Barcellona, lo si sa, è una città cosmopolita ricca di attrazioni e luoghi interessanti per tutti: arte, gastronomia, shopping, movida, curiosità formano un mix eccellente capace di adattarsi ad ogni palato. Oltretutto, si tratta di una destinazione economica a un paio d’ore di volo dall’Italia. L’orgogliosa capitale della Catalogna è dunque diventata una delle mete più gettonate per un weekend lungo o un city-break tutto europeo. Difficile restare delusi qui. L’unico problema semmai, in una metropoli così densa di proposte, potrebbe essere quello di disegnare un itinerario fattibile in pochi giorni che tocchi tutti i suoi luoghi imperdibili. Un’idea potrebbe essere quella di concentrarsi prima su quelli che meglio incontrano i nostri gusti, per lasciare agli altri il tempo restante. Ecco perché ho pensato di stilare delle piccole guide diversificate: arte, negozi, curiosità, sport, fotografia…a ciascuno il suo! Naturalmente, nulla vieta poi di mischiare a piacere gli ingredienti di ogni itinerario per ritrovare quella colorata, invitante macedonia che è l’essenza stessa della città.
1. Barcellona per gli art-addicted: questo è sicuramente l’itinerario più facile da creare. I più accorti non ci metteranno molto infatti a vedere che basta girare per la città con il naso all’insù per scoprire autentici capolavori. Naturalmente, al centro di tutto sta l’Art Nouveau, l’architettura modernista e il genio di Antony Gaudì. Se avete poco tempo, puntate dritto a Passeig de Gràcia e concedetevi la visita alla fiabesca Casa Battlò. Qui, muniti di audioguida, scoprirete dettagli della concezione architettonica di Gaudì da capogiro. Resterete senz’altro ammaliati dall’audacia di certe soluzioni e dall’armoniosa bellezza d’insieme e uscirete dall’edificio come ubriacati di meraviglia.
Dovrete riprendervi presto perché, se siete in zona, dovreste gettare uno sguardo anche ai palazzi costruiti dai contemporanei di Gaudì: rispettivamente Casa Amatller di Josep Puig i Cadafalc e Casa Lleò Morera di Lluís Domènech i Montaner. Fatto questo potrete scegliere se rimanere sulle orme di Gaudì e del Modernismo o se cambiare periodo storico. Nel primo caso, il più classico degli itinerari vi porterebbe alla Sagrada Familia e quindi a Parc Güell. Senza dimenticare il Palau de la Música Catalana, opera, nuovamente, di Montaner (e poi potreste approfondire seguendo gli spunti di un mio vecchio articolo).
Se invece vorrete conoscere altri aspetti della creatività catalana non dovreste perdere, a mio avviso, questi luoghi: Il Museu Picasso e, meno conosciuto, la Fondazione Antonì Tàpies. Se il primo rappresenta una vera mecca per gli amanti dell’arte contemporanea grazie a una delle più vaste raccolte di opere frutto della mente rivoluzionaria di Picasso, il secondo sarà un piacevole approfondimento del capitolo espressionista informale guidati dalle creazioni di una delle sue voci più autorevoli: il Catalano Antoni Tàpies.
A questo punto, sarete pronti per il salto verso i video e le installazioni più coraggiose conservate presso Il MACBA, nel quartiere del Raval (non perdetevi gli skaters all’esterno! Performance in diretta!).
Concluderei l’abbuffata artistica con una bella passeggiata lungo il mare della Barceloneta osservando le architetture contemporanee. Una su tutte, il Pesce dorato dell’archistar Frank Gerhy.
2. Barcellona per gli amanti dell’antichità e del Medioevo: anche in questo caso si gioca facile. Chi alle sperimentazioni del Contemporaneo preferisce le linee allungate del gotico o la ieraticità delle maestà medievali, a Barcellona non avrà che l’imbarazzo della scelta. Il cuore della città è infatti il Barrio Gotico, stupendo intrico di viuzze antiche su cui si ergono maestosi palazzi di pietra. Da non perdere, la Cattedrale di Santa Eulalia, con superbe arcate a ogiva (la facciata risale però al XIX secolo) e la Basilica di Santa Maria del Mare, raccontata anche nel famosissimo romanzo di Ildefonso Falcones.
Un vero tempio dell’arte medievale è poi il Museo Nazionale d’Arte della Catalogna: non solo Gotico, ma anche Romanico naturalmente, raccontato attraverso incisioni, miniature, sculture, opere pittoriche, fra cui affreschi “staccati” e riportati su tela. La raccolta continua poi nei secoli successivi, spingendosi sino all’epoca moderna, ma senz’altro il viaggio nei “secoli bui” qui è garantito. Un’altra chicca, nascosta nel Barrio gotico, è il Museo Frederic Marès di cui vi ho già parlato in un precedente articolo: una collezione privata che custodisce sculture a soggetto sacro in legno policromo, ma anche statue romane e atavici ex-voto in ferro.
3. Shopping a Barcellona: sia che cerchiate boutique trendy, sia che vi piaccia scovare occasioni in negozietti artigianali piuttosto che cercare i capi più alternativi rovistando nei mercatini, Barcellona vi sedurrà. Cominciate setacciando il Barrio Gotico con le sue botteghe particolari dove acquistare originali T-Shirt, borse e scarpe vintage, antiquariato, oggettistica e quanto la fantasia vi possa suggerire di più bizzarro. L’ apice lo si tocca, però, poco distante: nel Born, fra Carrer de la Princessa e il Carrer de l’Argenteria e le viuzze laterali. In particolare, non saltate il negozio La Basilica Art & Jewel Gallery: più che un esercizio commerciale, un pozzo di creatività. Si va dagli abiti in petali di rosa, a stravaganti bijou realizzati con pietre, piante, insetti (sì: avete capito bene) elegantemente disposti in raffinate vetrine. Se tutto questo per voi è un po’ troppo e prediligete uno shopping più classico, le vetrine in del Passeig de Gràcia soddisferanno le vostre voglie. In alternativa, potrete sempre dirigevi al centro commerciale El Cortes Inglés: la più grande catena di centri commerciali spagnola, che troverete nella centralissima Plaça Catalunya. Per finire, i più punk respireranno aria londinese nei negozi del Raval, dove si trovano alcune proposte in puro stile Camden Town.
Barcellona a tutto gusto: una chicca per tutti e in particolare per coloro che scoprono una città attraverso le papille gustative è, senza ombra di dubbio, il mercato della Boqueria: appena fuori della Rambla, una festa di sapori, odori e colori. Difficile trovare un luogo in cui sia messa altrettanta cura nell’esposizione della merce: che si tratti di frutta, pesce, verdura, non si può non rimanere colpiti dagli accostamenti ricercati, dalle sapienti presentazioni che costituiscono quasi delle scenografie.
Qui, concedetevi un semplice boccadillo, o un rinfrescante frullato. Se cercate qualcosa di più verace e meno turistico, andate al Mercato di Santa Caterina, con l’originale tetto a “squame” variopinte, della Ciutad Vella: più familiare, qui troverete i Barcellonetas a fare la spesa. Vi consiglio poi di fermarvi nel Barrio Gotico per qualche tapas basca, oppure di provare le bombetas della Barceloneta. Passando al dessert, menzione d’onore spetta, a mio avviso, al classico churros con la cioccolata calda, da provare nei bar del centro: un’estasi dolcemente energizzante! Per la cena, che ne dite di un ristorantino nell’accogliente Plaça del Rei? Io vi consiglio Les Quinze Nits: ottima paella a buon prezzo!
4. Barcellona per gli sportivi: sapete qual è una delle destinazioni più visitate di Spagna, tanto da avere un incasso pari al nostro Colosseo? Si tratta del Camp Nou, unanimamente riconosciuto come uno degli stadi più belli del mondo. Ed infatti ogni tifoso di calcio dovrebbe visitare il sancta sanctorum della squadra di casa. Dopo aver provato l’ebrezza di sedervi sulle tribune, vedere gli spogliatoi e la sala stampa, percorrere il tunnel di ingresso dei giocatori immaginando le urla dei fan, potrete anche visitare il Museo per conoscere la storia e ammirare i trofei del club.
Potrei continuare ancora dandovi spunti per visitare Barcellona seguendo un filo di lettura specifico: per esempio, consiglierei alle famiglie un giro al Parc de la Ciutadella e a Parc Güell. Un salto al nostalgico Parc d’Attraccions del Tibidabo per poi finire con una salita al Montjuic e lo spettacolo della fontana magica.
Oppure potrei suggerire ai fotografi dove trovare impareggiabili panorami delle città, come quello appunto che si gode dal Montjuic. Ma preferisco lasciarvi lo spazio per ritagliarvi la vostra “Barcellona” che, sono sicura, incanterà davvero tutti!
è vero, abbiamo fatto le stesse foto!
Bella si Barcellona! E quante altre cose avrei voluto vedere!
Davvero una città con moltissime sfumature! Evidentemente guardiamo le cose con lo stesso spirito! 😉