Solo due righe veloci stasera, ma non posso farne a meno sulla scia dell’entusiasmo per la giornata di oggi! Devo proprio dire che sono stata folgorata “sulla via di Damasco” da una piacevole scoperta, resa ancor più piacevole dal fatto che la “via” sia quella vicinissima a casa mia, serpeggiante sulla costa del Levante Ligure. Per la precisione, stiamo parlando della linea ferroviaria La Spezia- Sestri Levante.
Bene, oggi mi è venuta a trovare una carissima amica desiderosa di tanto mare. E la domanda è sorta subito spontanea: dove la porto? Ho scartato in primis le Cinque Terre per l’altissima concentrazione di corpi umani di questo periodo e, pensando e ripensando, mi è venuta in mente una spiaggia sempre vista dall’alto nelle mie perigrazioni sentieristiche ma mai davvero calcata nella sua veste estiva: Bonassola. L’itinerario sembra perfetto: si parte dalla Spezia in treno, lasciamo ai turisti tutte le Cinque Terre, proseguiamo e, in circa mezz’ora siamo a destinazione!
Una volta arrivate sul posto…che sorpresa! La spiaggia è deliziosa, formata da sassolini verdi e viola e l’acqua del mare è cristallina! Bonassola poi è una cittadina molto carina, e tutta l’area circostante è un paradiso per l’escursionismo. Per questo che io sono solita frequentarla in bassa stagione, mentre solitamente per il mare prediligo calette più nascoste.
Si sta da Dio, anche se non possiamo dire che ci sia poca gente. Da qui poi parte il sentiero C.A.I (662) che in breve tempo conduce a Punta Levanto e anche oltre. In alternativa, i più pigri possono percorrere le famose gallerie (circa 2 km) che da Bonassola conducono a Levanto. Si tratta di un percorso affascinante, ricavato in ex-gallerie ferroviarie, che a tratti regala scorci sul mare irresistibili. Noi, dopo aver fatto sosta a Levanto, sorprese dal maltempo, abbiamo proseguito in treno fino a Vernazza, per godere della vista del piccolo porticciolo e rientrare alla Spezia. Inutile dire che “Vernazza è sempre Vernazza” e una passeggiata anche breve fra i suoi vicoli ripaga immensamente grazie alla poesia che sprigiona dai suoi colori pastello. Naturalmente, volendo, si può proseguire ancora oltre per raggiungere Riomaggiore, oppure tornare indietro con sosta a Monterosso. Insomma: il bello di questo itinerario è che è flessibilissimo!
La scena: scorcio sul mare, acqua verde limpida e placida come uno stagno. In alto, un cielo plumbeo minaccioso di pioggia; in basso, una caletta mista di rocce e pietrisco racchiusa fra le colline dolcemente digradanti nel mare. Al centro, due sub, ancora con la muta, totalmente indifferenti…un tenero bacio e poi lo sguardo torna a vagare sulle acque…
per saperne di più su Bonassola, vi lascio questo link: qui
ma che meraviglia! sì che mi hai trasmesso emozioni!!!
Non vedo l’ora di essere l’con voi! 🙂
Grazie, Manuela!!!! eh sì! Manca poco ormai…