Il primo post dell’anno non poteva che essere un post speciale dedicato a una delle più belle esperienze che ho avuto nel 2016. Torno quindi a parlarvi del mio viaggio alle Seychelles e di uno degli argomenti che penso vi stia più a cuore: le spiagge. Intendiamoci subito: le Seychelles sono speciali per l’esuberanza della natura, per quel mix di culture indo-afro-europee che ha forgiato il caleidoscopio creolo, ma l’arcipelago non sarebbe così famoso al mondo senza le sue lunghissime, immacolate, candide spiagge.  Vediamole isola per isola, tenendo conto che nulla è perfetto e che quindi qui troverete pregi e difetti di ognuna di queste di modo che, partendo preparati, non ne rimaniate delusi. La splendida notizia  è che tutte le spiagge di Seychelles sono pubbliche e non attrezzate. Avete capito bene! Nulla vi potrà impedire di godere della varietà della costa anche se in alcuni tratti si trovano dei resort: basterà presentarsi all’entrata e dire che si vuol andare in spiaggia o, in alcuni casi a numero chiuso, telefonare prima alla reception e prenotare.

Mahé: Mahé è la più grande di tutte le isole di Seychelles. Qui si trova la capitale, Victoria, qui molto probabilmente atterrerete e qui avrete il primo contatto con la realtà di questo Paese. Spesso e volentieri a Mahé vengono dedicati pochissimi giorni se non addirittura solamente il tempo sufficiente per traslocare altrove. L’isola, infatti, soffre del fatto di essere considerata un ponte per le più ambite Praslin, La Digue e gli altri più remoti approdi per resort di lusso ( ricordatevi che, fra terre granitiche e atolli corallini, sono  circa 115 le perle dell’arcipelago! ). Ed è un vero peccato, perché anche Mahé custodisce alcune bellissime spiagge, sicuramente da vedere. In ogni caso, per non restare con l’amaro in bocca, due fattori sono da tenere a mente sempre: i venti e le maree. Questi due agenti naturali mutano in continuazione il paesaggio marino e dalla loro combinazione potrete avere la migliore o la peggiore impressione delle baie che visiterete. Grosso modo diciamo che da maggio a ottobre spirano gli alisei di sud-est che comportano clima asciutto, ma spesso mare mosso. Verso la meta di ottobre si fa avanti invece il monsone di nord-ovest con più frequenti piogge, ma mare più calmo. Nella pratica le cose sono molto più sfumate, e noi, ad esempio, abbiamo incontrato gli alisei a novembre. Quindi che fare? una volta a destinazione, osservate il mare: capirete in che direzione soffia il vento e, cartina alla mano, potrete decidere quali spiagge saranno riparate. Per quanto riguarda le maree, variano ogni 6 ore circa. La mattina presto c’è alta marea, pian piano l’acqua si ritira per poi tornare di nuovo nel corso del pomeriggio. Tenete conto che alcune spiagge spariscono totalmente con l’alta marea. L’argomento è piuttosto complesso per cui vi consiglio di consultare siti dedicati al surf con le informazioni sul fenomeno sempre aggiornate, come questo.  A questo punto scompaginiamo le carte ancora una volta, perché non è detto che non troviate splendida una caletta non balneabile o un litorale sommerso. Basta essere preparati. Cominciamo dunque la rassegna da ovest e dalla spiaggia forse più famosa di Mahé:

Beau Vallon: facilmente raggiungibile da Victoria, si trova nell’omonimo villaggio, ed è quindi ben servita da ristorantini, negozi turistici, strutture ricettive. La spiaggia è un’ampia falce  di sabbia chiara (3 km), circondata da alberi di takamaka e  palme da cocco. Spettacolare qui è il tramonto, con l’isola di Silhouette lontano all’orizzonte.Che cosa c’è da sapere: Beau vallon è il posto giusto per cenare, poiché la sera si anima di barbecue con pesce e carne grigliati e street food locale. La domenica  è frequentata dai locali che improvvisano pic-nic con tutta la famiglia al riparo delle chiome degli alberi: é bello confondersi per un attimo con i Seychellesi, osservare i pescatori che ritirano le reti, giocare con i bambini sulla riva. Beau Vallon è protetta dagli alisei, le acque sono in genere calme e i fondali bassi, perfetti per i più piccini. Capirete quindi che è un luogo rilassato, piuttosto turistico (niente a che vedere col carnaio delle nostre spiagge!)  ma non per questo non piacevole.Port Launay:  poco distante in linea d’aria da Beau Vallon, ma in realtà più faticoso da raggiungere, il Parco Marino di Port Launay offre una scenario da laguna blu. Le palme si piegano sinuose sull’acqua, mentre gli alberi di causarine sono il perfetto riparo dal sole. Le piccole spiagge sono incastonate in un anfiteatro di granito e foreste verdi che regalano all’acqua sfumature di giada.Cosa c’è da sapere: Port Launay è molto apprezzata per la possibilità di fare snorkeling. A dire il vero questo paradiso è in balia delle maree: quando l’acqua si ritira, scoprendo la sabbia fine, potrebbe sembrare acquitrinosa. In questo caso è quindi fondamentale arrivare al momento giusto e ricordarsi che per nuotare è necessario spingersi un po’ al largo, verso le punte rocciose che la proteggono dalle onde. Per la sua natura di piccolo golfo, questa spiaggia rimane sempre riparata dai venti: le acque calde e basse sono quindi una piscina a misura di bambino. Attenzione però ai coralli rotti e alle conchiglie che potrebbero causare piccole ferite: meglio indossare sempre le scarpette da scoglio. Dato che per raggiungerla bisogna fare un po’ di strada in macchina, questa zona non è molto frequentata. Si parcheggia di fronte a un grande cancello che delimita l’area protetta. Attenzione! Perché qui potreste trovare, come è successo a noi, qualcuno che vuole spillarvi dei quattrini. Noi, per evitare discussioni e ritorsioni, abbiamo pagato, ma sappiate che non ci sono persone autorizzate a chiedervi soldi. Un ultimo consiglio, organizzatevi per un pranzo al sacco perchè non troverete punti d’appoggio per i pasti.Anse Soleil: scendendo verso il sud di Mahé si incontrano molte spiagge che però non ci hanno colpito particolarmente. Vi consiglio tuttavia di fermarvi a Port Glaud per scattare almeno qualche foto a l’islette e l’ile Therese nei pressi del Berjaya Mahé Beach Resort dallo scenario incantevole. Più sotto ancora, resta la famosa Grand Anse dal panorama grandioso e selvaggio in cui però noi abbiamo sostato poco per via del forte vento.

Non mi ha particolarmente entusiasmato neanche Anse à la Mouche per la presenza di un canale di scolo, la vicinanza della strada e la presenza di un branco di cani randagi (anche se tranquilli). Probabilmente un tempo era molto bella, adesso credo si sia un po’ rovinata.  Mi ha letteralmente conquistata invece la piccola baia di Anse Soleil. Una spiaggia profonda, di una delicata tinta rosata, abbracciata dalle scogliere in granito e punteggiata da palme da cocco. Romantica, appartata, lo scenario perfetto per una coppia di innamorati.Che cosa c’è da sapere: ad Anse Soleil il mare spesso non è quieto, ma con grandi cavalloni in cui, con attenzione, si può fare il bagno, tenete presente però che il fondale si abbassa repentinamente. Alle sue spalle si trova un ristorantino informale che può quindi permettere di fermarsi sino a cena. Qui è  meraviglioso il tramonto, con i raggi ormai tiepidi del sole che si insinuano fra gli scogli e accarezzano le palme…e la danza armoniosa di pesci enormi.Petite Anse: la Petite Anse è forse il segreto meglio custodito delle Seychelles. E come ogni segreto, ci vuole un po’ di impegno per conquistarlo. Si tratta di una baia raccolta, protetta ai suoi lati da colline rocciose che fanno da contrasto ad un mare di un turchese opalescente. Qui, spesso, si riversano grandi onde in cui però si può fare il bagno. La sabbia è fine come la cipria, di cui ricorda anche il colore…anzi, è la cipria che da quando  verrete qui vi ricorderà questa spiaggia: liscia e impalpabile come in un sogno. La Petite Anse è veramente un incanto,  e, sicuramente, uno fra i miei luoghi preferiti dell’intero viaggio alle Seychelles.

Cosa c’è da sapere: la Petite Anse si trova all’interno del resort Four Season. Per questo, per accedervi, bisogna presentarsi all’ingresso dicendo che si vuole visitare la spiaggia. Vi faranno lasciare la macchina all’esterno del complesso e, se siete fortunati, vi accompagneranno con le golf-car fino al mare. Questo perché effettivamente la spiaggia si trova ai piedi dell’altura che ospita la lussuosa struttura e quindi per raggiungerla bisognerebbe camminare un dieci minuti. Non abbiate timore: il personale è gentilissimo, offre gratuitamente tavolette per nuotare, si possono usare i servizi e volendo si può pranzare al ristorante. La spiaggia è naturalmente pulitissima, arricchita dal tappeto naturale dei fiori degli alberi che offrono ombra e riparo. A riva si trovano però coralli rotti per cui consiglio, ancora una volta, le scarpette apposite: specie per i bambini!Anse  Takamaka: ancora più a sud si trova la bellissima e selvaggia Anse Takamaka che prende il nome dagli alberi ombrosi che le fanno da corolla. A differenza di Anse Soleil e della Petite Anse si tratta di una spiaggia lunghissima, in cui non mancano deliziosi angolini incorniciati dalle rocce e dalle consuete palme da cocco.

Che cosa c’è da sapere: Anse Takamaka è battuta dai venti nel periodo degli Alisei, ma anche in tal caso lo scenario è magnifico, solo più selvaggio e non adatto al bagno. In altri periodi la zona si presta anche per lo snorkeling (con attenzione alle correnti). Un’altra raccomandazione è quella di non lasciare oggetti incustoditi perché purtroppo si sono verificati episodi spiacevoli da questo punto di vista. Probabilmente la colpa è anche quella della vicinanza della strada, immediatamente alle spalle del litorale, che permette di raggiungerla con facilità.Anse Intendance: ed eccoci di nuovo a una delle mete più famose dell’isola. All’estremo sud si trova questa spiaggia molto caratteristica. Qui si può ammirare la potenza dell’oceano che si riversa sulla battigia, mentre gli uccellini accorrono per il pasto portato dalle onde. Anche questa è una spiaggia amplissima, dove è piacevole passeggiare e osservare la natura.Cosa c’è da sapere: Anse Intendance per moltissimi giorni dell’anno non è balneabile, ma non preoccupatevi perché il cartello che la precede vi toglierà ogni dubbio. Ciononostante vale sicuramente una visita per scoprire il lato più selvaggio del mare alle Seychelles e anche per godere della bella foresta equatoriale che la precede. Nelle vicinanze c’è un chiosco per bere qualche cosa e il Banyan Tree Hotel dove volendo, si può pranzare e quindi accedere alla piscina.

Anse Royale: questa per noi è stata una vera sorpresa. Risalendo da est verso nord la costa di Mahé si incontra questa spiaggia davvero niente male. In particolare, ci è piaciuta molto l’estremita settentronionale, costituita da minuscole insenature fra gli scogli e coronata da un’isoletta raggiungibile a piedi durante la bassa marea.Cosa c’è da sapere: Anse Royale è generalmente riparata dai venti, si presta quindi al bagno e allo snorkeking, specialmente nelle vicinanze dell’isolotto a cui accennavo sopra. Come quasi in tutta la costa orientale, la strada corre molto vicino alla spiaggia, ma in alcuni punti ne è separata da un breve sentierino che ne preserva la suggestione. L’unico neo qui è la sicurezza: siamo stati avvicinati da un agente in borghese che ci ha consigliato caldamente di non lasciare nulla sulla spiaggia durante il bagno perché si sono verificati dei furti. Ad ogni modo siamo stati bene e ci siamo goduti uno splendido bagno anche col bambino.Anse North d’est: come indica il nome, questo insieme di spiagge si trova sulla costa nord orientale di Mahé. A parte alcuni punti, le spiagge sono strette lingue di sabbia protette dalla barriera corallina. Ogni tanto si trova qualche insenatura più ampia dove l’arenile si allarga.

Cosa c’è da sapere: questo insieme di spiagge intervallate da rocce nere granitiche,  si trova a circa venti minuti d’auto da Victoria, non è fra le più spettacolari, ma può essere il punto giusto per un primo contatto con l’isola. La zona è spesso spazzata dai venti, cosa che, insieme alla vicinanza dei coralli alla riva la rende poco adatta al bagno. Del resto, è molto bello camminare sulla battigia dove le correnti riversano continuamente conchiglie multiformi (ma ricordatevi che non si possono portare a casa!). Immediatamente dietro alla spiaggia corre la strada, cosa che rende questo tratto molto comodo, ma allo stesso tempo ne intacca la bellezza.

E voi? Siete stati a Mahé? Quali sono le vostre spiagge preferite?

Non perdetevi il prossimo articolo sulle spiagge di Praslin e La Digue!

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