Panoramica del borgo di San Leo

Panoramica del borgo di San Leo

Gradara

Castello di Gradara

Lontano dallo sciabordio dei pattini e quando la movida delle spiagge è solo un’eco lontana, si svela una Romagna più quieta, ricca di testimonianze storiche, vestigia letterarie e affascinanti paesaggi capaci di incantare poeti e pittori e che oggi rappresenta una meta straordinaria per tutti coloro che desiderino andare oltre alla sua classica immagine da cartolina alla “Rimini Rimini”. Questa destinazione è perfetta per un break primaverile, quando il sole è ancora piacevolmente tiepido e si gira volentieri in macchina e a piedi. Fra romantici borghi, pievi, musei sorprendenti e castelli, non c’è che l’imbarazzo della scelta. In particolare, proprio un itinerario di castello in castello è quello che voglio suggerirvi in questo articolo. Un viaggio che intreccia mistero, amore, sangue, storia, paranormale come in una saga fantasy.

Castello di Gradara: non potevo non partire da qui, da questo magnifica fortezza di origini medievale sita nella provincia di Pesaro-Urbino (è giusto chiarire qui che la Romagna è una regione storica che si estende, oltre che nell’Emilia Romagna, anche nelle Marche e nella Repubblica di San Marino). Il fascino di questo edificio non è dato soltanto dalla sua bellezza e dalle sue indimenticabili vedute, ma dal fatto che si dice che proprio fra le sue mura si consumò l’adulterio e l’omicidio di Paolo e Francesca: gli amanti resi immortali dalla penna di Dante. Il primo nucleo del castello fu costruito verso il dodicesimo secolo dalla famiglia Grifo, ma passò poi subito nelle potenti mani dei Malatesta, signori di Rimini. Giovanni Malatesta “Giangiotto”, detto “lo zoppo”, ebbe in sposa la bella Francesca da Polenta. Non passò molto tempo che la donna, spesso sola, col marito fuori casa, strinse una relazione clandestina con il fratello di Giangiotto, Paolo. Il resto è storia e mito. Paolo e Francesca sono diventati il simbolo universale della forza dell’amore, nonostante la loro dannazione eterna. Ancora oggi, a distanza di secoli è una vera emozione visitare quella che si presume sia stata la camera di Francesca e toccare per un attimo il sottile confine fra realtà e leggenda. Dopo i Malatesta, il castello passò ai Montefeltro, ai Della Rovere, i Borgia e i Medici ed ognuna di queste famiglie ha lasciato la sua impronta nel forte.
Del Castello di Gradara si possono visitare ben 14 stanze. Tutte le info per la visita le trovate sul sito ufficiale della Pro Loco di Gradara.

Castello di Verucchio in provincia di Rimini

Castello di Verucchio in provincia di Rimini

Rocca del Sasso Verucchio: Lasciati gli amanti dannati al loro destino, l’itinerario può proseguire con questa seconda tappa che ci porta nella culla dei Malatesta. Qui ebbe origine infatti la famosa dinastia che dominò Rimini e il suo territorio. Già nel 1197 il forte risulta di proprietà dei Malatesta. E lo è ancora nel 1449 quando viene rinnovato per volere del grande Sigismondo Pandolfo. Come tutte le proprietà di questa famiglia anche la rocca entro presto nelle mira dei Montefeltro che riuscirono ad entrarne in possesso grazie a una macchiavellica macchinazione degna dei personaggi del Trono di Spade.
Anche la rocca e il paese di Verucchio videro succedersi grandi casate al loro comando e, con esse, molte battaglie. Fino a quando non divennero proprietà della chiesa.
Oggi la Rocca è una delle fortezze malatestiane meglio conservate e all’interno è visitabile un’interessante collezione di armi e armature. Sicuramente una delle sue caratteristiche più invidiabili è la sua posizione, alta, quasi fusa con lo sperone che la sorregge e che le garantisce un superbo panorama. Info: Verucchio Turismo .

Rocca dei Guidi di Bagni

Castello di Montebello

Castello di Montebello: Eccoci adesso a uno degli stop più suggestivi e toccanti dell’interno viaggio. Si narra che un tempo all’interno delle mura del castello di Montebello vivesse una bambina, Guendalina. I suoi occhi erano grandi e azzurri. la sua pelle chiara come la luna. E chiari erano anche i suoi capelli, così argentei da sembrare azzurri. Per questo la bimba era soprannominata “Azzurrina”. Un giorno, il 21 giugno del 1375, la bimba entrò nel nevaio della fortezza e scomparve. Che cosa è successo a Guendalina? La storia ci dice che la povera bimba fosse probabilmente albina e, forse, dopo un goffo tentativo di tingerle i capelli, qualcuno la fece sparire. Proprio per l’inquietante fine di quella fanciulla senza colpa, da allora i visitatori dell’edificio giurano di sentire strani suoni provenire dal nevaio ad ogni solstizio estivo. Che sia l’anima tormentata di Guendalina che ancora vaga in cerca di pace? Oggi il castello è meta di appassionati del mistero e ghoststories ed è possibile visitarlo sia di giorno, sia di notte con approfondimenti sui fenomeni paranormali. Maggiori info sul sito del castello .

La Rocca di San Leo, 1 dei 7 nuovi comuni della provincia di Rimini

La Rocca di San Leo

Rocca di San Leo: forse la verità su Azzurrina avrebbe potuta raccontarcela il Conte di Cagliostro, il più famoso avventuriero, alchimista, mago di tutti i tempi. Ecco perché merita una visita in questo itinerario anche San Leo che vide spengersi chiacchierato esoterista. Chi fosse Cagliostro per davvero nessuno lo sa. Un uomo che cambiò mille identità, un astuto truffatore che si prese gioco della nobiltà, fondatore di una setta misterica, un affabulatore trasformista sempre in fuga e che a un certo punto, pesto i piedi sbagliati: quelli del Santo Uffizio. E così Cagliostro nel 1790 fu condannato per eresia e rinchiuso per sempre nelle segrete di San Leo. La sua cella non era più grande di tre metri quadrati, con una sola minuscola finestra verso l’esterno. Il cibo veniva calato da una botola, non poteva parlare con le guardie né scrivere o compiere qualsiasi altra attività. Le pene di San Leo non avevano nulla di misericordioso e visitare queste celle oggi fa ancora rabbrividire. L’occultista resistette ben quattro anni a tale supplizio, per poi finire i suoi giorni per un “colpo apoplettico” nel 1795 (potete leggere nel dettaglio di Cagliostro e delle sue prigioni nel post In cerca di Cagliostro).

cella san leo

La cella di San Leo, dettaglio

Oltre a visitare le prigioni del suo detenuto più celebre, a San Leo si scopre la maestria nel costruire di Francesco di Giorgio Martini, l’architetto scelto dal Duca di Montefeltro per il suo ampliamento, che qui ha lasciato uno degli esempi più belli di architettura militare rinascimentale. Info: sito ufficiale del paese di San Leo.

Sant'Agata Feltria è 1 dei 7 nuovi comuni della provincia di Rimini ed è anche il paese del Natale per il suo famoso mercatino natalizio

Sant’Agata Feltria e la sua Rocca delle fiabe

Rocca delle fiabe: dopo tante suggestioni storiche e fantastiche il giro non può che concludersi presso questo luogo che fa felice grandi e piccini: la Rocca delle fiabe di Sant’Agata Feltria. In questo forte, già suggestivo di per sé, una felice intuizione ha portato all’allestimento di uno spazio interamente dedicato al fiabesco. Dove sia i bambini che gli adulti, grazie a un percorso multimediale, possono immergersi nel mondo delle favole: da Cenerentola, a Peter Pan, Alice e Il signore degli anelli si viaggia, come su un tappeto volante, da una storia all’altra. Maggiori info sul sito della Pro Loco di Sant’Agata Feltria.

Panorama di Verucchio (sullo sfondo la Repubblica di S. Marino) nella provincia di Rimini

Panorama di Verucchio (sullo sfondo la Repubblica di S. Marino) nella provincia di Rimini

Terminato questo giro, la Romagna apparirà ai vostri occhi come un forziere pieno di perle ancora tutte da scoprire e un luogo di ispirazione in cui tornare più volte. Per alloggiare, il mio consiglio è quello di cercare una struttura sul portale Info Alberghi in cui si trovano pacchetti, offerte e last-minute.

post in collaborazione con Info Alberghi.

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