Ed eccomi qui a raccontarvi, da un’idea della signora Trippando, gli accessori indispensabili in ogni viaggio secondo me…quelli che senza ti senti un po’ nudo: la copertina di Linus, insomma! Il gioco del #nonpartosenza mi è piaciuto subito perchè svela un po’ di vizi e virtù di ognuno di noi e, alla fine, avvicina anche. Così ecco la mia valigia aperta e unveiled per voi! Ah! Sicuramente ho dimenticato qualcosa come mi succede spesso anche in viaggio… ma bando alle ciance e, partiamo!
1. I (veri) indispensabili: una volta un amico che viaggia spesso nel weekend prima della mia partenza e della mia ansia pre-valigia mi ha detto: “ce l’hai i documenti? Documenti, (biglietto) e soldi e sei a posto”. Ci ho riflettuto un po’ e alla fine ho concluso che sia vero. Da qualche tempo e dopo qualche viaggio un po’ esotico ho cominciato a portarmi anche la fotocopia dei documenti: si gira con quella, si lasciano gli originali al sicuro. Accanto a questi primi “assoluti” metto anche la macchina fotografica e il telefono. Quest’ultimo, croce e delizia dei blogger, è diventato il fedelissimo di ogni momento. Alle volte anche troppo.
2. Accessori utili: subito dopo quelli senza i quali proprio non si parte, metto quelli utili e che ti fanno sentire furbissimo: in primis, le immancabili pashmine. Con la pashmina ci faccio di tutto: la trasformo in borsa supplementare, la uso come copricapo, come sciarpa, come cuscino e copertina.
Le adoro e ne ho diverse a seconda della stagione, ma una pashmina ci sta sempre ( non mi dite che non ce lavete! In caso provate a vedere se vi piace questa). Trovo utilissima anche una borsa pratica di quelle morbide che porto via vuota e arrotolata nel bagaglio a mano. Da quando Ryanair ha concesso l’imbarco in cabina anche dell’accessorio, ovviamente la borsa è diventata una piccola seconda valigia. E che dire delle scarpe escursionistiche? Qualcuno, dice, non parte senza All Star, ma le All Star, per me, non sono il massimo della comodità così come le ballerine, che pure adoro, ma dopo un po’ mi fa male la schiena. Invece con un buon paio di scarpe escursionistiche o da corsa si può camminare per ore su qualsiasi terreno, anche in città! E non una vescica, non un dolore turberà il viaggio. Ovviamente non sto parlando degli scarponcini da trekking, ma di quelle scarpe da escursionismo leggero che ormai si trovano un po’ dappertutto: dalla decathlon a qualsiasi altro negozio di sport degnamente assortito. Non a caso questo tipo di scarpa è molto usata anche da camerieri, cassieri e gente che lavora molto in piedi. Fateci caso!
L’ultimo accessorio ereditato dalla frequentazione di veri montanari è la torcia frontale. utilissima in campeggio, nelle escursioni che non sai quando finiscono e potresti ritrovarti nei boschi con gli orsi, ma anche in camere malamente illuminate che possono capitare un po’ ovunque. Altre cose utili, ma riservate ai viaggi più lunghi, sono un cordino per i panni e una provetta porta detersivo.
3. I vezzi: sono i vezzi irrinunciabili senza i quali non ti riconosci più: non importa se li userai e quanto, sapere che ci sono ti rassicurano. Così, svelando la mia anima un po’ civettuola e come già dichiarato su qualche social, ammetto che non parto senza un paio di tacchi in valigia. Si sa mai. Si sa mai che arrivi un invito a cena per festeggiare un’occasione anche se ti trovi in un rifugio di montagna. Si sa mai che un giorno piove e ti ritrovi a fare shopping chi sa dove e – Dio non voglia! – hai solo le scarpe escursionistiche. Si sa mai che proprio in quella città ci sia un festival irripetibile. Anche se hai camminato per diciotto ore, anche se tanto lo sai che alle 20.30 ti si chiuderanno gli occhi e il massimo della serata saranno le prime battute di un film in tedesco che parla di vichinghi (true story! Successo in Egitto, Walhalla Rising, e pure niente male!), i tacchi vengono via con te e poi magari cambiare aria fa bene anche a loro… anche se solo dall’interno di un trolley!
In pendant con la scarpetta da Cenerentola viene un ridottissimo beauty case. Non tutto il male viene per nuocere, così le ordinanze restrittive sui liquidi in aereo mi hanno costretta a imparare a ottimizzare lo spazio make up. E…come dire: less is more. Sono diventata bravissima e anche quando non strettamente necessario ormai riduco i trucchi al minimo: fondotinta compatto, kajal, un matitone, lucida-labbra e mascara più qualche crema in dose omeopatica ed è fatta. Non posso dimenticare neanche la valeriana. A dire il vero io dormo ovunque, ma il mio compagno no. Ed avere la valeriana mi rassicura. Che se poi non dorme si innervosisce e se si innervosisce poi, ecco, in viaggio con lui ci sono io. Perciò lode alla valeriana e ai sonni tranquilli.
4. I santini: i “santini” come li chiamo io, sono quelle cose assolutamente non essenziali ma che rendono il viaggio tale. I miei santini sono una guida cartacea del posto e il taccuino da viaggio. La prima, si capisce da sola a cosa serva, il secondo invece è lo “zibaldone dei pensieri” del prima, durante e dopo ogni viaggio. Ci scriviamo in due ed è bello leggere le impressioni dell’altro dello stesso accadimento! Un po’ come uno scambio di diari. Alle volte invece custodisce frammenti di ricordi: fiori, foglie, cartoline ecc. Ogni tanto ci entra anche qualche informazione utile, tipo indirizzi e telefoni, ma diciamo pure che questa è una scusa per portarlo sempre via!
Ecco. credo di aver terminato i miei #nonpartosenza! E i vostri? Sarei molto curiosa di saperli e magari di sentire la voce di qualche maschietto… 😉
Le foto con le frecce sono spassosissime 🙂
Il mio punto di vista lo scopri domani!
Grazie! Per la serie… Impieghiamo il tempo in maniera proficua! 😀
Vero, non ho ancora visto la testimonianza di nessun maschietto a questo divertente gioco!! 🙂
Utili e intelligenti i tuoi #nonpartosenza, e mi sono fatta una grassa risata all’idea di te che ti addormenti con Walhalla Rising, che indubbiamente doveva essere interessantissimo!!! 😀
Per quanto riguarda le All Star, sono d’accordo con te, ma si vede che il mio piedone negli anni deve averne preso la forma 😉
Ahahhah! Secondo me è questione “generazionale” quanto ci scommetti che ti supero di qualche annetto? 😉 grazie mille di esser passata!
Santini mi mancava.. e mi piace un sacco! Anche io non rinuncio ai santini! 🙂
Più o meno i miei #nonpartosenza si avvicinano ai tuoi 🙂 vedrai! Abbraccio a te ♥
Ihihih! Mi è venuto spontaneo! Curiosissima dei tuoi e grazie di esser passata! :*
Io non parto mai senza: pashmina, diario di viaggio (dove annoto tutto quello che faccio e vedo), macchina fotografica, aspirina e moment, e Sir Didimus (un piccolo peluche che è da anni la mia mascotte di viaggio!)
assolutamente vedere Sir Didimus! 🙂