Yosemite National park, cervo

Yosemite National park, cervo

04 settembre 2013 : stamani dobbiamo fare il check-out al Parc 55…detto fatto, troviamo una busta sotto la porta con scritto: per fare il check out devi: non fare nulla! L’importo è già stato addebitato sulla carta: dobbiamo solo prendere la busta e andare via. Qui siamo agli antipodi dell’idea del contatto umano con l’albergatore a cui siamo abituati. Il Parc 55 è un hotel enorme, con un servizio impeccabile, ma ovviamente del tutto automatizzato. La sua posizione è perfetta per visitare la città e il panorama…beh, l’avete visto! Ma se preferite una piccola realtà con le uova al bacon cucinate di fresco la mattina, optate per uno dei tanti B&B.

Oggi ritiriamo la macchina e abbiamo timore di non trovarci bene con il sistema di guida automatico. Così, per rilassarci, dopo la consueta colazione, passiamo allo shop della North Face con la quale abbiamo ancora un conto in sospeso. Ci abbandoniamo quindi allo shopping “montagnistico” che qui è assicurato. Per di più, di fronte alla North Face, c’è il negozio della Marmot, griffe concorrente, con i saldi. Vai! il nostro guardaroba escursionistico si rifà il look! Adesso siamo pronti per affrontare la questione “automobile”. Il noleggio si trova a due passi dal Parc 55, un certo Thrifty, prenotato da casa tramite enoleggio auto. La cosa buffa è che accanto al nostro rivenditore c’è un altro “rent a car”, con la fila fuori, mentre il nostro è deserto. Dobbiamo preoccuparci? No, assolutamente no. Andrà tutto nel migliore dei modi. Ci daranno una splendida Chevrolet Captiva bianca, e mio marito – dopo aver letto le istruzioni per il cambio! – si rivelerà un guidatore provetto.

L’eccitazione è adesso a mille. Siamo in viaggio, destinazione: Yosemite National Park. Senza alcuna difficoltà, grazie al gps, saliamo sul Baybridge e salutiamo San Francisco. Addio City by the bay! Torneremo sicuramente a trovarti.

Durante il viaggio attraversiamo colline bruciate dal sole per una lunghezza sconfinata. Poi, pian piano, quasi impercettibilmente cominciamo a salire. Passiamo il piccolo centro di Mariposa e cominciamo a seguire il corso del Merced River…tornante dopo tornante, si sale. Arriviamo a El Portal a metà pomeriggio. Ci chiediamo come sarà la nostra nuova struttura, lontana anni luce dallo scintillio del mega-hotel di San Francisco.

durante il viaggio da San francisco a

durante il viaggio da San francisco a Yosemite

Parcheggiamo l’auto davanti al Cedar’s Lodge, e scendiamo. Fa caldo! Se fa già caldo qui, figuriamoci negli altri parchi…Menomale che ho comprato i pantaloncini alla Marmot. Dopo aver sbrigato le consuete pratiche del check-in ci dirigiamo alla nostra sistemazione: la camera è dignitosissima. Pulita e sobria. Nel bagno c’è anche il phon. Non poteva andarci meglio. Infatti la prenotazione l’abbiamo fatta all’ultimo momento, dopo che ci è saltata quella all’Evergreen Lodge per il famigerato Rimfire.

Visto che è ancora giorno, decidiamo di non perdere tempo e correre subito allo Yosemite! Facciamo la tessera dei parchi (80 €, annuale, valida per tutti i parchi nazionali degli USA e per un’automobile) e, dopo una capatina al Visitor center, nella Yosemite Valley, scegliamo un breve trail da fare al volo: Mirror Lake. Probabilmente abbiamo esagerato, perché torneremo col buio e senza torce frontali! Non fatelo mai. Bisogna essere proprio cretini per farlo. Ma la voglia di vedere questo parco era troppa e diciamo che abbiamo perso la testa.

Fin da subito scorgiamo cervi e scoiattoli, perfettamente abituati alla presenza umana, che si avvicinano senza timore. Passiamo una bella radura, grandi boschi e fiumiciattoli.

Prima passeggiata a Yosemite

Prima passeggiata a Yosemite

Cominciamo a capire perché Yosemite sia così famoso nel mondo. Finalmente, giunti laddove in primavera l’Half Dome si specchia nell’acqua del lago, ci fermiamo ad osservare la maestosità di questi monoliti di pietra e pensiamo a tutti i nostri amici con la passione per l’arrampicata.

Yosemite

L’Hal Dome visto dal Mirror Lake a Yosemite

Dopo aver scattato qualche foto, torniamo indietro di corsa per evitare che ci sorprenda il buio. Cosa che naturalmente succede, mettendomi un po’ in ansia. Per fortuna i sentieri a Yosemite sono riconoscibilissimi e presto giungiamo alla strada che viene percorsa continuamente durante il giorno dalle comodissime navette del Parco. Siamo Salvi.

La via lattea? A Yosemite

La via lattea? A Yosemite

A cena, per festeggiare, non ci neghiamo una bistecca e un Tilapia alla griglia alla Yosemite view Lodge: posto che consiglio assolutamente… Poi, tutti a letto! Domani si cammina per davvero!

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