arches14 settembre: dopo aver giocato un po’ e scattato foto a più non posso alla Goblin Valley torniamo alla macchina e di nuovo ripartiamo verso Moab. Arriveremo nel nostro bed & breakfast nel pomeriggio inoltrato. La struttura si trova un po’ fuori a Moab in un luogo davvero incantevole, anche se forse un po’ scomodo: Castle Valley: una meravigliosa valle poco distante dal fiume Colorado nascosta fra le tipiche alture rossastre dello Utah. Con grande piacere scopriamo che il B&B è forse il migliore in cui siamo stati: completamente immerso nel verde  della valle, interamente in legno con una vasca a idromassaggio all’aperto, sorvegliato dalle rugginose torri di pietra. Per cena la proprietaria del B&B ci indirizza al Red Cliff Lodge, proprio affacciato sul Colorado, dove mangiamo carne di bisonte, salmone e brindiamo con birra e vino californiano! Cin cin! ce lo siamo meritati! Andiamo a letto pregustando le bellezze che ci attendono qui…

cena

La nostra cena al Red Cliff lodge

15 settembre: Ci alziamo super carichi, perché oggi sembra che la giornata ci sorrida. Ci attende una bella colazione nel patio del Bed & Breakfast dove ci hanno messo al tavolo con 3 ragazzi italiani: stanno facendo il nostro itinerario in direzione contraria ma in maniera molto più veloce. Oggi si sposteranno allo Zion e io li invidio un po’ perché forse saranno più fortunati di noi con il meteo. Diversamente noi andremo all’Arches National Park e abbiamo un programma molto fitto.  Questo parco è più piccolo e meno noto fra le grandi aree naturali protette statunitensi. Eppure, una volta giunti fin qui, è doveroso andarci. Come indica il nome Arches è un territorio reso particolare dalla grande quantità di archi naturali di arenaria disseminati ovunque. Il più famoso è il Delicate Arch: la sua bellezza  ha del prodigioso, non a caso viene immortalato nelle più diverse condizioni atmosferiche, regalando scatti quasi sempre meravigliosi ed è il simbolo dello Utah.  Per capire di cosa si tratti, bisogna immaginare una grande volta a ogiva che si staglia contro il cielo. A osservarlo bene, sembra impossibile che possa restare in piedi ed invece è lì, da milioni di anni, ancora una volta a dimostrarci la forza della natura.  Ma nel parco non c’è solo questo e molte altre sono le espressioni bizzarre della roccia che si incontrano lungo il cammino. Non a caso anche questa zona è stata location per film famosi.  Insomma: Arches è l’ennesima dimostrazione della bellezza sconfinata della terra americana.

Arches National park, Utah, Double Arch

Arches National park, Utah, Double Arch

Per tornare al racconto, una volta arrivati là, subito all’entrata del parco, mi rendo conto del gran caldo che fa, ma sono felice perché c’è il sole. Come prima meta scegliamo il Parkavenue trail (se non ricordo male). Rimango impietrita davanti alle figure che la natura si è divertita a scolpire nella roccia: da una parte i tre magi, dall’altra una pecora.  Qui la pietra appare più coriacea degli altri parchi che abbiamo visto finora e il paesaggio è ancora una volta desertico e bellissimo. Meno male che il trail è corto, perché il caldo si fa sentire… eccome! A questo punto prendiamo una decisione fra quelle più sbagliate del viaggio: pensiamo di lasciare per il tramonto il Delicate Arch e ci spingiamo a vedere tutte le altre formazioni famose: la Balanced rock, le Window arches e per finire una bella passeggiata nel Devil’s garden. Non ci credereste, ma un certo punto succede qualcosa.

Arches National Park, Utah, balanced rock

Arches National Park, Utah, balanced rock

In lontananza il cielo si fa grigio e…. ma quelli sono fulmini? Sì, sono decisamente fulmini! E fra poco saranno qui! Restiamo un po’ a goderci lo spettacolo e a cercare invano di catturarne uno con la macchina fotografica. Io comincio anche a farmela un po’ sotto. Non mi piacciono i fulmini! Ve l’ho già detto, no? Fulmini e posizione elevata non sono una bella accoppiata. Perciò ci rimettiamo in macchina e giriamo il parco cercando i punti dove ancora lo pioggia non è arrivata…. ma arriva! Anche oggi! Decidiamo quindi di corsa di andare al Delicate Arch: il tempo è contro di noi!  Ci fossimo stati in mattinata adesso avrei la mia bella foto da guardare e riguardare e invece conservo il ricordo di un ranger sconsolato che, arrivati sulla strada per l’attrazione più famosa di tutto lo Utah, ci dice ” sorry, it’s closed!”. Passiamo in rassegna tutto il rosario ma, d’altra parte, che ci vuoi fare? Questo è il rischio che si corre quando si sta poco tempo in un posto e si ha solo una possibilità, al massimo due, per vedere qualcosa. Ci consoliamo e torniamo alla Balanced rock per un tenuissimo tramonto e aspettiamo il crepuscolo. Tutto sommato ci siamo divertiti! Pazienza per il Delicate Arch: una calamita da frigo mi ricorderà anche questa avventura!

Arches National park, Window Arch

Arches National park, Window Arch

Informazioni pratiche: l’Arches National Park si trova nello Utah, poco distante dalla cittadina di Moab che rimane il miglior punto di riferimento per la visita. Per raggiungere l’ingresso del parco dovrete imboccare la US-191. Se provenite da nord, sulla vostra sinistra troverete Arches Entrance Road  cinque miglia prima di Moab; viceversa da sud, si supera il paese fino a incrociare questa strada. Essendo Parco Nazionale, qui vale la tessera dei parchi, altrimenti dovrete pagare l’ingresso ( e vi invito a controllare sul sito ufficiale le tariffe correnti). Prima di partire, sempre meglio verificare sul sito del parco se ci sono degli alert in corso. Numerevoli sono le possibilità escursionistiche, ma anche i più pigri possono godersi la zona e i suoi panorami seguendo la Scenic Drive.

Arches National Park, Balanced rock al tramonto

Arches National Park, Balanced rock al tramonto

 

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