcone, suite) ; pacchetto “acqua” e pacchetto “brindiamo”, colazione in camera e quote di servizio già pagate al prezzo di 1330 € per tutta la famiglia. Una settimana prima della partenza ho scoperto che ci era stata assegnata una cabina esterna con oblò piuttosto che l’interna. La cosa non deve stupire perché “categoria garantita” significa proprio questo: la compagnia può assegnare una cabina uguale o di livello superiore a quella che si è pagata (quindi chiedete sempre se c’è questa possibilità come spiegato anche da Barbara in questo articolo!). L’unico annotazione da fare è che non si può scegliere la posizione della cabina e bisogna attendere di conoscerla poco prima dell’imbarco. I voli non erano inclusi e quindi neanche il trasferimento e il servizio bagagli. Abbiamo così prenotato i voli su Lol Travel spendendo 1800 € A/R (Milano-Parigi-Guadalupe A/R con Alitalia e Air Caraibes). I bagagli sono stati quindi caricati contestualmente all’imbarco, ma dal momento che viaggiavamo con dei bambini abbiamo avuto la priorità sugli altri passeggeri. Una nota a parte vorrei farla per quanto riguarda i documenti. Dal momento che il porto di imbarco per questa crociera è situato a Guadalupa, è sufficiente avere con sé con la Carta d’Identità valida per l’espatrio. Naturalmente anche per i bambini! Guadalupa è infatti territorio francese a tutti gli effetti. La stessa cosa vale per chi si imbarca a Fort de France, Martinica (anch’essa territorio d’Oltremare francese), ma non ovviamente, per chi sale a bordo in Repubblica Dominicana.
L’itinerario
La crociera è durata 8 giorni e questo è stato il nostro itinerario:

- 1° giorno: Guadalupa (imbarco)
- 2° giorno: St. Marteen
- 3°giorno: Repubblica Dominicana
- 4° giorno: Isola Catalina
- 5° giorno: St. Kitts
- 6° giorno: Antigua
- 7° giorno: Martinica
- 8°giorno: Guadalupa (sbarco)
Avendo scelto i voli in autonomia, abbiamo deciso di arrivare un giorno di anticipo sulla partenza della nave (e ve lo consiglio anche a voi!) così da scongiurare qualsiasi complicazione dovuta a ritardi, e di fermarci al termine della crociera un paio di giorni a Guadalupa: anche questa è una scelta che rifarei, anzi: concederei a quest’isola meravigliosa qualche giorno in più! I voli sono andati bene: io mi ero portata delle copertine per i bambini, ma Air Caraibes fornisce a tutti i passeggeri un kit da viaggio con copertina, calzini, mascherina per dormire e cuffiette per il monitor. Ai bambini viene anche fornita una pochette con colori e album da disegnare.
L’itinerario mi è piaciuto moltissimo: abbiamo avuto solo due scali brevi – a Sint Maarten e a Saint Kitts e sono i due che avremmo potuto sfruttare meglio – e si ha davvero il tempo per organizzare molte attività. Anzi, se devo dire la verità manca il tempo per godersi la nave! Non avrei mai pensato di dirlo, ma uscendo la mattina presto e rientrando a ora di cena resta poco per sfruttare le varie opportunità che vengono proposte durante la navigazione.
A bordo

Già perché la nave è un vero mondo galleggiante. Non direi un villaggio perché, anche se ho avuto poca esperienza nei villaggi turistici, mi sembra di ricordare che l’animazione fosse molto più pressante. In nave si può fare quello che si vuole. Si può scegliere di restare in camera a leggere, sdraiarsi a prendere il sole nei tanti solarium sulle terrazze, fare il bagno in piscina, ascoltare musica, giocare ai videogame o prendere parte alle tante attività proposte. Per esserne sempre al corrente basta sfogliare il diario di bordo, che viene consegnato ogni sera in cabina oppure consultarlo sulla app. Costa, scaricabile gratuitamente sul proprio cellulare.
Si va dai corsi ballo a quelli di cucina, da yoga a pilates, quiz e concorsi a premi. Naturalmente la sera si può assistere agli spettacoli al Teatro Stardust oppure scatenarsi nelle diverse sale da ballo, giocare al casinò, fare shopping o prendere parte a un set fotografico. Per chi fa le ore piccole, poi, ci sono le feste e gli snack di mezzanotte: inutile dirvi che per noi quell’ora significa già “nanna”.


Del resto la Costa Pacifica è una nave bellissima, ha il sapore di un vecchio transatlantico dallo stile inequivocabilmente made in Italy e strizza l’occhio al vintage e al liberty con i riferimenti al mondo della musica sparpagliati ovunque.

Se devo essere sincera, forse mi sarei aspettata più panorami aperti sul mare, mentre anche il lido calipso, per dirne una, sempre animato da corsi e divertimento sulle due piscine, è come inscatolato al centro dell’imbarcazione. Per vedere il mare in tutta libertà bisogna salire ancora più in alto oppure recarsi nei ponti di prua. E devo dire che per me le onde spumeggianti sono il migliore spettacolo che la crociera assicura (qui potete scaricare il piano nave).

I pasti
Per cenare, neanche dirlo, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Quando si prenota ci viene assegnato un ristorante e bisogna scegliere un turno di cena. Il primo, va dalle 18.30 alle 19.15 e il secondo dalle 21.00 circa in poi. In base al turno di cena, si stabilisce anche quello per gli spettacoli a teatro. Noi, avendo i bambini, abbiamo scelto il primo turno. E’ un orario, a mio avviso, che ha i suoi pro e i suoi contro: per essere a cena in tempo, tornati dalle escursioni dovevamo prepararci in tutta fretta; dall’altra parte i bambini non avrebbero retto fino al secondo turno per mangiare, specie la più piccola. Detto ciò, al ristorante si mangia veramente bene: ogni sera viene proposto un tema diverso e, di solito, in base ad esso cambia anche il dress code: ma non fatevene una malattia. Abbiamo avuto una serata di gala, una a tema Italia, una cena creola, per esempio. Il servizio per noi è stato velocissimo e sono molto grata al nostro cameriere Juanito per questo! Per me è comunque stressante tenere i bambini fermi a tavola e la gentilezza e la disponibilità che ci ha dimostrato ha contribuito a rasserenarmi. Ciò detto, non sempre si riesce a essere pronti per l’orario richiesto e in tal caso si va al self service buffet La Paloma. Qui, di certo non manca la quantità, ma la qualità è un pochino inferiore rispetto a quella del ristorante. Volendo si possono anche scegliere altre opzioni a pagamento: come la pizzeria o la gelateria o l’hamburgeria. Noi ci siamo limitati ad usufruire di quello che era compreso nella nostra offerta.

Venendo alla colazione, si va sempre al buffet ed anche qui la scelta è veramente varia spaziando dal dolce al salato alla frutta per accontentare tutti i gusti. Ma se avete la fortuna di poter usufruire della colazione in camera, questa è una vera comodità nel caso in cui dobbiate uscire presto per andare in escursione! La sera compilerete un modulo apposito che appenderete alla maniglia della porta con le vostre richieste. E al mattino…voilà!All’ora indicata arriverà il room service con tutto quello che avrete ordinato.
In crociera con i bambini

E ora veniamo ai bambini. E’ adatta una crociera di questo tipo ai bambini? Premetto che i più piccoli si divertono moltissimo in nave, ma, devo dire la verità, mi aspettavo un po’ di più. A partire dai bimbi sotto i 3 anni che non possono entrare nello Squok Club. E’ vero che sono disponibili servizio di scalda biberon a richiesta in camera e, sempre su richiesta, vengono preparate le pappe al buffet, ma, dal momento che Costa Crociere sta puntando molto sul target famiglie, qualcosa in più può essere fatto. Per esempio una sala dedicata al momento pappa o un angolo con il necessaire per il pranzo (microonde, posatine, tovagliette colorate, bavaglini) come fanno in tanti hotel family aiuterebbe a sentirsi a proprio agio. La stessa cosa vale per le aree gioco. Ci sono due aree: una indoor e una all’aperto entrambe a tema Peppa Pig – che fra l’altro i miei bimbi hanno adorato -ma niente più di questo.
Insomma: sui traghetti per la Sardegna ci sono dei playground belli assortiti, possibile che su una nave da 13 deck non si possa trovare spazio per un’area gioco più ricca? Ovviamente sto guardando il pelo nell’uovo, ma credo che si possa sempre migliorare. La musica cambia invece per i bambini dai 4 anni: siamo rimasti molto soddisfatti dello Squok Club.

Mio figlio non ama l’animazione eppure allo Squok andava sempre volentieri: si tratta in sostanza di un servizio di tate che hanno a disposizione uno spazio apposito per i bambini oltre a sfruttare alcune aree delle nave quali la discoteca e la zona delle piscine.
Qui sanno come far divertire i piccoli ospiti e le attività variano molto da quelle motorie ai giochi a premi, il disegno, le sfide e gli appuntamenti da condividere anche con mamma e papà. Tutte attività gratuite che vengono anch’esse elencate nel diario di bordo a cui si aggiungono una serie di plus a pagamento (es. esperienza “principessa” per le bambine o “comandante” per i maschietti). Devo dire che lo Squok club è perfetto per i bimbi in età pre-scolare e poco più grandi anche per le scelte tematiche che vedono spesso coinvolti i personaggi di cartoon quali Peppa Pig e Pj Mask. Naturalmente non mancano attrazioni anche per i più grandicelli e lo Squok esiste anche in fascia 12 – 17 anni, ma per ovvie ragioni, non lo abbiamo sperimentato. Insomma, per finire questo approfondimento, vi garantisco che lo Squok Club è quello che permette un po’ di relax anche a noi genitori, anche solo per godersi una cena o uno show in pace. Volendo, si possono anche lasciare i bimbi a bordo e andare in escursione, ma questa opzione non faceva per noi.

Questa è stata in sostanza la nostra esperienza, almeno per quanto riguarda la nave. Mi riservo di raccontarvi in un altro post tutte le nostre escursioni con le informazioni utili al proposito. Prima di chiudere però voglio anche dirvi che la Costa Crociere punta molto alla fidelizzazione dei suoi clienti, perciò se prima di partire vi iscriverete al club Costa, vi verranno riservati alcuni benefit a bordo come una foto di benvenuto, un cocktail e uno spettacolo in cui, oltre a darvi il benvenuto, vi spiegheranno i vantaggi dell’adesione. Insomma: lasciatevi tentare da un’esperienza crocieristica! Non vi deluderà!
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Ho letto il tuo post con molto interesse perché non mi dispiacerebbe una crociera con il mio bimbo. A questo punto però mi conviene aspettare ancora un pochino così quando avrà tre anni potrà usufruire del miniclub. Devo dire che preferirei qualcosa di meno brandizzato (non sono una mamma hippie, ma omologare tutto con i personaggi dei cartoni non mi piace) però tutti i genitori sembrano soddisfattissimo 🙂