02-09-2013
Oggi, secondo giorno del nostro viaggio in USA, abbiamo in programma una visita al Golden Gate Park: voglio assolutamente vedere l’Academy of Science! Il museo apre alle 10.00 e abbiamo giusto il tempo per fare un giretto al giardino giapponese. Che delizia! L’armonia in cui si fondono forme e colori ha del prodigioso e starei tutto il giorno qui ad osservare il verde delle foglie e le carpe nei laghetti.
Ma il tempo stringe. Presto facciamo i biglietti di ingresso per l’Academy. Questo edificio è stato progettato secondo criteri ecologici dall’architetto di fama mondiale Renzo Piano. Fiore all’occhiello di tutto il complesso architettonico è il tetto vivente: diecimila metri di prato a base di piante e fiori selvatici locali in grado di sopravvivere senza concimazione e irrigazione. Un’idea che rispecchia la missione dell’Academy, tesa alla ricerca e alla tutela dell’ambiente. L’edificio è veramente grande e avveniristico, ma vederlo tutto richiederebbe una giornata intera, così decidiamo di concentraci sullo Steinhart Acquarium (38.00 specie acquatiche provenienti da tutto il mondo) e la grande cupola contenente le foreste pluviali. Nell’acquario, più ancora dei pesci della barriera corallina (che d’altra parte abbiamo avuto la fortuna di osservare nel loro ambiente naturale), ci colpiscono le meduse: sinuose ed eleganti con colori sgargiantissimi. Molto bella è anche la Discovery Tidepool, dove, sotto l’occhio vigile dei volontari, è possibile toccare stelle marine, conchiglie e altre creature dei bassi fondali: veramente entusiasmante per i bambini, ma anche per gli adulti non è male!
Di tutto il complesso, l’ambiente che mi colpisce di più è quello delle foreste: una sfera di vetro in cui, grazie a una scala a spirale, si sale dagli acquitrini fino al cielo in quattro diversi ecosistemi: amazzonico, del Borneo, Costarica e Madagascar. é bellissimo vedere pian piano l’ambiente che muta, dal basso verso l’altro, fra uccelli variopinti, rane, lucertole e l’esplosione di farfalle colorate che accolgono il visitatore quando arriva all’ultimo livello. Questi insetti sembrano curiosi e si posano sui vestiti degli ospiti.
Terminata la visita all’Academy, la nostra prossima tappa è a Haight Astbury: il quartiere hippy dove sbocciò la Summer of Love. Bellissime le casette variopinte in stile Regina Anna e i negozi alternativi: si va dal goth allo steampunk, ai negozietti vintage e qualche rimasuglio psichedelico. Mi ricorda un po’ la Camden di Londra, ma meno pacchiana e più sobria. Qui scopriamo la passione di San Francisco per la tassidermia: non c’è negozio che non venda o esponga esemplari di animali imbalsamati, perfetti e costosissimi. In particolare, la boutique Loved to Death ne propone alcuni di notevoli, ma vende anche stampe curiose, mappe, oggetti sacri e bigiotteria d’epoca. Nonostante la sua bizzaria, il negozio è pieno zeppo di clienti. Per la strada gira ancora qualche sparuto gruppo di vecchi figli dei fiori, punk e gotici. La cosa davvero bella qui, come in tutta San Francisco del resto, è la sensazione che nessuno ti giudichi per quello che sei, per come ti vesti o per come ti atteggi. Arrivano davvero delle belle vibrazioni che penetrano sotto la pelle e lì rimarrano anche una volta rientrati a casa.
Dopo pranzo ci spostiamo a Mission, il quartiere latinoamericano famoso per i suoi graffiti, davvero bellissimi e per le sue botteguccie d’arte. Qui, si continua, in linea con lo stile di Haight, con negozi particolari fra cui cito Paxton Gate versione baby con tassidermie di peluche o in materiale vegetale per i bambini.
Concludiamo la giornata al Castro district: cuore storico della comunità LGBT di San Francisco. Ci fermiamo ad osservare l’edificio dove visse Harvey Milk. Oggi noterete alle sue finestre curiose installazioni inneggianti al gay pride, alla libertà sessuale e ai diritti umani.
Molto bello il teatro, la cui insegna è stata restaurata in occasione delle riprese del film Milk di Gus Van Sant con Sean Penn. L’avete visto? Se non l’avete visto e avete in programma un viaggio a San Francisco, fatelo! Vi appariranno più lucide molte cose.
Concludiamo la giornata con una gustosa cena a base di salmone grigliato (buonissimo!)
nel locale chiamato… Harvey’s . E dove sennò?