Un’autentica gemma nascosta nel cuore storico della cittadina di Chiavari è il novecentesco Parco di Villa Rocca visitabile all’incredibile cifra di 1 € a persona: quasi gratis.
Questo Parco, a cui si accede dal centro cittadino mediante ascensore da Piazzale San Francesco o dall’alto da via Mafalda Savoia, è un giardino ideale che esprime l’incontro fra stile italiano, con le sue imperturbabili geometrie, e esotismo. La sua invenzione si deve alla famiglia Rocca che, tornata dall’Argentina come molti suoi conterranei, volle ricreare ambienti di diverse zone del mondo nel terreno adiacente al palazzo Costaguta, acquistato nel 1903, ispirandosi al modello di Hanbury a Ventimiglia. La famiglia si rivolse dunque all’architetto genovese Polinice Caccia che si servì della ditta Bernasconi di Cornigliano per la realizzazione del progetto, portato a termine nel 1908. Il Parco fu poi donato alla città nel 1912 con l’augurio che il complesso potesse diventare giardino botanico e galleria d’arte.
Oggi, ad attendere il visitatore c’è un intreccio di selciati che, avviluppandosi dolcemente sul colle retrostante la villa, lo porta alla scoperta di alberi, fiori e piante rappresentativi della varietà del mondo vegetale. I sentieri infatti corrono da un lecceto a un boschetto di conifere, si perdono fra i profumi delle camelie e l’ombra delle palme delle Canarie; mostrano cactus, succulente e molte altre specie. Val la pena notare un magnifico e grande esemplare di Araucaria così come il vialetto di rose e quello di bambù che dà il benvenuto al visitatore al suo ingresso nel parco.
Incastonati qua e là si trovano grotte, cascatelle, laghetti e un templietto neo-pompeiano che rendono la passeggiata, con splendido panorama sui tetti di Chiavari, davvero romantica.
Peccato che il parco oggi porti evidenti i segni del suo declino: i ciottoli dei viottoli quasi sprofondano; nelle grottesche le sculture in terracotta sono a pezzi e nelle serre monumentali, traboccanti di orchidee, qualche esemplare è sofferto. Soprattutto mi si è spaccato il cuore in due quando ho visto lo stato in cui versa la villetta del té: un meraviglioso edificio in stile liberty con pregevoli affreschi, scale e balustre in ferro battuto che non so per quanto ancora resterà in piedi…così com’è corroso dalla ruggine, dall’umidità e dall’incuria. Un vero peccato.
Quest’oasi in pieno centro cittadino è interessante non soltanto per la quantità e la varietà di piante custodite, ma perché testimonia della moda nata in Liguria nei primi anni del secolo scorso di coltivare all’aperto alberi e fiori provenienti dalle aree equatoriali. Un’eccezionalità per la nostra latitudine resa possibile dal clima particolare della Riviera.
Il Parco di Villa Rocca si può visitare in qualsiasi stagione ed io vi consiglio di non perdervi una passeggiata al riparo dei suoi grandi alberi anche per cogliere il senso del profondo legame di questa terra con il lontano Sudamerica.
Il parco osserva questi orari:
dalle 10.00 alle 17.00 d’inverrno; e dalle 9.00 alle 19.00 d’estate
Andateci e fatemi sapere!
Sembra davvero di essere in una foresta tropicale in miniatura! Molto, molto carina come meta alternativa per una passeggiata nel verde, tra il profumo dei fiori e i colori della natura. Un vero peccato che l’incuria e l’indifferenza di chi dovrebbe occuparsi della tutela nel nostro patrimonio artistico e storico la facciano sempre da padroni. Mi piange il cuore!
Davvero, Lucia! Speriamo negli anni le cose migliorino..grazie di essere passata! 🙂