Oggi mi sono alzata un po’ stranita….è l’ultimo giorno a Chania, nel nord ovest di Creta, e quasi quasi mi dispiace. Siamo stati divinamente nella cittadina e a pensare che forse non la vedrò mai più mi prende la nostalgia. Come se non bastasse, faccio amicizia con un micino che sembra dispiaciuto della nostra partenza (visto che non mi risparmio di dargli un po’ di cibo). Ci prepariamo e salutiamo Georgia, dello Smaragdi che, carinissima, ci omaggia con dei gadget (certo, avremmo preferito uno sconto, ma è comunque un’attenzione al cliente che non dispiace, no?). La mèta di oggi è Chora Sfakion, ma prima passeremo da Rethymno.

Rethymno by night
Rethymno è molto graziosa, e simile in gran parte a Chania. Anche qui si respira il miscuglio di influenze veneziane e turche, ma il mio cuore continua a battere per Chania. Dopo aver visitato il centro storico con la fortezza, costruita dagli italiani a difesa del porto e la fontana corinzia di Raimondi ci ristoriamo presso una deliziosa taverna: naturalmente io prendo una greek salad, rallegrata dalla presenza di una curiosa Ara Cenerina.
Terminato il pranzo, finalmente muoviamo in direzione di Sfakia e del sud dell’Isola…
Compiendo questo tragitto non tarderete ad accorgervi quanto nord e sud d Creta siano diversi. Al nord, spiagge dorate, centri turistici ben tenuti che sono un susseguirsi di hotel, localini per turisti, spiagge attrezzate; al sud, una costa frastagliata brulla e arida che si getta in mare precipitosamente. Noi decidiamo di fare sosta a Frangokàstello e a Koutellas.
Frangokàstello è una località che diresti “adatta a famiglie con bambini”. C’è una placida laguna, pochissimo frequentata, con fondale basso e sabbioso che pare davvero un luogo per ristorare il fisico e la mente. Alle sue spalle si erge maestoso il castello reso ancor più affascinante dalla leggenda che ruota attorno all’effetto “fata morgana” che qui si verifica, una volta all’anno. La fortezza, a tutt’oggi in buono stato di conservazione, è stata costruita dai Veneziani nel 1594. Si racconta che qui, fra il 17 e il 18 maggio, alle prime luci del mattino, sia possibile vedere l’armata di spettri dei Droussoliti: “gli uomini della rugiada del mattino”. Si tratterebbe dei combattenti sfakioti torturati e uccisi dai Turchi nel 1828 e che tornano in parata sulle mura del Castello. Una storia carica di fascino e di mistero che non può non incantare il turista curioso.
Su Koutellas, l’altra nostra tappa intermedia, posso dire che è stato il primo nostro contatto con il mare del sud e che è stato magnifico: rocce nere, ciotoli, un’acqua limpida e fresca. Sulla spiaggia solo una signora assorta nella lettura e tutto il resto per noi. Diciamo che è stato amore a prima vista e che, in questo luogo, ho capito che il mare che più mi appartiene è questo.
Presto ci rimettiamo in marcia e, alle 17.00 circa, (siamo partiti alle 9.00 da Chania) siamo a Chora Sfakion: un grappolo di case bianche tuffate in un bel mare smeraldo. Alle spalle, il profilo aspro delle colline color ocra. Mi accolgono il profumo degli alberi di fico e tanti gatti acciambellati nei vicoletti e sulle scale. Anche qui mi sento a casa: una casa ben diversa da quella di Chania, ma comunque un luogo meraviglioso. Alloggeremo al Lefka Ori, un albergo consigliato da un’amica che qui passa tutte le sue vacanze! La cosa curiosa è che per giungere all’hotel, che si trova all’estremità occidentale del porticciolo di Chora Sfakion, c’è da percorrere una strada che è assiepata di banchetti ed espositori dei ristoranti e dei negozietti…bisogna fare proprio attenzione per non farli cadere, ma è l’unica strada percorribile. La nostra stanza (30 € a notte) è spartana e pulita, molto luminosa e con un bel terrazzino che offre uno scorcio sul mare. L’unica cosa da rivedere è il bagno: angusto e con la doccia senza tenda… impossibile non allagare ogni cosa mentre ci si lava!
Concludiamo la giornata con una bella cena sul mare alla taverna Giannis (di proprietà dell’hotel). Mi gusto calamari grigliati con contorno di patate, raki e frutta offerta dalla casa. Il tutto mentre le onde si infrangono l’una dopo l’altra proprio sotto la nostra ringhiera…Là, in fondo, le luci dei due fari che chiudono la baia ci fanno compagnia…Cosa chiedere di meglio? Yamas!
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Molto bello e utile. Complimenti!
Grazie Patricia! E benvenuta! 🙂
Continua a seguirmi..il bello ha da veni’!;)
Caspita, ne hai scritta di roba su Creta! E io che temevo di essere prolissa Belli i tuoi racconti, anche se tifiamo per squadre diverse
Pensa: sono i primi post che ho scritto! Sono il diario fedele della mia vacanza…oltre che di sposina innamorata! Ora ho cambiato un po’ stile, ma a questo diario sono affezionata! Indipendentemente dalla squadra! 😉 Grazie di esser passata!