La partenza, lo si sa, è sempre intrisa di una dolce malinconia. Si fa il bilancio della vacanza, si comincia a fare i bagagli, pensiamo a quando riabracceremo i nostri cari. Tuttavia il nostro volo partirà in serata: tanto basta per trasformare anche quest’ultima giornata a Creta in un itinerario di esplorazione. Prima fermata, il lago Kournas. Di certo non si tratta di una delle mete più classiche di una visita a Creta, ma, vi assicuro, si tratta senz’altro di una delle più rilassanti. Il lago Kournas è l’unico lago naturale dell’isola di Creta e giace ai piedi dell’omonimo villaggio, a 47 km dalla città di Chania. Il Kournas si alimenta di acque sotterranee provenienti dai monti Askyfos nella catena dei Lefkà. Questo placido lago ha dei colori incredibili che ricordano quelli del mare, nei quali si mescolano i riflessi verdognoli delle montagne che circondano il bacino. Vale la pena affittare un pedalò ed effettuare un bel giro costeggiando le rive in un safari fotografico a caccia di tartarughe e uccelli migratori. Tutt’attorno al lago, una distesa di taverne che cucinano ottimo pesce alla griglia, proveniente dalla vicina costa, vi delizieranno anche il palato.
Lasciato questo luogo ameno, decidiamo di concederci una seconda sosta ad Aptera, considerato il sito archeologico più importante della Creta occidentale. Il sito di Aptera si trova 13 km a est della città di Chania, nell’entroterra orientale della baia di Souda. Sull’acropoli fortificata sono stati rinvenuti resti di edifici pubblici di epoca romana e bizantina. Aptera era infatti una ricca città sede di una civiltà che coniava monete dedicate alle dee Hera e Artemide. Imponente la massa monolitica della fortezza di Itzedìn, risalente all’epoca della dominazione turca. Da Aptera, poi, si gode uno stupendo panorama perfetto per un ultimo saluto all’isola.
Soddisfatti anche di questa giornata giungiamo all’eroporto con ben 5 ore di anticipo, termine dovuto all’orario di riconsegna della macchina.
Arrivederci, Creta. Porteremo con noi i dolci profumi della tua terra spazzata dal vento, speziata dall’aroma del mare…e il tuo profilo aspro ma seducente, come un’anziana signora, conscia del suo grande passato ormai lontano, ma capace ancora di far impallidire chiunque si volti a sostenere il suo sguardo.
Per l’ultima volta, Yamas!
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Di papere ne ho viste tante, ma la tartaruga al Kourna Lake non l’ho proprio vista!!!
😀 vecchio commento ma mi ha fatto ridere, sto traducendo un testo e mi serviva
l’articolo in italiano…non l’hai vista la tartaruga perché non voleva apparire durante la tua presenza ma c’è! 😀
sì sì! ci sono! basta osservare con attenzione! 😉