“Della Valle o della Vallée si conoscono le statistiche sul benessere, mentre del suo patrimonio naturale storico culturale non si sa molto. A parte la neve, le mucche e i plastici di una certa villetta di Cogne, di cui si sa anche troppo”
Riccardo Piaggio ” Breve Storia della valle d’Aosta” in Valle d’Aosta, My local guide
“Vai a vedere la casa della Franzoni?” Questo mi hanno chiesto tutti alla notizia che io e la mia famiglia andavamo in vacanza a Cogne, in Valle d’Aosta. Chi più seriamente, chi più con humor nero, non c’è stata una sola persona che non abbia fatto riferimento a quella tragedia. A dimostrazione della potenza della televisione che mastica tutto e sputa, senza rispetto alcuno, carne, sangue, violenza e dramma, nessuno ricordava più che Cogne è la perla del Gran Paradiso. Uno di quei Parchi Nazionali che si studiano fin dalle elementari. ” In Valle d’Aosta si trova il Parco del Gran Paradiso, il più antico d’Italia” Ricordo ancora le parole della maestra. Che peccato.
Cogne non se lo merita questo. Certo fa uno strano effetto essere lì. Siamo talmente condizionati dallo show televisivo (e poi dicono che sia un mezzo sorpassato!) che quasi ti risuonano nelle orecchie le voci dei commentatori e rivedi le immagini delle riprese che sorvolano quel maledetto chalet, mentre ti avvicini al cartello segnaletico “Cogne”. È brutto ammetterlo, ma non lo si può negare. Poi all’improvviso vedi quelle casette, che sono reali, quel legno che è reale, i fiori. E capisci che qui non siamo nel Truman Show. Un bambino ha perso davvero la vita nel più orribile dei modi e una comunità è stata prima, brutalmente violentata e, poi, esibita in maniera impudica, eviscerata, fotografata, catalogata. Ci vorrebbe un po’ più di rispetto per questa gente e per questi luoghi che cercano di recuperare la loro normalità e non essere più il palcoscenico del “delitto di Cogne”, ma solo una tranquilla, accogliente cittadina di montagna.
Perché è questo che abbiamo trovato. Cogne, è un bellissimo paesino (forse il più bello delle Alpi d’occidente) con casette ricolme di fiori. Una località di villeggiatura amata fin da fine Ottocento, ma che,diversamente da altri paesi di montagna, non è stata snaturata da edificazioni selvagge. Cogne è uno di quei posti dove la mattina puoi andare dal fornaio, comprarti una pizza e mangiarla seduto accanto alla fontana, scambiando due chiacchiere con la gente di qui. È un luogo in cui non serve neanche camminare per più due minuti per ritrovarsi in mezzo alla natura nella vasta prateria dei Prati di Sant’Orso: così belli da essersi meritati il riconoscimento di “Meraviglia Italiana”.
Una città le cui spalle sono guardate dallo scenografico Ghiacciaio della Tribolazione, il più esteso del Parco del Gran paradiso. Una città la cui accoglienza è tale che al centro di informazioni turistiche si viene dotati di una carta dei sentieri che segnala quelli che si possono fare anche col passeggino o con la carrozzella.
E c’è davvero l’imbarazzo della scelta! Ma anche i cittadini sono ospitali e i negozianti gentilissimi: quasi come parlare con un amico che, oltre a prestarti ( a noi hanno prestato lo zaino porta -bebè per testarlo prima dell’acquisto!) quel di cui hai bisogno, ti consiglia le sue passeggiate preferite, ti indica dove andare a cena e dove comprare i salumi migliori.
A poca distanza da qui poi si trova la bellissima frazione di Valnontey, una valle che mi ha fatto pensare persino allo Yosemite. Lo so che penserete che io sia esagerata, ma i prati sorvegliati dalle montagne e nutriti da ruscelletti, le cascatelle che scendono ripide dalle pareti di roccia mi hanno immediatamente ricondotto là. E parlando di cascate, non potrei dimenticare la meravigliosa Cascata di Lillaz, poco distante da Cogne: tre salti di 150 m. di acqua turchese, fresca e brillante.
E nella vallata di Cogne questo è solo l’inizio perché si possono intraprendere meravigliosi sentieri sulle antiche via di caccia reali che dal fondovalle conducono in cima, arrampicare, andare in bicicletta, conoscere la flora alpina del mondo nel giardino botanico Alpinia. Cogne è un invito al relax, al dialogo con la natura, a riassaporare un turismo dal volto antico e benevolo.
Cogne è molto di più di un plastico nello studio di Bruno Vespa. È‘ ora di restituirle quel che le è stato tolto.
Un paio di settimane e saremo in Valle d’Aosta con un paio di giorni da dedicare proprio a Cogne che non vediamo l’ora di ammirare per tutto il positivo che ha da offrire.
proprio in questi giorni dicevo a mio marito quanto mi piacerebbe tornarci con i bambini!La valnontey poi è davvero bella. Fammi sapere le tue impressioni!