sorgenti da succisoLe Sorgenti del Secchia sono la destinazione ideale per una passeggiata domenicale in montagna con i bambini, anche quelli da trasportare nello zaino: un piccolo paradiso alla portata di tutti. Questo luogo ameno si trova nel Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, precisamente, a pochi passi dal noto Passo del Cerreto. Vi confesso che non è un caso se ve ne sto parlando ora perché finalmente ci sono stata con la mia piccola famiglia al completo. Ed è stata una gran soddisfazione vedere i piedini di mio figlio su quel tappeto erboso che conosco tanto bene. Ma andiamo con ordine.

Lungo il sentiero per le Sorgenti del Secchia

Lungo il sentiero per le Sorgenti del Secchia

Per immaginare le Sorgenti del Secchia vi occorrono un barattolo pieno di colore verde per il prato immenso e poi qualche pennellata di grigio per le montagne e qualche fiotto di blu e azzurro per il cielo e il ruscello. Eh sì, perché questo luogo non si chiama così a caso e rappresenta in effetti il punto in cui prende origine il fiume Secchia: solo questo fatto per me è  fonte di meraviglia e penso che possa essere affascinante anche per i bambini. Se qualcuno di loro vi chiedesse “ dove nascono i fiumi?“, ricordate di portarli qui e mostrate loro la magia dell’acqua che sgorga dalle rocce per poi farsi rigagnolo e ingrossare, ingrossare fino a diventare uno degli affluenti più importanti del Po.

le prime gocce d'acqua del fiume Secchia...

le prime gocce d’acqua del fiume Secchia…

Con un ripassino veloce, infatti, ricorderete che il Secchia ( o la Secchia, come sarebbe corretto dire) è  l’affluente di destra più importante del Po dopo il Tanaro. Per un lungo tratto segna il confine fra Reggio Emilia e Modena ed infine sfocia poco prima di incontrare la città di Mantova. La sua sorgente si trova qui, incastonata fra le montagne (il Succiso, il monte Alto, il Casarola)  in un catino glaciale  che si  è trasformato  nei millenni in un gigantesco campo da golf. Come se non bastasse, spesso vengono ad abbeverarsi alla fonte alcuni cavalli bradi che rendono questa valle davvero bucolica.

Uno dei tanti cavalli che si incontrano nella conca del Prataccio

Uno dei tanti cavalli che si incontrano nella conca del Prataccio

Per la nostra escursione siamo partiti verso metà mattina dal ristorante al Passo del Cerreto: il nostro bambino inizialmente non gradiva esser “calato” nello zaino, ma con qualche motivetto cantato assieme si è calmato ed anzi ha cominciato ad osservar stupito il paesaggio. Poco dopo, cullato dal rollio del passo del papà, si  è addormentato. La passeggiata non è  lunga ( un’ora, ma con i bambini calcolate due!)  ed è ben segnalata ma presenta alcuni tratti con salita che possono rallentare la marcia. Durante il percorso si attraversano ombrosi boschi di faggio con siepi di lamponi, felci e prati. Poco distante dall’attacco del sentiero si  trovano i bei prati dell’Ospedalaccio che, se non fosse per il sole a picco, rappresentano di per sé un bellissimo luogo di sosta con suggestivi panorami.

Panorama lungo il sentiero con vista sulle Apuane

Panorama lungo il sentiero con vista sulle Apuane

Più avanti, quando sarete nel bosco,  vi consiglio di fermarvi ad osservare un antico cippo in pietra napoleonico: da qui prendeva avvio lo stesso impero francese, e questo masso è lì a ricordarlo.  Considerate anche che, quasi a metà del tragitto, si incontra una bella sorgente che è un ottimo punto per rinfrescarsi. Una volta lì dovrete tenere duro ancora un poco e quindi scenderete velocemente nell’ampia conca del Prataccio dove nascono le sorgenti. Il prato è tranquillo e sicuro per i più piccini che potranno quindi finalmente scorazzare liberi nell’erba. Mio figlio era molto felice e non ha smesso di correre qui e là, osservare il ruscello, i fiori, le rocce e tutto quello che lo circondava. Non so dire se alla sua età si possa già apprezzare la natura, ma  quel che posso dire è che, sicuramente, dalla sua espressione trapelava gioia. E  proprio quell’espressione è il motivo principale del perché ve ne sto parlando ora.

incontri alle Sorgenti del Secchia

incontri alle Sorgenti del Secchia

Come arrivare:dal Passo del Cerreto si imbocca il sentiero 00, si sale sul colle dell’Ospedalaccio e si giunge all’omonimo passo. Si prosegue fino al cippo Napoleonico noninato prima e, dopo pochi minuti di cammino, si lascia il sentiero 00 per prendere il 671. Si prosegue su questa traccia, si supera la sorgente e, in breve, si arriva alla valle del Prataccio.   Il passo del Cerreto si trova lungo la SS63. Venendo dalla Toscana si incontra ad Aulla, si prosegue quindi verso Fivizzano, si supera il villaggio e si continua in direzione Reggio Emilia. Dal lato emiliano, la strada si imbocca a Reggio Emilia e si continua superando i villaggi di Rivalta, Puianello, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Busana e Collagna.

Anche il panorama dal Passo del Cerreto non è male!

Anche il panorama dal Passo del Cerreto non è male!

Il consiglio da mamma: la strada per raggiungere il passo presenta molte curve: vi consiglio di premunirvi per il mal d’auto dei più piccini e di portare un cambio in più per sicurezza. Raddoppiate i tempi di percorrimento del sentiero partendo per tempo la mattina: con i bambini tutto è più lento! In caso vi voleste fermare per un picnic serale, portate del repellente per insetti.

 

 

 

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