Da un po’ di tempo  mi è venuta voglia di tornare in campeggio. Ho dei ricordi bellissimi di quando ero bambina e andavo in campeggio con i miei genitori: montare la tenda, dormire accoccolati nel nostro cantuccino, divertirsi a cucinare con i fornellini come piccoli esploratori… vorrei far provare quest’esperienza anche ai miei bambini. Oggi poi c’è un nuovo modo di vivere all’aria aperta: si fa un gran parlare del glamping, un  mix moderno fra lo spirito del campeggiatore e le esigenze di confort più attuali, che  permette di affrontare il proprio viaggio in un’ottica nuova. Si tratta di un fenomeno molto in voga, che ha conosciuto una vera e propria impennata negli ultimi anni. Un po’ perché consente di godersi appieno la natura, un po’ perché permette di non rinunciare alle comodità e ad un tratto glamour della vacanza. A noi, dunque, non resta altro da fare che approfondire il glamping e tutte le sue sfaccettature.

Cos’è il glamping?

Il termine “glamping” indica l’unione di due parole: “glamour” e “camping”. Probabilmente basta questo per spiegare, in modo basico, la filosofia che si cela dietro questo trend. In altre parole, si parla di una forma di campeggio che non rinuncia mai alle comodità che si ritrovano in hotel. In tal senso, la tenda rappresenta il vero epicentro del glamping. È ovviamente presente, ma non si tratta di una tenda qualsiasi. Le strutture per il glamping, difatti, sono moderne e dotate di ogni comodità. In alcuni casi è addirittura presente l’idromassaggio, insieme ai mobili di design e all’elettricità. Per questo le tende da glamping sono in genere pre-allestite. In sintesi, il glamping immerge sì nella natura, ma dota la vacanza di ogni lusso possibile e immaginabile. Per chi è interessato a vivere questa avventura, in Italia esistono ad esempio i glamping di GoOutside. Si tratta di uno dei siti che si occupa di questo settore, dove è possibile selezionare e prenotare l’alloggio in diverse località della Penisola.

Differenze fra glamping e camping

Glamping e camping condividono alcuni elementi importanti, come l’immersione in un contesto naturale e il tratto green dell’esperienza. Al tempo stesso, però, si differenziano per via di un particolare non di secondo piano. Nella fattispecie, il glamping è votato al lusso, al comfort, al glamour e in generale al lifestyle di tendenza. Al contrario, il comune campeggio è avventura allo stato puro, privo di ogni comfort. Si tratta, in sintesi, di due filosofie che si muovono su rette parallele, che si somigliano ma che non si incontrano mai.

Perché fare glamping

Gli appassionati di glamping si sono avvicinati a questo trend per via di una serie di ragioni, innanzitutto per l’amore nei confronti della natura, ma senza rinunciare alle comodità: mai più materassino per terra, surgelati riscaldati sul fuoco,sacchi a pelo tirati fin sopra il capo, torce appese alla bene e meglio (quando si può) sopra la propria testa. Al loro posto si trovano veri e propri letti o futon riposanti, lenzuola in cotone bio morbide e avvolgenti, angoli cottura eleganti.  Chiaramente le strutture di questo tipo offrono tanti altri servizi, ad esempio la possibilità di fare una cena romantica in mezzo al verde. Non bisogna neanche sottovalutare il potenziale vintage ed esotico di questa esperienza. Non a caso, la scelta della tenda gioca un ruolo molto importante. Certe strutture optano per la yurta, altre per vere e proprie capanne (ovviamente super-attrezzate), oppure case sull’albero, tende trasparenti per osservare il cielo, tepee indiani e tutte le tipologie costruttive più interessanti dell’eco-turismo rivisitate con un pizzico di charme. E da un po’ di tempo a questa parte, si trovano varie proposte glamping dal nord al sud del nostro Paese.

Insomma, in un’epoca sempre più eco-friendly, fare glamping permette di accostarsi alla natura anche alle persone che non sanno rinunciare alla proprie comodità.

Voi cosa preferite? Glamping o camping?


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