Il lago dei Caprioli, in Val di Sole, è stato il primo nostro incontro con questa valle trentina e, devo dire, si è trattato di un inizio davvero piacevole. Vi confesso che è stata proprio la presenza di numerosi laghi, visitabili con facili escursioni e a quote relativamente basse, a far scattare la molla che ci ha portato da queste parti e, in questo senso, il lago dei Caprioli ha rappresentato fin da subito una tappa fondamentale.Questo specchio d’acqua ha il pregio di essere raggiungibile con una strada asfaltata, in partenza dal paese di Pellizzano, a pochi chilometri da Malè, capoluogo della valle. E’ quindi perfetto per riempire la giornata in arrivo o in partenza in zona. Non importa nemmeno che il bacino sia di natura artificiale, perché il risultato è molto armonioso con il paesaggio che lo circonda. Ecco, forse è proprio questa la caratteristica che descrive meglio questo spazio: l’armonia. Qui tutto sembra sposarsi perfettamente con ciò che lo circonda, l’acqua verde, gli abeti, i prati che formano un comodo tappeto in cui sdraiarsi, prendere il sole, correre e giocare. E i riflessi. Quei riflessi delle montagne intorno che rappresentano la pennellata di genio su un quadro ridente e ameno.
Con questi tratti così rotondi il lago non può che essere un invito al relax, e così noi non ci siamo fatti pregare e abbiamo colto il suo invito: ci siamo concessi un frugale picnic sulle sue rive e poi ci siamo spinti lungo il periplo con il passeggino (una ventina di minuti). Girare il lago è molto divertente e non solo perché lo si osserva sempre da diverse prospettive. Percorrendo un facile sentiero, si entra nel bosco, si attraversano dei ruscelli con pittoreschi ponticelli in legno, si attraversano dolci pendii e si annusa l’aria che profuma di funghi e corteccia.
Terminato l’anello, ci siamo quindi abbandonati sull’erba a riposare. All’improvviso, mi sono accorta delle presenza di tanti, minuscoli fiorellini bianchi: così piccoli che per guardarli bisogna per forza sdraiarsi ed è a quel punto che ho pensato alla bellezza nascosta nelle piccole cose. Una bellezza che per scoprirla bisogna per forza lasciarsi andare, stendersi per terra e osservare.
Bisognerebbe farlo ogni tanto, di sdraiarsi su un prato con la testa fra le nuvole, per ricordarsi la semplicità della bellezza. Ed è proprio per questo che amo luoghi come il Lago dei Caprioli: dove ognuno può trovare il suo piccolo fiore bianco sotto le nuvole.
Per il mio bambino, ad esempio, è stato bello rotolarsi giù dal pendio, guardare con curiosità cosa si celasse nelle acque smeraldine, scovare cose curiose e dettagli inaspettati.
Ancor di più ha rappresentato per lui un vero momento di felicità la scoperta del parco giochi in cui svagarsi con altri bambini. E così la giornata si è fatta davvero perfetta per tutti: la mamma con i suoi fiori, il papà a riposare e il bimbo a giocare. Bisogna anche dire che, per chi lo vuole, il lago dei Caprioli è luogo di partenza per molte escursioni, in particolare alle malghe alte. Non molto distante dalle sue sponde si trova anche un Centro Visitatori con interessanti allestimenti sull’ambiente per adulti e bambini.
In realtà, vi devo confessare, che un piccolo rammarico di questa giornata tersa ce l’ho: non essermi fermata alla bellissima floricoltura di stelle alpine Olga Casanova, poco sotto il parcheggio del lago! Mi raccomando, se passate di lì, speditemene un vasetto!
Lago dei Caprioli con i bambini: informazioni pratiche
Il lago è situato a 1280 m.s.l. in località Fazzon, raggiungibile dal paese di Pellizzano con una ripida e tortuosa strada che conduce al parcheggio, circa 400 metri prima del lago, dove bisogna obbligatoriamente lasciare la macchina. Il parking è a pagamento, ma presentando il biglietto si ha diritto a un giro gratuito alla struttura di tubbing nel paese di Pellizzano. Di fianco al lago si trova un bar- ristorante dove poter pranzare e cenare con vista.
Il consiglio da mamma
La strada da Pellizzano a Fazzon, la località in cui si trova il lago, è tortuosa e ripida: meglio premunirsi per il mal d’auto dei bambini. Il giro del lago si può fare in passeggino, ma per gli altri percorsi ci vuole lo zaino porta bebè.
Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo su Pinterest!

Trackback/Pingback