cala-liberottoVi è mai capitato di accorgervi di aver sottovalutato un luogo perché ormai lo conoscete tanto bene da esservi abituati alla sua bellezza, ma poi, quando ne siete lontani, vi rendete immediatamente conto di quanto vi manchi? Ecco, questo a me è successo con la spiaggia della Sardegna di cui vi voglio parlare in questo articolo, riparando a un torto che le ho fatto non menzionandola nel precedente post dedicato alle spiagge per famiglie di Orosei.  Vi sto parlando di Cala Liberotto: un insieme di baiette dall’acqua limpida che per me rappresentano l’approdo facile, quel posto cioè dove vai quando sei stanco, non hai voglia di fare tanti giri in macchina, di camminare per chilometri sotto il sole, di attraversare le scogliere ecc..  In poche parole, quando si ha voglia di relax. Già, perché è facile andare al mare quando si è soli e spensierati, ma quando si parte da casa con un bebè, 7 borse, ombrellone, tenda, acqua e merenda che non si sa mai, teli da mare, parei, 25 creme di gradazione diversa, una zainata di giocattoli, piscinetta e palle di diverse dimensioni, i pannolini – li hai presi i pannoliniiii??? –  ti ritrovi a sperare in un bel temporale estivo che costringa tutti a casa a vedere Peppa Pig. A meno che… a meno che non ci sia lei, la spiaggetta amica che ti permette persino di tornare a casa a pranzo mollando le zavorre in spiaggia per poi tornarci subito dopo il pisolino. Oppure puoi persino pensare di far dormire il pupo in pineta – perché la spiaggetta amica ha pure quella – e di concederti un bagno refrigerante nell’acqua chiara.

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Poco a destra di Cala Liberotto, si trova quest’angolino splendido.

Ecco, Cala Liberotto per me rappresenta tutto questo e, forse, proprio per questo, mi sono dimenticata di quanto sia bella. Perché indubbiamente lo è, bella.  Immaginate una distesa di granelli di sabbia grossi, chiari e sassetti, incorniciata da scogli ocra vagamente rosati che separano l’una dall’altra accoglienti calette. Il mare è trasparente graffiato da diverse gradazioni di verde e azzurro. Il fondale digrada abbastanza dolcemente anche se poi spostandosi più a largo si fa profondo. Molti arrivando si fermano nella spiaggia principale; il mio consiglio però è quello di spostarvi sulla sinistra o sulla destra  di questa (andando a destra tuttavia c’è da scavalcare un piccolo sperone roccioso perciò se siete child busy come noi, vi conviene sicuramente andare a sinistra).

Infatti l’arenile principale è circondato da minuscole cale protette dalle rocce affioranti e affogate in un’acqua smeraldina. Il bello di Cala liberotto è anche il fatto che ci si arrivi direttamente con la strada dove si può parcheggiare gratuitamente la macchina. Dunque, una volta spento il motore non resta che scendere e fare 2 passi – ma proprio 2! – stendere il telo da mare, aprire l’ombrellone, consegnare secchiello e paletta, le formine, le palline, la piscina e chi più ne ha più ne metta – su questo non ho potere, purtroppo! – ai pupi scalpitanti e finalmente rilassarsi.

Cala Liberotto, la spiaggia principale

Cala Liberotto, la spiaggia principale

Ma non è tutto, perché Cala Liberotto si trova nei pressi dell’abitato di Sos Alinosdove alloggio regolarmente io – ed è quindi fornitissima di bar, gelaterie, negozietti ecc.. E ora lo so che i puristi storceranno il naso per questa vicina urbanizzazione, ma sono sicura che, chiudendo un occhio, anche le famiglie fan del mare selvaggio apprezzeranno queste comodità. Del resto ve l’ho detto: Cala Liberotto è la spiaggia comoda: la mia sdraio al sole in cui riposarmi quando ho voglia solo di vedere il bambino giocare e ascoltare le sue risate  – sì, non lo nascondo, anche gli urletti! – miste al rumore del mare.  E, le mamme lo sanno, non si può chiedere di meglio.

Anche Cala Liberotto, come molte spiagge di questa zona, custodisce un piccolo stagno

Anche Cala Liberotto, come molte spiagge di questa zona, custodisce un piccolo stagno

Informazioni pratiche: Cala Liberotto si trova lungo la SS 125 in direzione sud  poco prima del paese di Orosei. In corrispondenza del paese di Sos Alinos si gira a sinistra lungo un viale che in pochi minuti conduce alla spiaggia. Si può parcheggiare ai lati della strada o nella pineta adiacente. In caso di vento maestrale la spiaggia rimane abbastanza riparata: non sottovalutatela! Per raggiungere la Sardegna, a mio avviso il mezzo migliore è il traghetto che permette di caricare la macchina e portare con sé tutto quanto ci serve per la nostra permanenza in famiglia. Cliccate qui per prenotare un traghetto per la Sardegna.

Post in collaborazione con Ufficio Traghetti

 

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