Land art in val Pusteria

Se un tempo bisognava scegliere fra le mostre in città e le passeggiate nella natura, oggi il bosco diventa galleria a cielo aperto dove l’arte si nutre e cresce nel verde delle foreste

Negli ultimi anni la montagna è cambiata. Se prima era un luogo frequentato solo da alpinisti e amanti del trekking, oggi è in cima alla lista delle preferenze dei vacanzieri e delle famiglie del nostro Paese. Non è questo il momento di discutere se questo cambiamento sia in meglio o in peggio – riflessione che tiene banco nelle dispute fra chi vorrebbe preservarne il lato incontaminato e chi invece pensa sia giusto renderla appetibile per tutti – ma qui voglio soffermarmi su una delle iniziative, figlia di questo cambiamento, che più mi ha colpito: la land art. In pratica, se un tempo bisognava scegliere fra le mostre in città e le passeggiate nella natura, oggi il bosco diventa galleria a cielo aperto dove l’arte si nutre e cresce nel verde delle foreste. Ormai questa è una tendenza diffusa e sono molte le località in cui potrete trovarne traccia. Nella mia ultima vacanza in val Pusteria, in particolare ho scoperto quella di Falzes (ma, restando in zona Brunico voi potrete venderne le diverse interpretazioni anche a Riscone) ed è di questo che vi voglio parlare in questo articolo.

Il percorso di Falzes

Falzes land art sentiero

Il percorso prende il via dalla zona sportiva del paese di Falzes e conduce al laghetto (balneabile) di Issengo): si tratta di una camminata nel bosco adatta a tutti, infatti, passo dopo passo, anche  i più piccoli camminatori sono suggestionati dalla natura e da quelle creature fiabesche che emergono l’una dopo l’altra fra le foglie e i tronchi. Gli artisti che hanno dato vita al progetto sono sette: Edith Kohlgruber, Pepi Peskollderungg, Johann Passler, Helene Psenner, Rita Gutwenger e Ulrike Großgasteiger.

Opere o creature incantate?

la natura fornisce la materia agli artisti e questi, come moderni indovini, intravedono in essa forme e parole sconosciute

land art Falzes, uomo di muschio

Per prima cosa si incontra lo stemma del Comune realizzato con legno di betulla e corteccia. Sono questi infatti i tratti distintivi di questa nuovo linguaggio espressivo: la natura fornisce la materia agli artisti e questi, come moderni indovini, intravedono in essa forme e parole sconosciute. Devono solo tirarle fuori. Per ammirarle dunque bisogna fare in fretta perché presto tutti quegli ingredienti, sotto gli effetti dell’acqua, del vento e del gelo torneranno alla terra e quello spiraglio segreto si richiuderà fino a quando qualcun altro non sarà in grado di ripetere l’arcana alchimia.

Il primo essere misterioso che abbiamo avvistato è stato l’uomo di muschio. Un creatura gigantesca arrampicata su un albero: forse un guardiano della foresta. A vederlo, ho creduto di essere finita per sbaglio dentro un’animazione di Svankmajer ed è in quel momento, penso che l’incantesimo è cominciato. Non più sassi, rami, cortecce, ogni elemento ha assunto una veste diversa, come se vivesse di vita propria. E di conseguenza, è cominciata la caccia: la vista, attenta a ogni più piccolo dettaglio; l’udito, più vigile, come a riconoscere segnali di movimenti nascosti. Davanti ai nostri occhi sono dunque apparse le zampe di un grosso ragno verde, una formica e persino una strega.

Non è stato difficile quindi dipingersi nella mente una fiaba fatta anche delle leggende e delle tradizioni del luogo ( o The Blair Witch Project!) e, non lo nego, sentire un brivido ancestrale che ci ha ricordato che della natura bisogna avere un po’ di timore e soprattutto rispetto. I bimbi, dal canto loro, si sono divertiti moltissimo a fingere avventure fantastiche e a riconoscere i personaggi comuni al loro immaginario.

Per tornare con i piedi per terra, il percorso è molto bello anche perché alterna tratti nel bosco ad altri vicini a un ruscello in una cornice davvero incantevole. Dopo circa un’ora di cammino si raggiunge quindi il laghetto dove, dopo aver pagato l’ingresso, si può fare un picnic e godersi un bel bagno.

Escursioni guidate

Se non volete fare il percorso da soli, ricordatevi che a Falzes vengono organizzate escursioni guidate settimanali che abbinano il giro lungo la rotta della Land Art a una visita alla distilleria Bergila. Info presso l’ufficio turistico di Falzes, in Piazza del Municipio.

Godetevi l’arte e la natura!


Falzes, land art Pinterest

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