E’ la roccia che, modellata in antri, grotte, forme bizzarre e fantasiose, dimostra quanto la natura possa fare in termini di bellezza ed è sempre grazie a queste rocce, segrete e inaccessibili, che il Golfo ha potuto mantenersi intatto nei secoli e mostrarsi oggi come un lucente paradiso
Il Golfo d‘Orosei è una mezzaluna di costa incontaminata che si trova nella Sardegna orientale, delimitata da un lato dal paese di Orosei e dall‘altro dalla falesia vertiginosa di capo Monte Santu, già in terra ogliastrina. Le scogliere alte, bianche, severe e magnifiche sono un tratto distintivo di questo mare: è la roccia che, modellata in antri, grotte, forme bizzarre e fantasiose, dimostra quanto la natura possa fare in termini di bellezza ed è sempre grazie a queste rocce, segrete e inaccessibili, che il Golfo ha potuto mantenersi intatto nei secoli e mostrarsi oggi come un lucente paradiso. In mezzo ai massi lavorati dal vento e dal sole, infatti, pian piano l’acqua si è fatta strada creando imperdibili spiagge e calette. Ormai sono diversi anni che giro il Golfo in lungo e in largo e così in questo e in un prossimo articolo vi voglio parlare degli arenili più belli che potrete trovare qui e di cui, sono certa, vi innamorerete.
Indice
Marina di Orosei
Di questa spiaggia vi avevo già parlato nel precedente articolo sui lidi marini più appropriati alle famiglie con bebè : in effetti l‘ampio arenile di sabbia bionda, ricca di conchiglie e costeggiata da un‘ombrosa pineta, ne fa il posto ideale per chi sia alla ricerca di una destinazione comoda e facilmente raggiungibile in auto. L‘acqua è chiara, di un colore verde azzurro molto particolare. Il fondale digrada velocemente e la spiaggia non è attrezzata. Tuttavia troverete un chiosco bar con possibilità di affittare sdraio e lettini.
Come arrivare: da nord, si prende la SS 131DCN (direzione Nuoro), si esce a Siniscola e si imbocca la SS 125 fino al paese di Orosei. Da qui, bisogna prendere l’ampia via del Mare e proseguire per un paio di km.
Cala Osalla
Superato il lungo spiaggione di Orosei, e scavalcato anche l‘allevamento ittico, si trova questa caletta che comincia ad anticipare alcune caratteristiche tipiche del tratto più selvaggio del Golfo. La spiaggia è impreziosita dalla vegetazione mediterranea e da uno stagno che creano un paesaggio delizioso. La sabbia fine e dorata, le acque verdi e limpide completano il quadro. Anche questa cala è raggiungibile comodamente in auto e non è attrezzata.Come arrivare: come sopra fino a Orosei, quindi si prosegue sulla SS 125 fino a incontrare poco prima del paese di Dorgali la deviazione per le grotte di Inspingoli. Si imbocca questa strada fino a località Tinnipereddu dove si svolta per proseguire fino alla spiaggia.
Cala Cartoe
Questa cala è stata per molto tempo fra le mie preferite: non solo per la spiaggia, ma anche per la bellissima passeggiata in mezzo a fiori e erbe aromatiche che, senza mai abbandonare con lo sguardo il mare, porta alla scoperta di graziose, microscopiche spiaggette. Non a caso, Cala Cartoe è considerata una delle più belle spiagge della Sardegna: qui succede qualcosa e, come per incanto, le rocce cominciano a inorgoglirsi e ad assumere pose teatrali: là una grossa mano protesa sull’acqua, lì dei funghi o dei boccioli ancora da schiudersi come se un artigiano avesse abbozzato delle forme al tornio e poi si fosse preso una pausa e le avesse lasciate là: ancora indeciso sul da farsi. Non prima però di sbizzarrirsi coi colori interrompendo il bianco del calcare con un po’ del nero del basalto per incorniciare l‘acqua verde-azzurra chiara e luminosa. La spiaggia non è attrezzata, ma purtroppo da qualche anno un furgoncino presta qualche servizio: ci si può consolare con una bibita fresca o un gelato.Come arrivare: a Cala Cartoe si arriva con una pittoresca sterrata che rende già il tragitto per la spiaggia una piacevole avventura. Prima di entrare nel paese di Dorgali, svoltare verso la grotta di Ispinigoli e girare verso località Tinnipereddu; tralasciare le indicazioni per Osalla e proseguire fino a Cartoe.
Ziu Martine
Procedendo in direzione sud, passato l’abitato di Cala Gonone si trova questa simpatica spiaggetta raggiungibile con un breve sentierino dalla strada. La battigia è composta di rena e sassolini chiari, l’acqua è limpida e trasparente e il fondale basso e di sabbia. Personalmente, però, le preferisco la vicina cala Fuili con cui condivide il parcheggio.
Come arrivare: Ziu Martine si trova nell‘area di Cala Gonone nel comune di Dorgali, ed è facilmente raggiungibile seguendo la strada statale 125, si procede per Cala Gonone scavalcando il monte con la galleria. Arrivati in paese si prende Viale Bue marino e si percorre la strada litoranea 26 bis per circa 3 chilometri: la spiaggia è segnalata.
Cala Fuili
Fuili non è solo una bellissima cala, ma anche un piccolo paradiso per l’arrampicata con vie facili per principianti, bambini e vie di media difficoltà per i più esperti. Davvero affascinante è giungere alla cala scendendo la codula in corda doppia
Con cala Fuili si inizia a fare sul serio, nel senso che la costa assume l’aspetto che ha reso famoso il Golfo in tutto il mondo. Le scogliere si innalzano fino a oltre una ventina di metri, mentre dall’aspro entroterra del Supramonte i torrenti che scendevano al mare hanno scavato profondi e particolari canyon detti “codule“. Poco prima che l’acqua dolce abbracciasse quella salata, il letto si ampliò fino a creare indimenticabili spiagge. Piccoli sassi costituiscono il fondo chiaro che digrada dolcemente in mare. Fuili non è solo una bellissima cala, ma anche un piccolo paradiso per l’arrampicata con vie facili per principianti, bambini e vie di media difficoltà per i più esperti. Davvero affascinante è giungere alla cala scendendo la codula in corda doppia: un’esperienza gratificante per gli amanti del canyoning ma che, per la sua semplicità, è perfetta anche per chi voglia cimentarsi per la prima volta, in compagnia di una guida, con questa disciplina sportiva (la forra è in realtà un canyon fossile, e il letto è sempre asciutto).Come arrivare: Fuili è l’ultima cala del golfo raggiungibile in auto. lasciata la macchina al parcheggio sulla strada litoranea che la sovrasta (la stessa di Ziu Martine), vi si accede tramite la breve e comoda scalinata. Un’alternativa, come accennavo sopra, è rappresentata dalla discesa in corda doppia della codula. In questo caso con la macchina bisogna portarsi in località Buchi Arta (punto di partenza anche per un’escursione a Cala Luna) nei pressi degli ovili e quindi organizzarsi con una staffetta di auto. Diversamente si può tornare al punto di partenza incamminandosi sul sentiero che da Fuili conduce a Cala Luna, da qui deviare a destra verso nuraghe Todeitto, e quindi ancora a ovest per ritrovare l’ingresso della codula.
Ziu Santoru
Questa spiaggia è stata un regalo e una scoperta del mio ultimo soggiorno in Sardegna. Ziu Santoru è sicuramente meno nota delle bellissime cale maggiori del Golfo d’Orosei, ma non per questo è meno bella. La spiaggia ha la particolarità di dipendere dalle mareggiate invernali, per questo non è detto che si riformi tutti gli anni. Ziu Santoru è la meta ideale per l’estate: tagliata fuori dalle rotte dei barconi turistici non è mai troppo affollata e approdando qui ci si sente un po’ come dei Robinson Crusoe in un piccolo paradiso. La sabbia color del miele, l’acqua azzurra venata di smeraldo, gli scogli che la circondano e la proteggono, le grotte marine e terrestri mi hanno fatto pensare a un eden primordiale: perfetto e immutabile come un cristallo. Sicuramente uno spicchio del Mediterraneo più bello. Serve che ve lo dica? La spiaggia non è attrezzata.Come arrivare: Ziu Santoru non è accessibile in auto, ma solo in barca o a piedi. Il sentiero si stacca da quello più famoso che collega Fuili a Cala Luna (vedi sotto). Viste le difficoltà che queste zone presentano, lo consiglio solo ad escursionisti esperti e in bassa stagione: il caldo può essere micidiale in estate!
Cala Oddoana
Un’altra piccola perla raggiungibile sempre dallo stesso sentiero che da cala Fuili conduce a Cala Luna. La caletta è ancora più appartata di Ziu Santoru perché protetta da una specie di fiordo; la sabbia fine e chiara, l ‘acqua pulitissima. Anche questa baia rappresenta un ‘ottima destinazione alternativa alle spiagge più note del Golfo in alta stagione.
Cala Luna
Cala Luna è la più famosa spiaggia della zona e, probabilmente, una delle più celebri della Sardegna. Immortalata in diversi film, fra i quali vi ricordo Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto (film girato anche a Capo Comino) di Lina Wertmuller, Cala Luna vanta un paesaggio straordinario. Alle spalle di un mare limpido e verde, l ‘ampio arenile è cinto da uno stagno e ancora più indietro, da un bosco di oleandri. Come alti bastioni a difesa di questo scrigno di natura selvaggia, si ergono promontori di roccia bianca. Uno dei punti forti di Cala Luna è sicuramente rappresentato dalla presenza degli scenografici grottoni, su cui si esercitano spesso abilissimi arrampicatori. Tutte queste cose insieme fanno di Cala Luna un luogo unico, carismatico, da fiaba. Tuttavia, venendo in piena estate si può rimanere delusi perché l’andirivieni di barche e gommoni ha il suo impatto sull’ambiente. Per questo motivo, io la preferisco in bassa stagione (o in inverno!) e la ritengo una meta ottima per un trekking: passeggiare nella sua “codula” è un’esperienza da provare. La spiaggia non è attrezzata, ma nel suo entroterra si trova un ristorante.
Come arrivare: la via prediletta per arrivare a Cala Luna è il mare, ma come vi accennavo sopra, si può raggiungere la baia anche a piedi. Ben tre sono i sentieri d‘accesso. Il più noto è quello che parte da Cala Fuili, sul versante sud della spiaggia, segnalato da un cartello. Questo, a mio avviso, è anche il meno interessante perché una volta giunti in quota non offre molti scorci panoramici sulla costa (quelli che ci sono però meritano). Tuttavia, come vi dicevo, questo tragitto permette di raggiungere luoghi segreti come Ziu Santoru, Cala Oddoana o l’ingresso via terra delle grotte del Bue Marino. Il secondo itinerario, che io preferisco e per questo vi consiglio, parte dagli ovili di Buchi Arta, la stessa località da cui ci si può addentrare nella codula Fuili. Alla stessa maniera da qui si può imboccare il sentiero di S’iscala ‘e su molente (segnato), che conduce nel paesaggio primordiale della Codula di Luna. A questo punto basta proseguire sempre in discesa godendosi lo spettacolo del canyon fra alberi centenari, falesie e ovili abbandonati. La terza via per Cala Luna parte, infine, da località Telettottes: raggiungibile dal chilometro 172,3 della statale 125 (a circa 1,5 km dal bivio per Urzulei).
Attenzione: questi sentieri richiedono buone capacità escursionistiche sia in termini fisici che di orientamento. Col caldo tutto è più difficile: partite preparati e preferibilmente in bassa stagione!
Con Cala Luna si lascia la porzione di Golfo di competenza di Dorgali e ci si inoltra in quello di Baunei, in Ogliastra, di cui vi ho parlato nel secondo articolo della guida alle spiagge del Golfo di Orosei. Come avete visto molte di queste calette sono ben raggiungibili via mare: lo spettacolo è garantito. Se non possedete una barca potete prendere parte a una delle tante crociere nel Golfo o, meglio ancora, noleggiare un gommone. Se non ve la sentite di affrontare il mare da soli vi suggerisco la possibilità di servirvi di un taxi boat! Maggiori informazioni le trovate sul sito dei trasporti marittimi di Cala Gonone e Cala Gonone gommoni.
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