Questa giornata sarà dedicata alla visita del Canyonlands National Park: fratello minore del famosissimo Grand Canyon, lodato da molti per la sua bellezza. Io, dopo le magnifiche sorprese che ci ha già regalato Moab, sono molto curiosa di poterlo giudicare con i miei occhi. Tuttavia, dopo la nostra golosa colazione al B&B abbiamo un’idea folle: prima di andare a Canyonlands, proviamo a tornare ad Arches e chiediamo subito se il Delicate Arch è accessibile. Purtroppo, non è così e impariamo a nostre spese che spesso nella realtà del viaggio ci possono essere anche imprevisti e rivoluzioni del programma: anzi, direi che anche quest’aspetto fa parte dell’essenza del viaggio.
Impazienti allora di scoprire un altro angolo di Utah, ci rechiamo subito a Canyonlands, scegliendo di visitare la zona nota come Island in the Sky: un vasto altopiano che regala vedute da poster su tutto il parco.
Canyonlands, come indica il nome è la “regione dei canyon” del Colorado Plateau. Viene spesso descritto come un labirinto di pietra, archi, fenditure nella rocce, ma questa descrizione, ci accorgeremo presto non riesce a rendergli giustizia.
Island in the sky si raggiunge molto semplicemente percorrendo la Hwy 313. Al primo viewpoint rimaniamo a bocca aperta: il panorama sotto di noi è ampio, anzi, infinito: la terra bruciata dal sole, è graffiata dal letto di antichi fiumi che hanno lasciato solchi profondi come vecchie cicatrici. Lo spazio è smisurato, lo sguardo vaga libero tanto che non vorresti mai venir via per nutrirti di questa visione. Io mi sono seduta in silenzio a osservare questa grandezza che pian piano penetra nell’animo: sopra di me le nuvole scure ampliavano la sensazione di una natura sublime, potente e intangibile.
Canyonlands, dunque, si è fatto subito amare. Naturalmente dopo questa grande veduta siamo stati colti dalla frenesia di far sosta in tutti i view point a cui si arriva con facilità proseguendo la strada. Dopodiché ci siamo recati al famosissimo Mesa Arch: un favoloso arco in pietra sul ciglio di una mesa, che regala un altro impagabile punto di vista sul parco.
Non ancora sazi di tutto questo, ci siamo poi regalati un breve trail all’Upheavel Dome: un cratere con un inusuale paesaggio vulcanico perfetto per una piacevole sgambettata. La cosa curiosa è che si dice che questo cratere sia dovuto alla caduta di un meteorite.
In realtà anche il parco di Canyonlands permetterebbe di esplorare molto altro. Quest’area protetta infatti è suddivisa in tre aree distinte molto diverse fra di loro che contano, oltre alla già citata Island in the Sky, anche The Needles e The Maze, entrambe più impegnative della prima.
La nostra giornata, tuttavia, è proseguita altrove: abbiamo infatto deciso di visitare il Dead Horse Point State Park. se avete letto l’articolo su Moab e il cinema, saprete già che ho un debole per le location dei film e che, al Dead Horse Point, mi sono persa nella contemplazione del paesaggio pensando a quel finale magnifico che è il salto nel vuoto di Thelma e Louise. Purtroppo ci siamo informati su come si fa a raggiungere il punto esatto dove fu girata la fatidica scena, oggi ribattezzato “Thelma & Louise Point“, appunto, e che si trova sullo Shafer Trail, ma con una macchina a noleggio è meglio rinunciare. Così mi sono limitata a guardare giù dall’alto del balcone del Dead Horse Point fantasticando su quegli orizzonti. Con o senza Thelma e Louise il panorama è magnifico e probabilmente uno dei più belli sul fiume Colorado (fa a gara con horseshoe bend).
Comunque, meglio di così non potevamo concludere la giornata: Moab finalmente si è mostrata al suo meglio. E adesso una chicca: prima di lasciare la cittadina ci siamo concessi una sosta a un negozio davvero bizzarro che vi consiglio con tutto il cuore! Specie se siete persone curiose come me: il Moab Rock shop: qui si trovano da fossili a minerali di ogni provenienza fino ad addirittura reperti paleontologici. Vale davvero la visita!
Informazioni pratiche: Il Canyonlands NP si trova nei pressi di Moab nello Utah meridionale. Suddiviso nei 3 distretti di Island in the Sky, The Needles, The Maze, ognuna delle sue aree ha un accesso differente e non esistono collegamenti viari fra di loro. La più accessibile è Island in the Sky a cui si giunge da Moab imboccando prima la highway 191 e quindi la 313. Per The Needles invece è più comodo soggiornare al paese di Monticello da qui prendere la Hwy 191 e poi la 211. The Maze è la zona più estrema di tutto il parco. Si raggiunge con la route 95 o la UT 24 fino a quasi l’altezza della Goblin Valley, da qui si devia e si percorrono altre 45 miglia. Essendo una zona selvaggia, vi consiglio di rivolgervi alle guide locali. Maggiori informazioni le trovate sul sito del parco. Il Dead horse Park invece si raggiunge da una deviazione (segnalata) sulla Highway 313.
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