Sì, lo so, non mi sono sbagliata! Lo so che è Los Angeles la città del cinema per antonomasia con tutti quei cartelloni luccicosi, Hollywood, Sunset Boulevard, Mullholland Drive, tanto per fare due nomi a caso ma, credetemi, se amate il connubio cinema e viaggio, a Moab, nello Utah, non rimarrete delusi.
Ho inserito Moab nel mio tour negli Stati Uniti per la sua vicinanza a due parchi spettacolari: Arches National Park e Canyonlands National Park – e se state programmando un giro negli Stati Uniti non mancate di inserire queste due destinazioni incredibili! – . Come se questo non bastasse, anche le aree al di fuori dei parchi più noti sono meravigliose. Conosciamo quindi un po’ meglio questa cittadina, non a caso scelta come set cinematografico fin dal 1949.
Moab è una piccola cittadina di circa 5000 abitanti situata nello Utah orientale. Sorge in un’incredibile valle, un anfiteatro di rocce rosse, dove scorre il grande fiume Colorado.
Già solo questa per me è stata un’emozione: trovarsi al cospetto di un fiume così importante per la storia americana…poi le rocce! Tutto lo Utah è spettacolare, ma qui forse si tocca l’apice. Avete presente le classiche immagini da grande west americano, l’infinità degli spazi, l’asperità dell’ambiente, quella sensazione di maestosità della natura che l’uomo non ha mai smesso di cercare? Qui potrete finalmente coglierne l’essenza. Sarà per questo che Moab negli anni è diventata una mecca per appassionati di mountain bike, arrampicata, escursionismo, torrentismo e gli sport estremi in genere. Non scoraggiatevi neppure se siete alle prime armi: in paese troverete agenzie capaci di accompagnarvi in ogni esperienza: dalla più facile camminata al canyoning e al bungee jumping. Facendo un salto all’Information Center avrete tutte le informazioni in proposito e mappe dettagliate per ogni escursione.
Ma stavamo parlando di cinema, pertanto, non posso fare a meno di cominciare da un luogo che rappresenta una location, per me, magica: il Thelma & Louise Point. Nel 1990 Ridley Scott portò tutta la troup a Moab per girare molte scene del celebre film. E non ci volle molto per individuare quel palcoscenico naturale che ha fatto da sfondo a uno dei momenti più emozionanti raccontati dalla settima arte: il salto nel vuoto di (Louise) Susan Sarandon e Thelma (Geena Davis). In realtà per raggiungere precisamente quel punto, sul Shafer Overlook, dovrete essere muniti di fuori strada perché la sterrata non è praticabile altrimenti. Ma affacciandovi dal balcone del Dead Horse Point State Park potrete provare a individuare il punto del mitico finale. Non so perché ma quando mi sono trovata al cospetto della grande ansa del fiume e ho spinto lo sguardo ancora più un là, oltre la cortina di pinnacoli rossi, ho avuto la sensazione che le due eroine esistessero veramente, come se quel luogo, ora simbolo di una storia di amicizia, solidarietà, libertà e determinazione, avesse in qualche modo intrappolato l’energia del film e non fosse più scindibile da essa. Sicuramente se vi recherete lì vi perderete anche voi in contemplazione mentre magari un rapace volteggerà sopra le vostre teste.
Se questa location è comunque molto conosciuta, non tutti sanno tuttavia che solo qualche anno prima il film di Scott altre rocambolesche scene furono girate nei dintorni di Moab, precisamente nel Parco di Arches. Sto parlando di Indiana Jones e l’Ultima Crociata di Steven Spielberg (1988). Il prologo del film si svolge nel Sevenmile canyon, all’interno del Parco.
Non a caso quello di Arches è uno dei parchi più suggestivi degli Stati Uniti Occidentali e conserva oltre 2000 archi naturali di pietra arenaria, così come molte altre formazioni rocciose insolite. La più famosa è sicuramente il Delicate Arch, immortalato in milioni di foto e diventato il simbolo dello Utah stesso.
Poco distante da Moab, un’altra perla da scovare è senza ombra di dubbio il Goblin Valley State Park: un posto fantastico in cui stare anche solo un pomeriggio a scattare foto a più non posso. La Goblin Valley è un luogo surreale, dove non è difficile immaginarsi la presenza di qualche creatura magica.
In questa valle desertica sembra che qualcuno si sia divertito a modellare nel fango funghi, volti, animali bizzarri, elfi e folletti in una scenografia degna di Lewis Carroll. Se volete ammirarla in una veste quasi mistica, potreste vedervi la splendida cosmogonia The Tree of Life di Terrence Malick (2011), in particolare, quando Jack O Brian (Sean Penn) si perde nel deserto.
Cambiando genere e passando a qualcosa di più leggero, sempre nella Goblin furono girate alcune scene del comico Galaxy Quest (1998). La cosa non stupisce dato che sia il genere fantascientifico che quello d’avventura amarono molto questi luoghi fin dagli esordi nei western movie. Fu infatti niente meno che John Ford (l’autore di Ombre Rosse) nel 1949, in Wagon Master, ad alzare il sipario sul paesaggio di Moab inaugurando un fecondo sodalizio fra la cittadina e l’industria del cinema che continua ininterrotto fino ad oggi. Lo dimostra pure il secondo capitolo dell’epopea cruisiana di Mission: Impossible (1999) che scelse Dead Horse Point per lo spettacolare inizio del film:
Concludiamo la rassegna con una chicca da intenditori, la cui visione è però sconsigliata a chi voglia praticare canyoning nell’area: 127 ore di Danny Boyle ( 2010). La storia vera di Aron Ralston che rimase intrappolato per 127 ore in un canyon, e riusci a uscire solo grazie all’auto-amputazione di un braccio, è stata girata sulla reale “scena del crimine”: il Bluejohn Canyon, nel magnifico parco di Canyonlands.
Con questa piccola rassegna ho voluto darvi un assaggio di quanto stimolante possa essere la visita di un luogo sulle tracce del grande cinema, Prima di partire vi consiglio dunque di organizzare un piccolo cineforum casalingo a stelle e strisce per gustarvi un anticipo saporito di ciò che vi attenderà.
Buon viaggio e buona visione!
Se siete interessati all’argomento vi consiglio il sito DiscoverMoab
Un post veramente fantastico che mi ha fatto rivivere un po’ la mia esperienza nel Grand Canyon e nella Monument Valley! Purtroppo per noi Utah e Arizona sono stati due “fuori programma” (in teoria il tour che avevamo progettato sarebbe dovuto proseguire più a nord, ma poi strada facendo abbiamo deciso di fare una deviazione) quindi non ci siamo potuti documentare in anticipo, e questo è stato sicuramente un peccato! Però sono posti fantastici, a volte non sembrano neanche veri!
Lo Utah è bellissimo, credimi! Se ti può consolare anche a me mancano parecchie cose che sarebbero state tirate via e che abbiamo rimandato a un secondo viaggio in USA! Tocca tornare…sì! Grazie mille del commento! 🙂
Grazie mille Silvia! Io ho adaorato lo Utah in tutte le sue sfumature e ci tornerei anche domani! Ho notato che dove vai, vai, c’è sempre qualcosa da vedere! Ma forse questo vale per tutti gli States! 🙂
Che emozione… mi si è stretto il cuore a leggere di tutte queste locations! Sono veramente mozzafiato e meno male che il cinema ce le mostra!
sì, il cinema è fonte infinita di ispirazione..nei viaggi come nella vita!