Dopo la bellissima – ma lunghissima – giornata di ieri…non crederete mica che stamani ce ne staremo in panciolle?
Sveglia puntata alle 06.00, oggi è la giornata della famigerata gola di Samaria! Se volete un consiglio, lasciate stare gite organizzate o tour: la Ktel, la compagnia di trasporti cretese, è organizzata benissimo e, da Chania, tutti i giorni la mattina presto, parte un autobus diretto ad Omalos: l’altopiano da cui prendono il via le gole. E, per il ritorno, una volta usciti dalla gola e arrivati ad Agia Roumeli, potete scegliere se prendere un battello per Sougia o Chora Sfakion. In entrambi i casi un pullman aspetterà l’arrivo del battello con gli escursionisti di rientro dalla gola! Mai visto servizio più efficiente. L’autobus si prende direttamente alla stazione dei bus di Chania. Qui, la filodiffusione scandisce orari, pullman in partenza, loro numero e destinazione in greco, inglese e francese (non in Italiano).
Siamo eccitatissimi per quest’escursione, ma sono anche troppo stanca e, durante il tragitto in corriera, crollo sulle gambe di mio marito. Mi sveglio che siamo già praticamente a destinazione: l’aria è frizzantina e lo scenario è già grandioso: sembra di essere in montagna. Anzi: siamo in montagna! L’altopiano di Omalos si trova a 1200 m sul livello del mare, nel cuore delle Lefka Ori, e da qui si discende gradualmente per 16 km fino a quota 0.
Le gole di Samaria sono l’anima pulsante dell’omonimo parco, il Samaria National Park. Sono fra i canyon più conosciuti d’Europa (alcuni considerano Samaria la gola più lunga dell’Unione, ma le fonti non sono unanimi su questo punto) e rivestono un’enorme importanza dal punto di vista naturalistico per la ricca biodiversità che contempla svariati endemismi di flora e fauna. Durante la camminata non sarà difficile avvistare dei rapaci come falchi, aquile e – i più fortunati! – gipeti. Nella gola sopravvivono anche il gatto selvatico e la capra Kri Kri.
Pagato quindi l’ingresso al Parco (5 € cad.) cominciamo la discesa senza poter far a meno di notare: vecchietti col bastone, signore in ciabattine, ragazze ragazzi in scarpe da tennis, infradito e tutto quello che potete pensare NON vada bene per un’escursione in montagna! La gola non è difficile, ma neanche da prendere così alla leggera. Ed infatti in moltissimi scivolano sui primi gradoni che, seppur ben mantenuti dal parco, sono comunque unti dal continuo passaggio di persone. Il primo tratto è una discesa che copre un dislivello notevole in poco tempo. Il percorso è suddiviso in tappe ben segnalate, al termine delle quali si trovano toilette e fontane di ristoro. I punti “esposti” son protetti da palizzate. E’ quindi una gita adatta veramente a tutti, ma con buon senso.
Noi procediamo abbastanza speditamente attraverso boschi e ruscelletti fermandoci per scattare foto agli alberi secolari.
A circa metà del percorso, dopo il 7° Km, si giunge all’antico paese di Samaria, oggi abbandonato, dove pascolano greggi di capre. L’uomo ha infatti abitatato la gola fin dalla preistoria e non è difficile scorgerne le tracce nelle chiese bizantine e nelle fortezze veneziane.
Superata la metà del percorso, si giunge finalmente sul greto del fiume e il paesaggio muta completamente: ora sì che siamo in un canyon! Pareti rossastre, alte fino a 500 m, si avviluppano in forme sinuose; la luce filtra fra gli anfratti: questo paesaggio mi ricorda molto il canyon di Gorropu in Sardegna.
Ben presto, dopo aver passato divertenti guadi sul ruscello e camminato su ponticelli ai lati degli argini, si arriva al punto più stretto della gola: le porte di ferro, larghe non più di 3 m. L’aria si è fatta calda, si comincia ad avvertire la presenza del mare, ma il percorso non è ancora finito.
Usciti dalla gola restano da percorrere altri 3 km per raggiungere la spiaggia di Hagia Roumeli!
Ci arriveremo distrutti ma felici! Eh sì…i supereroi dell’escursionismo sono stati presi a mazzate dalla gola di Samaria… che vergogna!!!! Intanto sulla spiaggia riconosco la figura di un buffo Rambo accompagnato da un’altrettanto buffa Brigitte Nielsen che avevo visto correre, silenziosi e impassibili, durante la discesa. Saranno a crogiolarsi al sole da 5 ore almeno, penso!
Ad ogni modo l’acqua è limpida anche se freddina: ci facciamo un meraviglioso bagnetto…CORROBORANTE! E attendiamo il nostro battello.
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