valencia undergroundValencia rappresenta un’ottima destinazione per famiglie non soltanto per la quantità di attrazioni che propone e la sua bellezza, ma anche per il  suo clima, gradevole tutto l’anno, che permette di viaggiare davvero leggeri! Ci credereste? Noi siamo partiti con solo bagaglio a mano e per 5 giorni! Eh sì, anche io non credevo di farcela: fra cambi per il bebè, pannolini, pappe, giochi credevo che viaggiare leggeri fosse proprio una mission impossible! Ed invece, con un po’ di organizzazione e qualche rinuncia, ce l’abbiamo fatta! Ecco perché mi accodo all’iniziativa di di Orsa nel Carro, Il mio bagaglio per per aprire le valigie e farvi curiosare dentro!

Innanzitutto devo precisare che ci è venuta in aiuto la normativa Ryanair (compagnia con cui abbiamo volato) che permette a un adulto che viaggia con un bebè di portare a bordo oltre al proprio hand bag anche una borsa con gli accessori del bambino del peso massimo di 5 kg. Naturalmente, è consentito, come ho spiegato nell’articolo sul primo volo del mio bimbo, imbarcare anche il passeggino che può essere usato per trasportare il pupo fino alle rampe del velivolo. Ma veniamo ai dettagli del bagaglio.

Tutti il mio vestiario, ridotto al minimo, per lasciare spazio per quello del cucciolo, l’ho stipato nel mio trolley: due paia di legging, due maglie lunghette, un maglioncino leggero; ciabatte da doccia, pigiama lungo, biancheria intima, calze e calzini; piastra per capelli (un vezzo, via! Uno solo!). A questo si aggiungevano i jeans, un’altra maglia, un piumino leggero, una pashmina (non deve mancare! Come ho spiegato nei miei Non parto senza), un cappello e le sneakers indossate alla partenza. Un po’ poco, ma il mio ragionamento è che non si parte per il deserto! All’occorrenza esistono sempre i negozi. Nel favoloso “accessorio” permesso dalla compagnia aerea – che nello specifico era una borsa tipo bauletto – avevo messo un’agenda, una macchina fotografica compatta, il cellulare, il carica batterie e una piccola busy bag con i giochi per il bimbo: essenziale! Se non sapete cosa metterci dentro, potete cercare ispirazioni in questo libro, oppure prendere qualcosa di già pronto come questi cofanetti Montessori  ).

IMG-20151210-WA0004Mancano ancora all’appello le fatidiche buste per i liquidi e i gel in cui praticamente abbiamo messo  spazzolini, dentifricio, rasoio usa e getta e qualche campioncino di creme di cui faccio scorta in profumeria. In hotel si viene forniti di shampoo e bagnoschiuma quindi perché portarsi del peso inutile? Un’altra busta invece era dedicata ai medicinali, per noi e per il bimbo. Dimenticavo anche la mia pochette per il make-up a prova di controllo aeroportuale composta da fondotinta compatto, blush e qualche matitone: less is more.IMG-20151210-WA0002Adesso passiamo al difficile: il necessaire per il pupo. Prima di tutto, vi svelo un trucco: anziché usare un classico borsone o una valigia da neonato, tanto bella quanto pesante, abbiamo usato una borsa in materiale velico: leggera e indistruttibile! Purtroppo è datata e non è il massimo della bellezza, ma non ho ancora trovato nulla che possa sostituirla  adeguatamente. Qui ho arrotolato con cura tutti i vestitini del bambino: body, magliette long sleeve, 3 felpe, pantaloni, un cappellino, calzini, 2 pigiamini. Ho inserito una scorta di pannoloni, un telo per il cambio, crema e salviette, un set pappa, ricalcando quello che dicevo a proposito del dormire in rifugio , una copertina.  Il risultato pesava meno dei fatidici 5 kg! Naturalmente, siamo ricorsi al supermercato, che fra l’altro si trovava a due passi dal nostro hotel, per una buon approvigionamento per i pasti e il cambio, ma quello che abbiamo portato ci è bastato per i primi giorni.IMG-20151210-WA0000

Ecco. Questo era il mio bagaglio per Valencia, c’è anche da aggiungere lo zaino di mio marito che aveva con sé pure la reflex. Credo di non aver dimenticato nulla!

Siamo stati bravi, no?

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