Finalmente un viaggio! Beh, un viaggio molto speciale per me, visto che si è trattato della nostra piccola Luna di Miele (in attesa della grande, che arriverà a settembre, a marca USA)! E, ragazzi! Io non posso che consigliare Creta veramente a tutti: un vero incanto fatto di profumo di origano e fichi selvatici, aromi speziati, piccoli borghi incastonati nelle scogliere e piccole grandi città dal passato millenario. E poi pesce fresco da gustare sulla spiaggia, raki, ouzo, tzatziki, miele e, naturalmente, gustosissimo yogurt. Il tutto immerso in un mare dai colori cangianti che vanno dal blu più profondo al verde smeraldo.
Ma vediamo se riesco a mettere un po’ d’ordine nei miei ricordi ancora freschissimi per raccontarvi e, magari, dare suggerimenti a qualcuno su questo splendido viaggio.
Partiamo dall’inizio: a febbraio scoviamo (mio marito ed io) sul sito della Ryanair un’offerta irrinunciabile per Creta: A/R Pisa-Chania per 2 persone 150 € circa in totale. Anche gli orari, spesso un po’ incasinati della compagnia di volo, ci paiono perfetti: partenza domenica 2 giugno alle 14.45; ritorno mercoledì 12 giugno alle 22.15. Prenotiamo senza esitazioni e ci mettiamo a studiare il viaggio. Dopo aver consultato diverse fonti elettroniche e cartacee, decidiamo di sezionare l’isola e mettere a punto un itinerario che ci pemetta di visitare soltanto la parte occidentale. Questo perché non amiamo vedere molte cose di corsa e preferiamo, piuttosto, esplorare un territorio anche nelle sue pieghe più nascoste. Presto, quindi, troviamo anche gli alloggi: il primo, a nord ovest, proprio a Chania e il secondo a Chora sfakion: un piccolo borgo nella costa sud.
Presi dai preparativi del matrimonio, non pensiamo moltissimo a questo viaggio che quasi ci coglie impreparati…finalmente, però, arriva la data della partenza e ci troviamo, sposini, al gate della Ryan Air. Tutto si svolge velocemente e senza intoppi, visto che abbiamo solo il bagaglio a mano. Presto scorgiamo l’isola che sta per accoglierci: dall’alto si riconoscono chiaramente al centro le forme, ancora imbiancate, dei Lefka Ori: la catena montuosa più imponente e suggestiva di Creta che separa e isola la selvaggia costa meridionale. Tutt’intorno il blu del mare e poi, a poco a poco, la penisola di Akrotiri su cui atterreremo. Durante l’atterraggio, scopriamo quello che diventerà un nostro fedele compagno di viaggio, alle volte benevolo, altre volte proprio fastidioso: il vento che, come letto in varie recensioni, sferza l’isola con potenti raffiche. Arrivati all’aeroporto, ritiriamo la nostra auto (una opel astra prenotata da Olympic car direttamente on-line) e ci dirigiamo a Chania. Il sole è ancora alto e Chania è molto meglio di quanto potessi aspettarmi. Anzi, Chania è proprio bella! E ci si sta benissimo! Chania, la seconda città di Creta dopo Heraklion, è un fitto aggroviglio di influssi e tracce di culture ed epoche differenti. Turchi, Bizantini, Veneziani: ognuna di queste civiltà, che ha tentato invano di soggiogare l’isola, ha lasciato qualcosa di notevole ed è per questo che, oggi, Chania ha un fascino irresistibile. In particolare, il Porto Veneziano è un vero gioiello coronato da un faro maestoso che chiude la piccola darsena. Alloggeremo per 5 notti proprio dietro il porto, allo Smaragdi studios, a due passi anche dal gomitolo di vicoli e viuzze e case di pietra che è il quartiere ebraico. Pagheremo 35 € per la camera, devo dire essenziale, con micro-angolo cottura, decorata con gusto dalla proprietaria della struttura. Unico neo, la stanza è molto buia, ma ce ne facciamo una ragione: tanto ci staremo pochissimo! E la posizione è eccellente.
Indubbiamente la città è turistica, ma il proliferare di taverne, negozietti di artigianato locale e ninnoli per turisti non mi disturba più di tanto. Stasera ceneremo alla taverna Tamam (dove torneremo): un ristorante ricavato in parte in un vecchio hammam turco che ci ha consigliato Georgia: la proprietaria della nostra pensione. Dal pesce alla carne, si mangia bene e si spende poco. Qui scopriremo la splendida usanza, che non ci abbandonerà per tutto il viaggio, di offrire agli ospiti del ristorante raki (una sorta di grappa) e dolce! Che delizioso benvenuto! Sono qui da un giorno ma sento che questa città sta entrando, a poco a poco, nel mio cuore…
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